Critica Sociale - Anno XIII - n. 14 - 16 luglio 1903

214 CRITIOA SOCIALE UNGRANDE PROBLEMA SOCIALE LEABITAZIONI IGIENICHE B A BUON MERCATO <•> LE SOLUZIONC. L'iniziativa dell'operaio isolato. Abbiamo esaminato come nacque o perchè la filan• tropia capitnlista dello caso 01>ernie e quaJe contri– b_ut~ portò al gra"o problema che ci preoccupa. Con– tmuiamo la rassegna critica delle altre soluzioni proposte o tentate, per ricercare quale o quali di esse possano seguirsi con probabilità di buoni effetti pratici eia quelli che si preoccupano - sul serio - dello condizioni dolht. classe h~,•orntricc e sentono il dov?r~ di 111ii;.rliornrlo, anche O{/fJi. J)1 fronte 1tll'iniziativa individualo del capitalista che si è nfl'crmnta. in ogni rnmo con risultati 1101: disprezzabili dal 1n111to di vista dell'interesse suo, nrn a~cho eia~punto di vista della igiene e della diaci– phna soCialo dell'operaio, vien voglia di chiedere: e l'operaio singolo, di sua iniziativa e colle sue sole forze, ha tentato qualcosa, senza chiedere aiuto ad associazioni o ad enti pubblici? Conviene notare che, come nelle cam1>agne sussiste il tipo clC'lpiccolo proprietario che va a giornata sui fo1_1di a}tru!, nelle città esiste il tipo del piccolo pro– prietario eh case, nel medesimo tempo Ol)eraio di officina o artigiano. Questa 1>iccola pro1>rietà è ra1>– pr~s~ntata da vecchie casupole mezzo cadenti, i11 cm 11 fortunato padrone - in lotta colle tasse - si raccogl~~ in una o due_ cnmere colla famiglia, af– ~tt.and? p1u eh~ può: solai, cantine, ogni bugigattolo, 111ftscl11andosld1 tutto le leggi di sanità. e di tutti i regolamenti cli igiene. Nei centri mnggiori fanno da pompe aspiranti il crescere ~'crtigin_oso ciel valore ciel terreno e i piani re~olator1. Le minuscole 1>roprietà cadono facilmente nella corrente cleJla speculazione edilizia con van– taf;'gio, do111igiono. 1 1 :sso resistono 1 invece 1 ~elle città m111or1, dovo costituiscono centri di infezione e rifu– gio .alla prostituzione o alla delinquenza. Ma, m~ntre questa forma di J>iccolaproprietà scom– pare o s1 batto coutro l'iucleprecabile, sorge fatico• samcnte una forma di piccola proprietà frutto di per– tinace iJlusiono e cli vana speranza. Essa è fatica particolare di pochi valentuomini che cercano fre– nare il corso dolio profonde trn.sformazioni sociali con un hattaglioncino clipiccoli proprietari. Ma manca quasi affatto il caso dell'operaio che, di sua. inizitl~ tiva, coi pocl1i sudati risparmi, frutto di un la.\'oro– marti~io, si costruisca la sua ca.setta., ist>irata a cri– tert da economia e di salubrità insieme. In Italia dall'J11gegne,-e igienista e dal Prof. Pa– gliani ci viene segnalato un cruw, che non sarà fuori d'opera. esaminare da ,•icino. Un operaio torinese diede incarico all'lng. Bia1v– cltini, di costruirgli una casa igienica e a buon prezzo. L'incarico presentava parecchio di01coltà.: costruzione in città :rande, mancanza. cli concorsi e facilitazioni speciali; requisiti igienici ed economici insieme. U problema igienico-edilizio fu risolto assai bene, la casa risultò composta di un piano terreno e cli un pri~10 piano, con due camere per ciascuno, oltre la latr111a, iJ bagno il hwntoio. La spesa comples– siva. raggiunse, porÒ, le 5000 lire. Qui pare caschi l'asino. ( 1 ) con queelo arlleolo Il nostro ca.salini rlplglla gll studl sulle cue popolari Cllls aveva Interrotto ,una tino della scorsa annaia (V. Orme.a Sodolt, ltOZ, P81f, llt'l'. 