Critica Sociale - Anno XV - n. 19 - 1 ottobre 1905

300 CRITICASOCIALE tissimo. Basti dire C'hC' il concetto di esso si pofrohbe considerare genoricamcuto e ancor nebulosamente accennato nelle seguenti parole d'un idealista spi– noziano francese, il Brunschvieg: "Diwanti all'uomo stri un oggetto ch'egli contemplnj ma questa. con– templazione non provoca. alcuno sforzo, sia por ana• Jizzarno lo condizioni, sia per seguirne Je conseguenze all'esterno i lo spirito è interamente assorto nelln. sua, ammìrnzione. 'l'ra esso e ciò ch'egli contempla, ,·i è una perfetta unità, o questa unità non è un risultato laboriosamente ottenuto, ma è raggiunto d'un tratto quasi per Faccidento d'un incontrn, è l'annonir~ per• fetta, t1011tita naturolmente come profonda o quasi etemn .... Un'opera d'arte è ciò che provoca o rinnova. l'emozione estetica; il criterio dell'opera d'arte risiede nello spirito che la contempla .... La natura non è in sè nè graziosa, nè lieta, nè commovente; lo diviene per colui che la contempla .... Il sentimento della na– tura ò una conquista dell'attività, spirituale. ,, ( 1). Oià nell'Estetica, dicevamo adunque, il Croce riba– disce la tesi da lui esposta in un noto suo studio precedente, e cioè che la storia non è scienza, ma '" si riduce sotto il concetto di arte ,, ; e ciò perchè essa ò, come l'arte e a differenza della scienza, co– noscenza intuitfra, e non logica, conoscenza dell'i:n– divi(luale e non dell'tmirersale (_ 2 ). 1 l'ale tesi egli so– stiene ancora in uno dei libri piu seriamente pensati e intimamente medituti che siano apparsi in questi ultimi tempi in Italia nel campo delle scienze fìlo– sofiche, Lineamenti ll 1 1tna logicct come scienza del con– cetto111wo, libro sommamente atto ad orientare il pensiero nel mare dell'idealismo, in cui ;:;i corre tal– ,·olta il pericolo di smarrire le rive. In esso il Croce, a riconferma che il carattere della storia è intuili\'o, che essa è quindi un prodotto dell1attivifa estetica. e rapprescntati\·a dello spirito, osserva che la storia. ò irriducibile n sistema, perchè storia è tutto quanto accade anche il fatto più piccolo ccl insignificante. È dunque solo Pelemento soggettivo clell'intcressn– mento, la nostra attenzione convertita cli preferenza su di un fatto, il nostro giudizio circa il valore di un fatto, che contribuisce a far sì che un fatto piut• tosto che un altro assurga alla stol'ia. E ciò è tanto vero che noi vediamo l'attenzione rivolgersi, volta a volta, n ordini di fatti diversi, o quindi trarre clal– roscurib'11 far diYentaro storia, fatti che in un'epoca precedente non erano considerati come tali (attual– mente, per esempio, quelli che si riferiscono alle lotto di classe, ai movimenti proletari) ( 3 ). Da ciò la ne- ~1) BRl'SSC'll\'IEO, 11,trodm:Uo11 (Ì IO r,if! rlt l'oprlt. Chap. lii; l,ll. ,•le esthHtque. ,\lcan, 1900. Yedl anche, dello stesso Autore, 11n11ortanle 11er le contro,·ersle cui 111 11cce1111a In ques1O artleo1O, I,'ldi11Us111~ co11ttmpo1•11ln, raccolta di nrl!coll Tari di lmttaglla e di 1s11!rt1zlone tdcal1sta, (\I cui, per Il nostro nrgomento, 11 J)IÙ Importante ò l'ul· t!mo, che J)Orta lo stesso titolo del libro. (!) f:Stttlc11. Sandron, 1904, 11ag, 90 e seg. (IJ N.a lo.slc-ll'<aosserozlone non potrebbe torse farsi per la scienza o per la fllosona 1 Anche 11ulnon BI dà che un certo ordine di con– cetti, llellbenc continuino ad eHero 1,rofeBBatl e s,·oltl, rimangono J>erlungo ton111O ncll'omllra, trascurati dall'nttcnz1O11e comune, llnchò un bel !('lorno <1ucstasi rivolge (Hl essi e li richiama nella JJlena luce della coself'nt.a unlvcnalo, r11e1.mdorlcntmrc hn·eee nell'omllra un a11ro ordine di Idee opposle a cui s'era fino allora rh·olta? !ion è, Insomma, anche qui Il ratto, clic Il pendolo dcll'atlenzlone 11ullllllca oscllll ln un senso o ncll'allro, quello che dà, vulta a volta, In vittoria ad un sistemi\ fllosonco ao11ra uno dlver~o 11er ilOI ridarla al primo o consncrn1·1i, In un terzo, o oosì vin? Ne è mia prova l'attuate rlnl\· setta, l'C8J1Rn~lo1\c, li trlonro (lcll'ldcallsmo, che 1iure era. lnlnterrot tamcnte 1,rorcssnto lln grandi 11ens11torlanche durantù Il 11erlodo della aua ecllasl totale