Critica Sociale - Anno XII - n. 21 - 1 novembre 1902

B.., CRITICA SOCIALE 323 pio quello dolla scuola unica, cloll'insegnamento del , 1 tomo chiaro J)Orquanto cleplorevole di quelle preoecu– greco e via dicendo, ci occupiamo solo di volgari que- 1mzioni, che il movimento nostro fa sorgere nella opi– stioni economiche. nione pubblica del nostro paese, alle quali noi abbiamo Anzitutto ò falso che gl'Jn.~egnanti medi sicno qui rac- 1 il dovere .<li :ispon<lere con franchezza, con coraggio, colti solo per chiedere miglioramenti economici; essi I senza equ1,,oc1. tratteranno anche di una. gravissima questione morale, ••• J)roclamando altamente che non intendono pii'1 soggia- Deve ta Federaiiono nazionale degPim 1 ognanti faro cere senza gareuzia alcuna agli arbitrii, alle ingiustizie, della 1,olitica? al beneplacito amministrath•o, cho fa di essi di fronte I Che cosa \'UOl dire far della politica? So signiflca.sse al .Ministero della P. J. altrettanti ser\'i della gleba ta- aderire ad un partito politico, inalberare la bandiera di gliabili e con•eabili a mercede. H miglioramento morale questo partito, confondere le nostre schiero con lo sue, è, anzi, per essi pilt urgente e più indispensabile del questo non può, 11011 :dev'essere, non sarà. mai. 'l'anto miglioramento economico: o se questo può ritardaro an- varrebbe scindere in lotto fratricide la nostra Federa~ cora. })Or1>oco 1 quello non deve ritardare nò un anno, nò zionc, fra i cui soci nessuno rinunzic1·ebbe mai alla pro- un mese, nò un giorno; perchò ad esso nessuna difficoltà pria OI>inionc politica; tanto varrebbe abclicare a quello finanziaria o politica si oppone; perchò dibattersi senza conquiste economiche e morali, strumento delle quali protesta nelle strette della ingiustizia economica JHlÒ può e:(ser la sola Federazione, e senza cui ò vano s1>0- esser prO\'a di forte animo, ma soggiacere più a lungo rare alcun miglioramento nella \'ita della scuola. alla pressione delle ingiustizie morali, sarebbe in voi .Ma se il non far della politica \'UOI dire O\'itare qua- indizio semplicemente di viltà. (Applausi). lu11que manifestazione di qualsiasi genero possa oven• Quanto poi al consiglio pili o meno amichevole, che tualmente coincidere col programma o colle afferma- ci vien dato, cli occuparci piuttosto di questiooi scienti- zio1.1idi on qualunque panito l)Olitieo, tluesto ò i•nJ)OS· fiche e pedagogiche, esso omana ~da. quella. completa sibilo, ò assurclo; tanto varrebbe rinunziare alla vita. ignoranza della vita della scuola, che è purtroppo uno Anzitutto, raccogliendo\'i dalPinclecoroso atomismo, ehe dei maggiori difetti della OJ)inioncpubblica italiana. Gli prima vi dispcrdc\'a, in organica e salda compagine di Jnscgnanti si occupano alacremente di questioni scienti- uomini consape\'oli dei loro diritti o dei loro doveri, che fiche o 1>edagogiche in parecchie altro associazioni: la cosa a\'eto voi fatto se non incontrar,,i con alcuni llfl1•titi SocietùJ)er l(i diffusione <ieylistudi, classici, la Mhatesis, o scostani da altri? Jgnora"ate YOinel momento, in cui la Societù italiana di. Fisica, l'Associazione Pedagoyica, ecc., con nuovo entusiasmo da\'ate il nome vostro alla Fede e questo organizzazioni professionali pubblicano Riviste razione, ignora\'a. il :Ministro Nasi nel momento, in cui e tengono Congressi e contribuiscono ))Odorosamente al incorn.ggia,,a. e ftworiva il nostro moto organizzatore, proiresso scientifico o 1>edagogico ,Lei nostro paese. ehe in Italia, di fronte a questa meriwigliosa redistril.