Critica Sociale - Anno XV - n. 16 - 16 agosto 1905

242 CRITlCA SOCI A LII sconfiggere piì1 d'una proposi.a governativa, e man• dare n picco pili d'un Gabinetto: ma gli a1>plausi– dclla galll'ria finchè IC'contese sono queste - non daranno un'oncia pii1 di sangue al proletariato per le sue lotte d1 clnl,liCj non aggiungeranno, per sè soli, un ~rammo di hcncsserc e di \'igore ch·ile alle clnc.:si lnvorutrici. Scnonchè, il valore del successo non è in ciò che JJrom,·ltr, honsl in ciò che permette di fare. Rotto l'incnntcsimo idiota dcll 1 im1>0tenza 1 che ci imprigio– nava il ccrv<>lloo lo membra, noi possiamo rimet• torci in via. Po11sinmo riaprire il guardaroba e spol– vcrnrc o ria~lt1t1·0il programma. Possi~mo tornare a esser noi. Pos1:1iH1110 ricominciare il lavoro socialista. JI lavoro socialisti.~ noi lo avevamo pressochè ah• bandona.to : 1lirrr0,'1 i11tm mw·os et extra. Dopo avere lungamonto loticato se valesse meglio la propaganda ovangclicn. o quella .... vicovorsn, so fossero pill rivo• luzioonrio lo riformo che si fanno o la rh·oluzione che si gridn, ci ernrnmo ritirati un po' tutti sotto le tende, come pNcossi d'l uno stupore. Giammai la vita politicl'l, nell'assenza di ogni programma, di os;tni lotltl vera di partito, fu pii'l bassa in Italia: e giummni dacchè csi8tr - il partito socialista si era tanto appiattito ud annullato nella accidia co– mune. Ln battu,1,din. ferrovinrin fu come una prova di vi– gore, un'nutosugg-cstione di Yitalitii persistente, che ha l!ltcm1>rato In paralisi e hn reso la fiducia e l'ardore ni comhattcnti annichiliti e dispersi. Mentre sparsi nuclei di compn~ni, sul terreno della critica, dimo– strano lii vacuità cd il danno delle formule dissol– venti, con lo qunli i piccoli Erostrati della rivolu– zione per chinsso ~ittano lo scompiglio e il disgusto nelle filo d<'I partito i hC'n possono oramai i socialisti pili valonti o volenti, ,1lln Cnmera e fuori, senza puerili im1rnzionze, ma con tenacia di propositi e opportunn divisione del lavoro, ripigliare la buona hattaglin cli tutte le rivendicazioni schiettamente proletarie. g cosl hl forztl riacquistata dal Gruppo e dal par· tito nella recente scaramuccia parlamentare non si esaurirà in \'an11,schermaglia di fazioni; ma segnerà la fine di un p(•riodo di inerzia rumorosa e snenante, e sarà principio di salute. t.rnu triste parentesi sarà chiusa nella vita e nella storia del partito socialista italiano. LA CRITICA SOCL\.LE. SYLVA VIVIANl L' ESEHCITO IL RECLUTAMENTO n~~i1111lu,,iil diiWl(IIOdi leggo del Grnppo socinlistu purlu111011 t11re 11111 rorlulun1011to (ltill'cseroito. Un elog1rnto volumetto di pagine 100. Prezzo Lire UNA (pr08H0 In Cl'iticci Sodale). Questo luvoro rA. se"uito ni duo già pubblicati dello stesso autore: LA VERITÀ SULLE SPESE MILITARI . LA MARINA Ccnt. 25 " 50 IL PROBLEMA DELLA GIUSTIZIA PENA .A 1u·oposllo ciel. 1:ertletto cli Torino) Il verdetto )lurrl ha riaffacciato rurgenza d'una ri– rorma del giudizio pennie che meglio guarentisca la condanna del vero reo o la sicurezza dell'accuc;ato in– nocente. Xon ml sorJ>rcndc la passione scatenata da una sen– tenza, che di'!lril>uisco qua~t un secolo di reclusione a cinque )lersone, cosl diverse dall'abituale clientela dello A•n1lsoo del 'l'rlbunall, e le quali, per le qualità loro e ctel loro aderenti o congiunti, sui:ieitano alte e calde disputo di fllosofin <lolla. vltn.; ma non mi parrebbe oqunulmo sposare rurorl ed abbandonarmi ad i1nct– th'C, cho hnuno trlRlomente documentato lo spirito di setta, anche nOIII\ miglior parto della democrazia. lo non conoi:ioo o.bbastnnza lo risultanze del lunghis– simo dllutttlrnonto, por riesciro a una convinzione sicura sulla colpevolezza o inuocenza degli accusati; e, pur propendendo a ritenere <li stretta necessifa giuridica l'as,oluziono non fO'ISO altro clel Secchi e della Linda, mi gu!lrdo dnll'lmprecare ai giurati, quasichè, anche nel supposto errore, es'!l soli aveiJsero errato, e troppe altro clrco'ltanzo e,trin,eche, anche di quelle dirette a strappare un'usoluzione, non avessero, nel giuoco delle impres'lioni, ampiamente contribuito all'ingiustizia. Ma, senza attribuire al processo Yurri un valore es11- J(erato di processo nnom11lo, den'.Jnziatore particolare dei Tizi inerenti al meccanismo del nostro procedimento pcnnl<' 1 trovo opportunis!llmo che del naturale interes,e suscitato da questo processo si giovino quanti sono ben convinti che la coshletta giustizia 1>enale è assai rara– mente giusta. ... llrlf\ prima OS'ICrvnzionc iutanto: ruor di proposito si nccnglona Il solo diritto formale di inconvenienti, cbe sono piuttosto logatl l\l 1liritto mnteriale. Il verdelto, ohe ha orn. Inquietato numeroso coscienze ccl np1,are a moltl spietato, non unicamoute può essere inglu.'tto perchò Il magistrato popolare abbia male np– prez,r.ato le prove, o Il pre'lidcnte abbia col suo riassunto suggestionata l'anima del giurì, ma perchè il Codice penalo non tiene conto di certi stati d'animo e della differenza di J>ravltà, tra uomo e uomo,. nella consuma– zione d'un delitto. La provocazione, di cui all'articolo 51 del nostro Co– dice, secondo un rigido omaggio alla legge, non ora, in nessuna gui~n 1 conciliabile col caso del Tullio llurri, come non lo erano gli articoli sulla completa o ridotta lrrespousabllltà pennie. Il giudice è costretto ad uno sl?rzo, che talvolta è utile e talvolta è dannoshsimo, per applicare, al di là del loro vero sigoiftcato, gli ar– ticoli lii o 17 del nostro Codice. Io rammento ancora l'omozlono che destava negli studenti il Ferri, quando prO!lpetlava l'IJ)olcsl d'un padre ehe uccidesse, a scempio compiuto, Jloltraggiatore della propria figlia, e dimo– strava che, allo sventurnto, il titolo l V, parte generale, del uodro ('O(lico, ohe tratta delle cause che escludono o dlml11ulsco11O l'impntabilità, non otfriva. una. dirimente totulo doll11. 11onu,mu. solo, al pii\ la scusante clolla gra,·e J)l'OVOOUZIOHO. Il Codice zanardelliano ha pregi non indifl'orouti, f)rinclpalmoute riguardo nlla configurazione dei reati nei loro estremi, mo 1 sorto mentre impenersava pili intollerante cd 11nlla.tcrale 1 da. una parte e clnll'nltra, la lotta frn ht scuola clns~iea e la positiva, non teuue conto

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