Critica Sociale - Anno XIII - n. 14 - 16 luglio 1903

216 CRITICASOCIALE mero di 7400. Dal lato igienico si notano non lievi difetti, specialmente nella disposizione delle scale e nel disimpegno degli alloggi. i\la ciò che richiama in modo speciale l'attenzione ò il prezzo cli affitto, che è stabilito così: 7 lire per la cucina., 8-10 pel' ogni camera da letto. Ogni alloggio costerebbe al minimo lire 192 al1 1 anno. Calcolantlo in questo modo il prezzo di affitto, la Società può dare il 5 'I, cli interesse ( 1 ). 11 prezzo di affitto risu.lt, a così alto, che le case Jel risanamento sono abitate da ogni ordine di cit– tadini, meno che da operai. D) Associazioni capitaliste. - Costruzioni a villini. aturalmcnte il problema si moltiplica e si ag– grava ancor pili quando si tratta dl piccole costru– zioni. I O La Sociétécmonymedes haòitationséconomiques de Sai.nt-Denis} cli cui si è parlato più su, ha co– strutto a la Buche 21 casine di tre tipi diversi. Questi villini sono notevoli per la comodità, la salubrità e l'igiene, ma costano per ognuno rispettivamente 5761,75, 5997,55 1 8009,10 lire e sono aflìttati a 380, 390, 500 lire alPanno. li Lucas, da cui togliamo queste indicazioni, fa notare che specialmente questi ultimi " sembrano piuttosto riservati a fa.miglio di impie– gati, che godono di una certa situazione, che non a famiglie di opera.i, e questa osservazione è confer– mata dalla visita interna d.i queste case, ne1le quali regna un certo lusso cli mo bigi io e di comfort .... (1) 2° Migliori sono i risultati economici della So– t:iéfé auonyme beauvaisine, che, con un ca1>itale di all'incirca 100.000 lire, ha costrutto 26 casiue, cli sci t.ipi diversi. Jl piL, modesto è formato di una cucina e due camere " mansarde ,.,, costa :s200 lire e si af– fitta a 180 all'anno; i.I più completo ha cinque camere, costa 4800 lire e si affitta 250 all'anno. li reddito ò calcolato in base al 4 % netto (3). 3° Come esempio cli villini costrutti non solo per l'affitto, ma anche per la vendita, citeremo quelli della Société13elfortaise des habifations à bon marché. I villini costrutti da questa Società costituiscono i1 swnmmn della poesia operaia. Certo sono sani, ampi, ornati da ampio giardino. Ma ecco quali sono lo couclizioui di vendita: amruortnmcnto In 16 anni ammortamento !n 20 anni L. 500 }Jrimo acconto 500 ,, 744 affitto e quota di amm. 624 n 750 secondo acconto 750 Che razza di case operaie! 4" Più economiche, sebbene lontane da ogni pra– tica applicazione, sono le cottages costrutte dalla Società d'i, 1lfarsiglia, che costano poco meno di 6000 Jire l'una e sono date a locazione al prezzo di 295, o vendute al prezzo cli 475 lire aJl'anno. Però la casa non è pagata che in 28 anni. Altri esempi - e numerosi - noi troviamo in li'raucia, in Inghilterra. e nel Belgio, ma 1 se il pro– blema igienico lo si trova risolto a sufficienza, il problema economico rimane più che mai vivo e in– soluto. Possiamo concludere: . La speculazione privata è andata a rilento nel– Poccuparsi del problema delle case operaie, essendosi occupata prima cli preferenza delle abitazioni delle altre classi. All'estero - restringendosi il campo di altro speculazioni - si inizia. ora o si fortifica questa, 111 PAGl,l.1.)-:J, l,e abttaz1011i iotwiche e a t,11011mel'tato, pag, 24-2(;. (I) LUC.\S, c. 8. 1mi;. 1;ii.iso. ( 1) LUC,\S, C. s. l)!lg. 1~2-198. Bib 1ote r-1 CJ1no B1ar e ma raramente con criteri di igiene e di buon mer– cato. In Italia la situazione è peggiore, per la t'iluttanza del capitale e per il basso li\•ello dei salari che fa passare in coda il problema delle case operaie. La. speculazione, trovandosi attanagliata da pa– recchie condizioni sfavorevoli - tra cui l'alto prezzo del terreno, l'elevatezza delle imposte, Ja necessità di un interesse forte (4-5 ¾ almeno) - non ha po· tuto offrire che alti affitti, sicchò lo case, costrutte per la classe operaia, furono da essa. abbandonate. li guaio fu sempre più grave passando dai bloc ai cottages; più grave ancora volendo unire l'ammor– tizza.mento e l'assicurazione al prezzo già. eccessivo cli affitto. Più inefficace è riuscita e riuscirebbe la prova per l'Italia, a cui non sono adatti neppure i pill bassi affitti ottenuti all'estero, con ogni sorta cli intelli– genti artificì. Quindi, quando ci si dice: fidatevi della specula– zione privata, essa farà molto, se non tutto; pos– siamo rispondere,con coscienza tranquilla: ci troviamo in questa fame di case salubri e a basso prezzo pel proletariato, appunto perchè - fino ad oggi - troppo ci siamo fidati di essa. meua, t11gtio 1003. Dott. GIULIO 0ASALINI. NAPOLI E LAQUESTIONE M RIDIONAL ln omaggio .... al materialismo storico, la questione mc-– ridionale si è imposta a tutto il paese, ed ò diventata uno dei piì1 decisivi problemi della politica attuale, dal giorno in cui i pili direttamente interessati alla sua so– luzione hanno cominciato ad avere una coscienza un po' più esatta dei propri bisogni e ad organizzarsi 1>er farsi valere. Se oggi nella vita pubblica del Mezzogiorno d'ltalia si va delineando una maggiore moralità, e, $pC– cialmentc, una piì1 concreta positività di conoscenze e di idee, non bisogna però dimenticare che un grn.nde merito ne va dato, per la prima, sopratutto al partito socialista locale, il quale ha combattuto e combatte una nobilissimn. battaglia contro quelle camorre, la cui unica ragion d'essere è nel mantenimento dello stattt quo j per la seconda, a pochi uomini colti e sinceri, che hanno sa– puto insorgere contro il regno della retorica, e richia– mare quelle classi dirigenti ad uua. visione più moderna o più vera della gravità della loro situazione e del modo di ripararvi. Fra questi uomini, tre sono particolarmente beneme– riti: Giustino Fortunato, che per primo si è ribellato alle preoccupazioni cd alle conYenzioni di un unitarismo di maniera, e ha. proclamato in piena Camera l'esistenza <li una questione meridionale; Napoleone Colajanni, che, con una. felice applicazione di una delle sue tesi favo– rite, ha dimostrato in modo inoppugnabile come l'infe– riorità <leiSud non dipenda da alcuna fatalità. di razza, ma dall'ambiento sociale; e Francesco S. Nitti, che ha rivolta l'ecceziOJH\lo lucidità della sua mento a preci– sare i termini del problema economico, e a indicare i mezzi per risolverlo. Dopo il suo vasto stuclio sopra U bilancio dello Stato dat '62 cil '96-'97, in cui indagava la ripartizione delle entrate e delle spese pubbliche fra le varie regioni, e rivelava in essa un costante squilibrio a danno del Sud; dopo la sua monografia intol'llo alla Città, rli NapoU., in cui analizzava di questa l'attuale situazione economica, e

RkJQdWJsaXNoZXIy