Critica Sociale - Anno XIV - n. 10 - 16 maggio 1904

CRITICA SOCIA.LE 157 tuttri la terra di solo vigneto, le leg1,ri ineluttabili <ll•llu vita, con un immano disastro, eliminerebbero tutto cii>che, essendo Rovcrnhio, riesco folso e mor• tuie. L'equilibrio Ri ri~htbilirebbo tnwol,!!ondo nella rovina tante fortune, tante vite umane. Se il trattato con la Francia fmise scaduto, mettiamo, dopo un altro quinquc-nnìo, il preno della terra richiesta per vi~1m sarC'hhe salito a flll<'vcrtig:inosa altczzn, sop1>rimendo tutte le altre culture, c i debiti contrntt.i per sempre nuovi vigneti sarehhcro stati gravali da blli usure e laùrc1·ic, che ne sar<'l>bederivato un disastro pa• rng-onabilc soltanto nel nn cataclisma. La pletora elci vino fa domandare In libera distil• !azione: e non si pensa che la cri!<i vinicola si tr,1- sformerebbe in crh,i nlcoolica. 8art'bbc poi paz1.ia coltivare vigna pC'r ftlr<.' alcool, <1uando questo può prodursi in grandissinm ahbondnnza. a molto minor cor;to con altre materie prime - specialmente se l'l1lcool, onzicht' pC'r 11v,·rlenare l'unrnnith, si produ– cesse piuttosto per usi industriali e per il riscalda– mento e l'illuminnzionc. . .. lo posso qui 1>orre termine alla mia relazione sul dillicilc tema. Formulo le mi<' conclusioni nel seguente ordine elci g-iorno che sottometto alla discn~ijionc del Con– g'l'("Sso: Il Congresso delle Associazioni di lavoratori agricoli siciliani tenuto in Corleone, intesi\ la relazione di Camereri Scurti su: 1 dazi doganali e i fratlat, rii comme,·cio i11 rapporfQ alle pnu• c1J)ltfi imlusfrie sicili<mP, riconosce che, un buon trattato cli commercio, col quale si agevoll la e~portaziouc dei prodotti agricoli italiani, apporta indubbiamente un grande beneficio all'economia gene– rale, ma.esso è difllclle da ottenere ))Cr lo spirito prote– zionista c-he invade oggi tutti gli Stati i ed è pericoloso, se, per speculazione flui si1hiti guadagni, ra. dimenticare ogni altra pii, sicura. fonte di ricchezza, e al cessare cli esso non si trovi pronto il mercato interno e quello in– ternazionale ad assorbire la produzione favo1·ita a.vanti dal trattato; la es1>ortazione all'estero dei ))rodolti agricoli, JJiÙ che dallo alte barriere doganali 1 è difflcoltatii dalla im• perretta preparazione tecnica e dalla. im11efctta.organiz– zazione commerciale; e il mercato interno sarebbe sur– ftcientc a consumare i prodotti del proprio suolo, se la. popolazione italiana avesse maggiore potenza. <li con– sumo, anzichè essere, nella sua. grande maggioranza, cosl po,·era da non potere consumarsi a prezzi popolari i J>rodotti agricoli che falsamente si riten~ono esuberanti; il dazio prototti\'O sul grano, oltred1è incarisce il prezzo ciel paue a. beneficio dei latifondisti, riesce di premio al latifondismo semi feudale, e quindi alla. sc:u-.:ia produzione, contrariamente a quanto si ò spacciato dai !.UOi sostenitori; e rieice di conseguenza a mantenere scar.sa la potenza. di consumo degli altri prodotti agri– coli, nel mentre cho In. produzione del grnno, quan– tunque fortemente prototta, 11011 riesce i,,uflkiente nl con– sumo locale; l<t 111<f[l!Ji01·cpofr>11::ci di C01181tll/O IICllf' IWSII'(' lll(l,').'j{' J}(JJIOlflri 1/(}ll ci pmì Vf'/llrl' che dCllht 01·yrmi.UflZio11e dell<t r-luxs,. laroralrice, che co11 le !.l'g/u• e lr ('ooJ)l'l"fl/ir,. ayri– c,,le tlt c<ff<tlfrre prull'/uno, tlarù ""a J1nJ<l11:io1/I' sic11ra– m, 11feabfxmclanll' r ww (li.