>u- La stessa nostra }~edcraziono J1a per iscopo nobilissimo zione di energie sociali, che diromJ}O i vecchi 1>artiti o appunto il })rogrossivo miglioramento degli ordini scola- prepara la grandezza del paese, i partiti politici hanno stici i e poichè condiziono 1>regiudiziale a siffatto miglio• assunto un atteggiamento di\'erso? ramento ò una profonda rirorma nelle condizioni mate- Questa immensa riorganizzazione della con\'ivenza so- riali e morali deg\llnsegnanti, così la Feclerazione spc- ciale, alcuni la promuo\'0110 con gioia, altri si conten- cializza por ora l'opera }lrOJH'ia. in questo senso, salvo a tano di guardarla con sim1u\tia; altri la tollerano; n.ltri yolgero le J)roprio forze, d'accordo con le altre Associa- la temonoj altri, se potessero, vorrebbero soffocarla. zioni ccmso1·olle, allo studio degli altri grandi problemi Con chi siete voi? :E se l'azione \'Ostra ))rofessionale è della scuola, a))poua il primo o fondamenta.le problema venuta per necessità. di cose a coincidere con l'azione dello condizioni degl'Jnsegnanti sia stato adeguatrunonto politica di alcuni J)artiti, abbandonerete voi l'impresa sciolto. iniziata. 1 sol pcrchò altri partiti per ora - dico per ora Noi daremmo, per altro, pro,'a di soverchia ingenuità perchò il temJ}O ò il giusto correggitoro dei pregiudizi 4e dissimulassimo a noi stessi che, in fondo ai candidi umani - sol perchò altri partiti tardano a riconoscere consigli, i quali ci piovono addosso da tutte lo parti, di un bisogno, che si sprigiona da tutte lo fibre dclii~ mo- non dare alla nostra azione una im1>ronta prcvalonto- del'lla. società.? tnente economica, si nascondo una gra\'O preoccupazione, la quale turba anche gli animi di 1>a1·ecchifra noi stessi: h~ preoccupazione, cioè, che il nostro movimento possa assumere un carattere politico e sociale o anchtr a con– fondersi con l'aziono di uno qualunque fra i molti par– titi, che si contendono la prevalenza nella nostra Yita nazionale. Questa preoccupazione, che si manifesta in alcuni sotto forma cli consigli più o meno di$interessati, sco1>pia in altri, invano compressa, in insinuazioni igno– !Jili od in in\'ereconcle calunnie. Eclecco qui un giornale di Bologna, il cui nome non riferirò, perchò non è le– cito pronunziare parole oscene, il quale afferma che il discorso inaugurale oel nostro presidente Kirnc1· era un discorso 1>rettamente socialista, e che la maggioranza socialista. del Congresso aJ)plaudi,,a ai passi pitt sovver– sivi, guidata dai cenni cli un de1mtato socialista e del segretario della Camera del lavoro di l!'irenze W1·oteste virncis~i11w). ì~ una freccia anclonata. che insorgo contro noi dal basso, o alla quale oppouiltmo il nostro pili in– condizionato disprezzo (aJJp/ausi): ma ò a.nchc un sin- Ulv J IU L O .E questa. nostra associar:ione di coscienze o di forze, ohe, pur essendo un'opera esclush,amcnto pl'ofessionalc, ò giì~ per so stessa, nelle condizioni presenti o transi• torio della Yita nazionale, un'opera. gra\'e di contrac– colpi politici, questa nostra associazione, quand'anche, divenuti concordi oramai tutti i partiti intorno alle uuO\'O formo di vita. collctti"a, si alleggerisse di quc!Piunatu• ralo atteggiamento politico, che le innaturali resistenze dei vecchi ambienti impongono a. tutte le no\'clle forma– zioni, sperate fol'se si sottragga d'allora in poi 1>orsem– pre al pericolo di nuovi atteggiamenti e di nuove azioni politiche? Yoi ben sapete che lo questioni scolastiche sono così strettamente aniluJ)pato con tutta la ,•ita della socict11 1 che, finanche nelle 1>ii1astruse questioni 1rnda– gogiche, qualunque Yia voi vogliate adottare, essa coin· ciden·~ sempre col programma di qualche partito politico c religioso o si opporrà al programma cli qualche altro partito; pcrchò nessun 1rnrtito, che \'i\'a la Yita del suo tempo, può disinteressarsi della scuola, e ognuno devo per ueccssifa di cose tentare di conquistarla. Una, anzi,

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