53~, sn). (Nota ,n CKITIC.6. SOCU.Lli:). Se si. c~lcolano l'~nteresse medio del capitale, le spese eh 11nposte, eh assicurazione, cli manutenzione, s1 supera la sposa annua di trecento lire cifra troppo elevabL per il nostro proletariato. ' U professore Pagliani ( 1 ) osserva che la casa in pa_rola può dare un reddito lordo di 492 lire all'anno affittando il 1>ian terreno a 17 lire e il primo piaD~ a 24. Cosi si avrebbero 11interesse del 5 •t il rim– borso dello speso viye e la possibilità cli a~;1mortiz– zamento in 30 turni. rt calcolo torna. Ma è lecito chiedersi: 204 o 288 lire di affitto sono accessibili a molte famiglie operaie? E anc_ora: confinando famiglie operaie spesso nume– r~se, 111 duo solo stanze, si risolve il Problema igie– nico? La risposta non è dubbia. L'esempio cli 'l'orino racchiudo in sè tutti i difetti d?ll'ini~ia.tiya privuta e fa preyoclel'e la impossibiliti\ d1. rcal_1zut~·o lttrgomente il sogno dell'operaio-pro– pr1etar10 cli casa . .:'ediarn~ s~ l'inizintiva privata, applicata a progetti p1u grand1os1, collfLmolla di interessi più forti abbia dato e possa claro ristùtati più soddisfacenti. ' La speculazione. Jlcr il bisogno cli caso OJ>eraie,fattosi sentire così acutamente !n _questi ultimi temJ>i, ci fu ripetuto quello che c1 vien detto per ogni altro genere di atti~tà. sociale: lasciate libero sfogo al.le forze na– turah; la molla dell'alto reddito stimolerà ·a nuoye costruzioni; la libera concorrenza otterrà il mira– ~f!~.!:n\':.!~zi bassi e di alto perfezionamento igic· Ecco invoco che ì princi1>ii classici dell'economia politica non J>otcvnno avere maggiore smentita dai fatti, che nel nostro caso. Se in molto industrie la libera concorrenza fu un efficace stimolo, nell'edilizia essa non riuscì a dimi– nuire i\ pr~zz? di affitto e raggiunse solo parzial• mente 11 m1glloramento clell'estctica e della igiene. Basta claro un'occhiata alle nostro città aumentate rapicl~mento cli popolazione. La speculazione priYatn 1>rovv1clo 11 migliorare l'abitttzionc delle classi colto e medie, non quella delle classi lavoratrici ma anche 1>er le pri1~10 i prcz~i crebbero rapidaU:ente, tant? che,. oramai è nll'orclrno del giorno, in tutto le città d 11nportauzo, da Roma u 'l'orino da Genova a Milano, l'agitazione per l'esagerato au:neuto degli affitti. La ragiono ò che l'industria. edilizia si è s\'olta e si s,•olge in circostanze affatto speciali. Per molto tempo il reddito delJe case non sai\ ad altezze.:·· trop1>0 appetitose e per cib il capitale si volse d1 preferenza ad altri campi. D'altra parte la richiesta di abitazioni più comode e più sane non era grande, perchò è legge generale che iJ desiderio di abitazioni migliori sia uno degli ultimi a com- 1>arire ed a soddisfarsi nello famiglie di media e cli picc0la fortuna. Solo da poco lo condizioni dell'industria edilizia miglio~ano: Ma ~a s1>eculaziono riesce, a mala pena, a seguire il rapido aumento cloll'immigrazione cam– pagnu?la, a riparare ai vuoti prodotti dal piccone demolitore cd a soddisfare l'espansione del cresciuto benessere. A.Yenclo largo campo aperto alla sua ut– ti_vit~i ess~ si dedica alle costruzioni di più alto e cli pm facile reddito, o ne vanno escluse le abita- 1doni operaio che - so hanno meno pretese - pre– sentano maggiori SJ>esodi amministrazione e di con– servazione. La speculazione non vive che di una affannosa

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