~trilmzia11" dell<t rit·che~w, tale clu w111ir1tria tu/U il <li1•iffu oll<l 1:ita: Il Congresso, in conseguenza delle sopracldte affer– mazioni, vota che sin. nbolito il dazio sul ~rnno; e che, pur reclama1Hlo buoni trattati di commercio, o meglio una politica di libero commercio internazionale, sia. reso JJOS~il>ile nello stesso mercato interno il consumo dei J)rodotti agricoli siciliani, con l'elevare il tenore di \'ita della classe lavoratrice organizzata nelle Leghe e nelll' Cooperath•e e col rimuovere ogni difficoltà di tra-,porti e di dazi interni. IL ~rovnmNTOOPBRAIO L>rclezione al Cor~o di economia, politica nella Uui– t,'('J'i'1it,ì di Cautiari. ,~;utile costumo - por mantenere la maggior fre– quenza di contatti fra. gli Htucli e la vita) e pe1· conservare tra i divC'rsi rami del sapere l'unit:\ in– tellettuale e morale che è implicita nella loro uui– t•ersitcì - è utile costume che i singoli cultori di ogni determinata disciplina siano di quando in quando chiamati a trattare quegli argomenti che abbiano i pilt ,•ivi rapporti <'Olle questioni clC'l ~iorno, o l'ho superino, per hl loro larghezza e poi loro addentri• h1ti, la chiusa cerchia di una troppo ristretta specht– lizza,i;iono. Preoccupato dtL questa. esigenza, mi 'è parso che nessun tema. meglio si presh,sso a soddisfarla, che quello relativo al moderno movimento operaio. li mo,•imento operaio, invero, costituisce uno fra i più caratteri~tid e grandiosi fenomeni dei paesi piìt progrediti; anche nel nostro è Rtnto ed è tut– ta.via. oggetto di discussioni frequC'nti, e vi ha eser– citato già una larga e notevolissima influenza; suscita infine una serie di problemi e svolge unil contemporanea e molteplice clh·ersità. di effetti che si estendono, oltrcchè a questioni economiche, n questioni politiche, morali, demografiche, igieniche e lisiologiche. 'l'uttavia, poichò l'ar~omento è reso, dal suo stesso interesse, soverchinmente vasto, purecchio limitf1zioni ci si impongono. Il termino "operaio,, comprende, nel suo signifi– cato generale, gli elementi pilt dh·ersi. Nelle cum– J)llS?ne, i bracchrnti, e 1 dentro certi limili, gli stessi ohbligati e mezzadri; nelle città, gli artigiani ed i larnratori della grande industria possono 1 collo stesso diritto grammaticale, reclamarlo ,,er sè. J~ppurc - quando si alJbandonino i preconcetti clottrinariamcntc filcili,:;ti di una unità di classe che i piì1 interessati non sontono,e che,nd ogni modo, la rcaltàdellecontingcnzc materiali risolrnrebbP in una sterile ironia - riesce facile scorgere C'h<' queste diverse categ:ori(', non HOlosi trovano di frequente in conttitto di interessi, ma presentano profonde differenze intcJlettuali e mo– rali. Troppo ci SYic1obhe, nonchò s,·olgcre, appena acco11n1.1re 1 le rng-:oni di fenomeni tanto interessanti. J 1 ;ssi rnpprescntuno, in ultima annlisi, una dello piì1 rloquonti riprovo della prepotente inlluenza che sullo azioni e sulle facollìt degli uomini esercitano le con– cli1.ioni ciel loro lavoro. Dopo ciò, nulla di più uaturnle che, corrisponden• temente a diversità così sostanziali dei rispetti, i ambienti economici e, sotto gli effetti accumulati cli questi 1 delle rispctth•e psicologie, anthe le organiz– zazioni di tali clnssi 1 per la difesa elci propri inte– ressi specifici, prel'lentino caratteri ("gu1.1lmentc cliffl•. renziali. Sononchè, fra i \'arì mo\'imenti che no ronseguono, è innegabile rh(' quello dei hHomtori della grnnde industria presenta un interesse nssai magg-iore che tutti gli altri. .\lcntre, ad cecmpio, l'a~itazionC' dt.\i contadini - e, in generale, elci lavoratol'i della t<'rra -- scmhrn

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