Critica Sociale - Anno XIX - n. 17 - 1 settembre 1909

258 CRl'fICA SOCIALE Ma. e poi? torniamo n. domandare. E per un ri– sultato così... modesto, qnnnti chilogrammi di en– tusiasmo ci si possono, onestamente, richiedere? quanti, onest.amente, ne possuuno promettere? quanti sentire? Perché l'entusiasmo non si fabbrica, sw· com,– niandc, per compiacere agli amici ... Conviene che siano le coso ad ispirarlo. Anche Enrico },erri, che, <lacchè ha diminuito in attività politica di partito, s'è dato più che mai allo svo1·l profetico, argomentava, giorni sono. nel Secolo, che. se una trentina di deputati di Estrema, alla prima discussione di qualche legge importante, facesse l'opposizione sul serio, Giolitti (la confi– denza. venne allo scrittore da un medico curante. forse un po' ciarliero, ma che non è nomo politico) non avrebbe forze per resistere e spulezzerelJbe. Può dn.rsi: come è possibile supporre che cotesta opposizione, organizzata sul serio, galvaniz:1,asse invece la maggiornnza, stringendola più forte at• torno al primo Ministro 1 cosi da compensarne il presunto deficit organico .... Ma, poi, lo stesso Ferri è costretto a consta.tare, che anche quei miseri trenta deputati, fermi e decisi. non è facile, per ora, trovarli e metterH assieme; e, in fatto. abbiamo visto, in tante discussioni, anche laddoYe erano in gioco i metodi del giolittism o più vero e maggiore, neppure i dieci si trova.no, per chiedere, al mo- 1nento voluto, l'as saggio d i un appello nominale. Allorchè, nel '99-900, si lottò colle armi del• l'ostruzionismo - poco sentito e seguito dalla massa dol paese - tutta.via si è potuto resi• etere, perchè la questione era sentita. almeno da coloro che la dibatteva.no . La lotta. per la Ji. bertà era stata c ombattuta d a noi tutti, col mas– simo fervore, a prezzo ili vere sofferenze; e tuUi eravamo convinti che la. vittoria avrebbe segnato una. nuova rotta alla politica nazionale. Cosi do– veva. essere o fu. Si combatt.eva. per uno scopo alto e preciso, e non mancava a.Ila. Camera chi ci secondasse, da fuori le chiostre dell'Estrema, uè chi avrebbe inalberata. al Governo la bandiera cho noi agitavamo. Solo a questo patto sono psicologicamente pos– sibili le grandi, le tenaci, le storiche battaglie parlamentari. E' vero che il Ferri, preso l'aire dell'aruspice, si consola strologando che, ad ogni moclo 1 da.i bisogni iDsoddisfatti del paese. sbucherà quandocbessia, dopo un Ministero di trapasso (un Méliue paesano, egli scrive), il vero Ministero ri– formatore, concentrazione di \\"aldeck e di Clé• meuceau 1 il quale. se non altro, porrà le grandi questioni - la riforma tributaria 1 per esempio 1 e quella della scuola - che sa.ranno poi risolute dai suoi successori immediati. Perchè il Ferri ha. spesso ripetuto che l'Italia è costretta a seguire, a di– stanza di un decennio, ecl in proporzioni ridotte, l'esempio della. }..,rancia. E, inoltre, le "alte sfere politiche,, verrebb ero in am to 1 pensose come sono ,leIle tempe ste che ma.tura.no uell1afa insidiosa. delle prolunga.te bonacc ia. Ma qu esto il Ferri non dice chi glie l'h a confidato. 'L 1 utto ciò è molto ottimistico, ma è anche - per venirci da un positivista - alquanto metafisicç,. Jn Francia, degli effetti politici scarniamo le im• mediate cagioni, nella lotta viva. dei partiti, nella precisione dei programmi, nel valore e nella. com- cho 1\ 11blullrriscono in ogni 1orl11.di chiromanzia circa l1l nocH- 111riR cl\dutzl di Giolitti por lo Convomdoni, si guardRno bone dal dire R q_1mlo propost" oonorota accod1mo, quali idoo v11ghoggi110, a11p1111to -'" q11ella rht ,i lfl maft'ria. dtl torit;:ritkre .