ncll'attenzlono p11llllllca, 111 quali neouno badava, mentre orn Il loro nome e I loro acrlttl aalgono In tanto bnore. Rl 1,uò d1mque, ezhrndlo 11er I concetti n1osonc1, dire quello c11e n Croce scrive degli 11vvonlmcnt1storici: ~ stanno 1l, 11e1ronllo dCl\l\ storia, Hllentl, hl\'l8llllll, 111/l l)l°C8Clltlj o, di ,·olla In ,·oua, Rlln JJrlma oo,:rlouo d! lntcre88nmento, 1,routl a sbucar fuori ,, (CROOl:t, 1,(1 ioglca, occ., pali'. ~6/. cessarill, soggettività della storia, pcrchè l'n.ttenzione prestata a questo piuttosto che a quell'ordino di fatti, l'attribuire ad uno piuttosto che a un altro un valore storico predominante, lo scegliere questi o quelli per comporre la storia, ossia, in una parola, la creazione della storta, dipende dall'atteggiamento dello spirito di colui che la scriYo o da quello dell'ambiente nazio– nale o sociale in cui egli moralmente respira, cioè a dire dalla mentalità umana. E, per conseguenza, la storia oggettiva, impassibile registratrice di fatti, come pretendono farla i positivisti, non ò neppure pensabile ('). Quanto alla sociologia (la scienzn. che piì(da vicino interessa il socialismo), è noto come negli ultimi tempi il materialismo storico era venuto informan– dola vigorosamente di sè e fornendole la sua pode– rosa impalcatura. E questo appunto era ciò che ren– deva la sociologia una scienza di sì grande importanza per il socialismo, pcrchè il materialismo storico, che la improntava, aveva origini e tendenze esclusiva– mente socialiste e pareva essere...Ja concezione che più sicuramente d'ogni altra dovesse immettere e consen-are tali tendenze nella scienza generale della società. • Ora, l'idealismo contemporaneo nega decisamente tale concezione. g n1gion1-1,a un dipresso, così: sia pure che a certe forme cli produzione corrispondano certe istituzioni politiche, economiche e certi modi di vita, ciò però non è \'ero se uon rispetto allo schema esteriore di tali istituzioni e di tali modi. Ma queste, sebbene primitivamente originate dalle forme di produzione, acquistano a poco a poco un contenuto " che non ha altra origine se non nel vario intreccio delle idee e dei sentimenti che costi• tuiscono lo spirito di ogni società ,,. Ciò è tanto vero che le forme di produzione, identiche in vari paesi, po;:;sano dare origino ad istituzioni economiche, poli– tiche, e a modi di vita, bensì esteriormente somi– glianti, ma aventi un contenuto reale, psicologico di– versissimo. '"È una pressione dall'interno all'esterno, la cui misura non è in no~tro potere cli determinare, variando assai da popolo a popolo, e dipendendo da un complesso, assai difficile, se non impossibile, a sceverare, di elementi etnici, psichici e storici. ,, E quella forma esteriore, che sola è determinata dal modo di produzione, ha un'importanza sempre minore mano mano che si sale a società più complesse e progredite " nello quali i bisogni economici primor– diali sono intrecciati o soverchiati eia altri clementi più eleYati recanti un 1 impronta. qualitativa e spiri– tuale più alta e caratteristica n· Laonde il materia• lismo storico, mentre si illude di dettare la legge della societ:i, non fa che sfiorarne la forma esteriore; ma il contenuto reale, il contenuto pill propriamente umano e psicologico, gli sfLtgge del tutto e). . .. È corto che queste obbiezioni sono gmvi, e che anzi, se v 1 è un campo, in cui ci sembra che l'idea– lismo debba aver in gran parte causa Yinta, ò questo delle scienze socinli. Ma importa anche qui notare che la critica e In corrozione, che l'idealismo fu. al mnterialismo storico, era già venuta compiendola la dottriutt. positivista in forza del suo intimo e spon– taneo sviluppo. Il De .Marinis ha scritto, qualche anno fa, un Si– stema di S()ciologia, che rappresenta (sarebbe puerile che il non appartener egli più al partito socialista ci impedisse di riconoscerlo) quanto di piì1 ponderato e profondo sia stato ancora scritto su quella scienza. ( 1) CROC..:, Lll1tame11U (U 111/ll IQgica eomc 8clt11::a dd COIICtlt()p11ro. Xapoll, O!o.nnl111, 19O~.Capo I V; li eouMtto e la rapproeuntazlonc storlOI\. i-) crr. v11,1.A, op. clt, 1 png, !02 e seg.

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