Critica Sociale - Anno XVII - n. 11 - 1 giugno 1907

CRITICA SOCIALE 171 Problemi dell'emigra3ione Laclientela deldelegato Petrosino L'emigrazione italiana è un bene!- è un male? Si ò risposto quasi sempre ch'è un beno ed un male insieme. li campo è stato mietuto abbondantemente, nè io oso aspirare a cogliervi qualche spiga. 11 fenomeno emigratorio del nostro paese è stato stu– diato con acume squisito e profondo dal De Johaonis: un economista che talvolta sembra un letterato; con esuberanza meridionale di dialettica da E'rancesco Sa– verio Nitti; con serenità olimpica di u scienziato conser• vatore 1 , da Gaetano Mosca (lo scrittore capace di trat– te.re qualsiasi materia dello scibile in periodi brevi 1 ca– pitanati da numeri romani 1);con invadenza rumorosa o sopraffattrice da Napoleone Colajttonl: l'eminente socio• logo, che - in contrapposizione al Vangelo rlei cattolici ed al Corano del maomettani - ba fondato uua nuova religione: la Rivista Popolare.... Ognuno ha detto la sua. L'emigrazione ò un vantaggio per la patria. Nossignori: ò un danno pernicioso. Agisce <'Omevalvola òi sicurezza contro Il pauperismo. Non ò vero! anzi dissangua la madre patria. Arricchisce la na zlone: Nossignori: la rende più misera! Proprio come già accadde per Il salAsso nel campo della medicina (per taluni era una panacea, per nitri una svista colos– aale), cosl per l'Emigrazione. Ma, tant'è, i competenti hanno parlato. Ora non c'è più posto. Siamo au com1>let. lu marcia. . .. Lasciamo pure Insoluto il quesito principale e osser– viamo bene un particolare della complessa e difficile questione: l'esodo, cioè, della delinquenza paesana attratta continuamente dal miraggio delle terre americane. 'J'ale fenomeno è, a pare,r mio, degno del più alto in· teresse. Accade ogni giorno che 1 peggiori criminali delle no– stre provincie si rechino nelle colonie ttallane d'America (e anche di Tunisi) per cercarvi rortuna, godimento, Im– punità e... nuovo e propizio ambiente per le proprie gesta delittuose! Il Governo degli Stati Uniti è seriamente preoccupato da questo strano e caratteristico fenomeno di òsmosi so– ciale ed è già sulla via di prendere le più severe misure contro i nostri connazionali che immigrano In quei paesi per rercarvi il pane quotidiano negato loto dalla patria. Nò il Governo americano ha poi torto. Le risse, i fori• menti, le grassazioni, le rapine, i furti, gli atti di ca– morra, le prepotenze, I delitti innumerevoli comumati - giclrnnlmente dagli italiani d'America ascendono ad una cifra spaventevole: quale giammai venne registrata dallo statistiche criminali di tutti i paesi del mondo. Basta srogliare un po' i giornali italo-americani. I fogli nazio– nalisti menano addirittura una campagna vivacissima e oltremodo insolente diretta allo scopo di liberare gli Stati dell'Unione dalla piaga verminosa della delinquenza Italiana. Un numero straordinario di ae;sociazlonl criminose ha finito collo SJIBrgereIl terrore nelle laboriose e pacifiche popolazioni indigene o anche nello stesso ambiente ita– liano. Tra le altre è famosa la Mano Nera, potente e non mai domata società di mafiosi e dl teppisti, che ha finito col sottomettere interamente l'elemento italiano al suo dominio iniquo e delittuoso. La conseguenza di tutto questo ru la seguente: la dir• fldenza degli americani contro i nostri conna,o;ionali e Il dlsprer.zo sistematico, Il dileggio continuo, l'affronto rei• tarato, 1odio mal celato contro tutto quello che sa cH italiano! La Mrrno Nera ha. reso all'Italia un bel Eervizio; ha fatto (come una Dante Alighieri della delinquenza) la più triste propaganda del nome italiano. La nomèa scellerata si ripercuoto sulle centinaia di migliaia di onesti lavoratori italiani: poveri operai e con– tadini rameliei accorsi, a legioni intorminablll, nei paesi dell'industrialismo moderno per pas1&re solto le rorcho caudine dello sfruttamento capitalistico. ... Il Governo americano obbe un'idea geniale: scritturare - come si può scritturnre il tenore Caruso - un vecchio lupo della Sicilia por combattere la clellnquenza clegll italiani (in massima parto: meridionali). E ha sc,·itturato Il delegato Petroslno. Chi è Petrosi no? È costui un birro-nato, un magnifico tipo di poliziotto siciliano, dotato di un fiuto straordinario, di grande sa– gacia, d'incommensurabile ingegno speculativo, pieno di Inventiva e di risorse, audace, risoluto, coraggioso. Egli dirige Il servizio di polizia contro gl'italianl. Petroslno conosce i suol polli. La sua linea di con– dotta è sempre la giusta. Il suo braccio colpisce sicuro. La sua mente è inesauribile. La memoria un portento. Ordinariamente la sua apparizione propaga lo sgo– mento. 1 più feroci delinquenti paventauo le eue indagini o lo temono seriamente - foriie anche per renomeno di suggestione collettiva - così corno si dice che gli an– tichi barbari rossero colti da pànico all'apparire dei sol– dati di Roma. Accade una rissa in una bettola italiana della colonia.? Petroslno càpita sul posto, Istruisce, in– daga, piomba. sul colpevole e lo conduce al primo posto di polizia. Un ricco bancbloro rice\'8 una lei,rgladra lettera cli scrocco? Petrosi no aggrotta le sopracciglia o comincia a decifrare il prezioso autograro come un archeologo fa– rebbe con un papiro. Egli rioviene le ftla della trama. La polizia scopre il cadavere di un ricco industriale rapinato? 11 delegato Petrosino legge la notizia nel Pro• yresso -italo-americano o anche nell'Amlclo o comincia a borbottare: - gppure qui c'è la mano della combriccola della 595• strada!... •1 F. tanto volte la mano in questione è proprio la... Ma,io ]!l'era! ... Ora lo domando: è dignitoso per l' rtalia persistere nell'attuale indifferenza? Non è morttfl.cante assistere impassibili a tanto scempio del nome italiano? r nostri connazionali, nel!a con~ldorazione dell'opinione pubblica americana, stanno discendendo al livello mede• 11imodei negri. L'italiano è ovunque disprezzato. Sempre tenuto in diffidenza. Assai volentieri è litlcialo. Il pubblico americano assisto alle u esecuzioni elettriche II del delinquenti ita– liani collo intonso piacere con cui noi assistiamo ad una 11n'ma rappresentazione wagneriana. L'italiano è portato sulla" sedia,, ra.mosa. t; legato ben bene,. Uo attimo. Passa la corrente. Il giustiziato si contorce e radei ,·er– sacci come li fa l'on. Santini quando parla il nostro Montemartini. Il tripudio della folla ò irrefrenabile, im– menso.

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