· la questiono non ,\ le Con\,endoni, non O IR 11avig11&ion11, O soltRnt.o so II come il llini1tero potrà uadrne. }; gli 0111>01it-Ori, allR Camera, dn :,;'hti, "SOnnino, a P1:mta110 1 " Uettolo, AVflVIU'IOciasc11110 una J)ro1>01ta diver,"! battività. indomita cli numerosi parlamentari. E parrebbe che. in Italia, mancando giust'appunto le cause, non <lovessero seguire identici effetti. La teoria ,Jei periodi politici, ad esempio, di Giuseppe Ferra.ri, poggiata su nn numero di fatti ben altri– menti reali e probanti, raccolti con pazienza. cer– tosinn, quanto ha resistito alla prova? L'affidarsi alla speranza - la leggendaria mere– trice - non potrebbe essere piuttosto un alibi al– i' inerzia .... individuale o collettiva? . .. Dicemmo che neppure il partito socialista - per quanto indubbiamente Il più vivo - si sottrae del tutto a. quella sonnolenza 1 che ha inva!iO (la con– quista così facile di tanti giornali democratici, da. parte dei moderati o del Governo 1 non è che un si11tomo fr a i tanti) tutti i partiti d'opposizione. Alludit~mo n.ll' azion0 socialista propriamente poli– tica, all'az ione parlamentare e a quella, sia pure operaifl. 1 che immediatamente vi si connette; alla sintesi, insomma., che fii un movimento e di uu partito rivela l'anima intera. Il laYorio, che si compie, da infiniti a.oostoli, negli ipogei dell'or• ganiz:--.azione economica, resta fuori, pel momento, dal nostro e~ame. Esso prepara lentamente le forze, che assurgeranno alla luce e alla poten– ziata. efficacia. della lotta politica, quando le cir• costanze lo richiedano e la loro propria maturità. lo consenta. Il partito socialista ebbe in Italia la sua grande ora; quando la vittoria operaia, culminante nello scoutro di Genova, tlel quale esso era stato il com– plice necessario, auzi l'autore morale, recava, colla riconosciuta libertà di coalizione, un vero elemento nuovo ed innovatore (e perciò il fatto fu veramente rivoluzionario) nellf\ compagine della ,•ita politica nazionale. Era naturale che quell'evento portasse di sbalzo il partito socialista - la cui azione era, così, inscindibilmente connessa. ai cardini vitali del movimento proletario - moralmente alla testa, in quel momento, dei partiti italiani; l'esuberanza. cli quel u favore storico ,, rimbalzava sulle schiere della assopita democrazia e le dava una ripresa di giovinezza e cli vigore i onde il primo Gabinetto GioHtti-Zaua.rdelli, sinceramente voglioso di ardite iniziative sociali. Era quella l'ora, per noi, delle audacie necessarie, della tattica attiva nel senso dell'azione immediata, legislativa. e politica, diretta. a trarre l e conseguen ze della conquista, ad assicu• rare e ad abbreviu.re uua fase storica; a zione, a cui recava p ossibilità di eminenti risulta.ti la coinci– denza di un periodo econom ico e f inanziario cli progressivo rigoglio - che non s'è arrestato che ieri. Ma, poichè il partito socialista non seppe affer– rarsi a quel momento e fermarlo e fecondarlo di sè; e. dimentico ,lella capitale importanza della congiuntura, pas..~eggera ed irrevocabile, anzichè sforzarsi di attrarre rudemente le masse operaie nel nuovo circuito d'azione, si attardò a lusingarne i misoneismi, intrecciando carole con tutte le bai• lerine dell'anarchismo e ciel demagogismo 1 ammic• canti dalla piazza, e inaugurando - nei fatti prima che nel nome - quell'integralismo, che fu 1 per ben un quinquennio, l'a.utoelisione delle forze del par• tito; era. naturale che ogni sua vigoria si disper– desse, dalla ferita che egli stesso si éra aperta, per giungere al presente torpore; torpore, che resiste e persiste, malgrado le vittorie elettorali 1 malgrado i progressi numerici, progressi di corpulenza piut– tosto che di spiritoj che condusse (e insieme se ne alimentò)al bloccardismo a programmatico ed insulso delle ultime elezioni e 1 per conseguenza. inevitabile e prevista, all'assenza. morale del partito dalle cam-

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