Critica Sociale - Anno XV - n. 16 - 16 agosto 1905

214 CHl'l'ICA KOCL\J.I,; Certo, da un lato 1 è cosa ben triste la preoccupa• zione spigolistra e la preveuzione politica che si esercitano in danno elci cinque condannati di 'l'orino; più d'uno) fra essi, condannato indubbiamente alla morte per lenta agonia. g ci dlt il raccapriccio di esser uomini 11uest'orgia di ferocia, cui si abbandona quasi tuttn la stam1>a borghesC', plaudendo a una sentenza, rhc nè tranquillizza dal punto di vista della pro,·a rnggiuntit, nè, pel' t11luni imputati, data la complessiti\ dei quesiti rispettivi e l'esito della vo– tazione, assicul'H che una retllc mnggioranza, li ahhia ritenuti colpevoli di un fa,tto preciso C(I identico i nò, sopratutto, ha serbato la proporzione coi fatti, anche accettati nc11a loro versione più grave. J◄'nlti nrnrerialmente oscuri nel mo,·ente e nel modo; fntti psicologicamente complicatissimi, nei quali indubbia· mente giocò la passione fatale, o, p1•l maggiore im– putato, una tragica ossessiono altruistica; fntti - in ogni caao - ben difficilmente riproùucibili 1 sia dalle stesso persone, sia da altri in circostanze ana• loghe, onde por essi il moti\·o sociale della pena - che non voglia essere vendetta a freddo e mns• sacro aggiunto a massacro - esula <1uasi intera• mente. )la 1 dal canto opposto, non meno rivoltante, e cli• sastrosa per la. causa, che a tanta pietà si rnrco– mando, degli stessi imputati, npparc l'invettiva furente contro la giuria - che giudicò come potè, e dobbiamo supporre serenamente, dopo un lungo e presente esame cli per:;one e di cose che certo non fu fatto dai loro improvvisati censori - ; contro il magistrato, che obbedì alla legge ed alla propria coscienza, anche in quel terribile, forse decisivo, riassunto, che nessuno, che non sia un fantoccio, potrebbe, in processo cos1 gra,•e, congegnare in forma tanto impct"sonalc e impassibile, che la convinzione subbiettiva non ne trapeli; l'invettiva che si spingo - non facciamo citazioni per carità di partito - sino alla. sfida petulante, all'a))ologia manifesta del· l'omicidio, o il cui effetto se uno può averne - clonebb'essere, per reazione spiegabile, la conforma della sentcuzn) o in sede di Cassazione, o nnche in giudizio di rinvio. ).[a lo Zerhoglio, dal fatto particolare, e dai dubbi ch 1 esso provoca, e dalle incongruenze che sembra rivelare, risalo alle cause complesse che inquinano così spesso di errori sciagurati la giustizia peni\le; e si tiene in una. via media, lungo da un eccesso o dall'altro. Sulla quale via media ci ingegnammo di tenerci noi puro, presentnndo Alla Camera quelht interpellanza, che divenne obbietto anch'essa cli aspre polemiche, prima ancora di essere svolta! O non vi si vide Pespressiono cli unft irriverente frenesia di scandali, anzi di una specie di omertà personale e politica verso i condannati ed i loro congiunti'! Eppure, che i socialisti ei facessero eco - con vivacità particolare - dell'innegabile turbamento cli coscienzC' che il verdetto ha prodotto, non dovrebbe parere strano a chi abbia due dita di cervello. l~ssi pa1·to110 - hen lo accenna. lo iorboglio - dagli stessi " ide1.1li civili ccl umani ., che ispirano tutta quanta la loro azione e la loro dottrina. "Kon è 1 certo, perchò in questo caso - fortunatamente, osiamo dire - Pattcnziono pubblica sia stata sopratutto destata o tenuta in allarme dalla condizione elevata delle vittime, che essi rinunceranno a trarne profitto por caldeggiare la riforma cli quella giustizia peaalc che, nel più dei casi, è uno strumento di classe, degno in tutto del )redio evo; contro la quale chi scrive queste linef' ruppe le sue prime lancio di puhblicistA, prima ancora cli conoscerne, mcrcè l'esercizio pro– fessionale, lutto le ferocie e le insidie; e i cui etferti sono anche a mille doppi aggravati dai nostri sistemi carcerari - espres:iione di vendetta disumana ed assurda che renclcrcbbcro inique anche le sentenze pili giuste. Quanto nll'intcrpellanza, ci hasterà ricordare che essa. non è se non la riproduzione - più sommaria nella forma, identica nel contenuto - di allra cla noi svolto alla Camern or sono quattro anni. C) E allora non si trattava di socialisti. Il presunto omicida era un misero portinaio; i suoi difensori erano duo clericali della tinta piì1 pura; l'uno oggi dirige PO.,:serratore cattoliro, l'altro rappresenta in Parlamento Treviglio e, col\1011. Cornaggia, il fu– turo Gruppo cloricale, ahimè già troppo diviso nelle votazioni. ... La. Camera assentì i la CRssazione annullò: il giu– dizio di ,·invio asso1Yette il condannato ..... )ht " le riforme urgenti del processo penale ,,, che ci furono allora promesse dal Guardasigilli a brevissimo ter– mine, stfwno ancora nel grembo di Giove! Noi. (') Il 20 nrn.:ur10 1001. l.'Oj)USCO!O, Cll(' ne contcue,·n. lo 8\"0l/l'IIIICllto, tlgurò v<'r \·Mli n.unl nelln. nostra llib/loltN1 di prop<1qm11Ja, Cd è oggi ('~11,urlto. POLITICA DIP RTITO EP LITICA DICLAS Prosegue la 11olemica sul sindacalismo.... riformista, .\.ntonio Oraziadei controreplica: Caro 'l'u,·ati, l pecco.ti, come le ciliegie, non vanno mai soli. lii fosti largo di una prima, per quanto ... condizionata ospi– talità, allorohò ti chiesi di rispondere alle obiezioni che, s01>rncolonne diverse da queste - diverse nel scuso puramente topografico della parola - gli amici Trovcs e Bissolati avevano mosso a certo mio articolo ... Malcauto! :lii allestisti cosl Il precedente, nel cui nome oggi tentare un ricatto in danno tuo e de' tuoi lettori, e domandarti se ti sentirai - non la voglia - ma il coraggio di chiu• dermi l'uscio in rnccia, proprio quando mi propongo di aggiungere alcune postille a quelle tali che, violando il tuo steseo domicilio, mi hanno tesa di recente una così aspra imboscata. Non mi occuperò della tua psicologia, diremo così... po– lemica. Per quanto tu asserisca che " forma e sostanza,, non sono separnbili, te la manderò buona in considera• zione della magnifica prosa ,.:;otto la quale hai saputo contrnbbnndarln. ùli argomenti veramente conclusivi si annidano nella seconda ed ultima parte del tuo Cùmmento i11 caudu renenum! - ; ed è solo di e~si che intendo occuparmi. l'ermettimi anzitutto di rile,•are che le tue osserva– zioni costituiscono por se stesso i I migliore rincalzo alla tesi da mo sostenuta nel mio ultimo articolo. Afl'ermavo che gli\nmici 'l'roves e Bissolati si erano creduti ,J'ac• cordo con mo in quanto avevano attribuito alla parola "sindacalismo,, un senso nssolutamente arbitrario; o notavo che il loro atteggiamento compro,•ava ancora una volta una mia precedente asserzione: cioè che "molti riformisti , 1 avevano coml>attuto 1 non soltanto il sindacalismo rivolmdonnrio, ma il sirhlacalismo tout court. Ed ceco che fìil!ppo 'l'urati - chiarito l'equivoco vcr– Oale - riconosce cbe di ftttto l'accordo non c'era e sente il bisogno di puntare la sua formidabile artiglieria anche contro quel sindacalismo che pure egli stesso ha battezzato di..... rif',prmista. Data la attinità spirituale che ti lega ai comuni e carissimi runici, la mia. tesi tro\'lt nella tua. guena una conferma definitiva.

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