Critica Sociale - Anno XII - n. 16 - 16 agosto 1902

242 CRITICA SOCIALE e correnti del partito - puro ospitandole tutte o snlvo a.ffrontaroa suo tempo il giudizio cloiCongressi - l'opinione o il sentimento di chi lo redige. Dipar• tirsi da questa massima " equivarrebbe a spezzare ogni energia nel pubblicista e a togliere ogni ,·irtll di irradiazione al giornale, ridotto n cronaca fredda e incolore ,.. Osservazione fortemente sottolineata dalla dichiarazione, con cui la Relaziono si chiude: " Da quando il Congresso di Roma (settembre 1900) confermò la sua flducia nell'attuale Direzione, molti ratti - allorn imprevisti o in parto imprevedibili - inter,·ennero nella vita pubblica italiana, cli fronte ai quali il giornale do,•ette senz'altro prender posiziono con quei criteri pei quali a chi IO dirigeva. parve di interpretnre la. ,,oJontà del Partito e l'interesse della. classe lavoratrice. Ora. il Congresso potrà sconfessare <1ucicriterii e fissarne degli altri: ma il sottoscritto crede lealtà. dichiarare che esso, pur deferendo n. quella. qualunque opinione che sari'1.aftèrmata dalla maggio• ranza del Partito, non potrebbe mutare nè in tutto nè in parte il proprio pensiero, che, esplicato finora. nella clirezione del giornale, continuerà a svolgere nel limiti modesti della sua opera. lii milite socialista. ,, Dichiarazione abbastanza dignitosa e netta per meritare taccia d'imposizione, cl 1 inclisciplina, cli ricatto dai 1>seudo-<:om1>agni che si credono lecito cli scolare, ne!Pacc1uaiodella " sottoscrizione permanente,,, cogli nwrnzi delle bicchierate, gli insulti plateali e le in– sinuazioni furfantesche che stan loro nel cuore; ma che varri't. a rnssicurare quanti avrebbero altrimenti temuto che il gior1rnlocentralo - bandiera ed espres– sione la piit ultn della coscienza unitaria del Partito - possa mai discendere al livello della stam1>a elci rettili, cho· veste, come una cnsacca, l'opinione di chi la paga. Xel Rapporto sulla Orgr:mizzazio,ie JJOlitiw ciel 1-"ar– lifo, l'autore, premessa una dissertazione, che ci parve un tantino confusa e metafisic,11 sulla ncccssit~ cli <'ducare le masso ai principii ed ni fini del Partito, di svolgere il contenuto morale ciel pensiero socia– lista, cli opporsi Rll'cgoismo, all'opportunismo, al tra8formismo, ccc., e al dilagare delle vertenze per– sonali1 constata come, nel rigoglio del Partito e 11Cl– l'incremcnto delle Sezioni che seguì il Congresso di ltoma (le Sezioni da 546 sulirono R. 1289 e gli in– scritti da 19.194 1\ 60.000), nulla RH1dache il modo di reclutamento offra garnnzic mornli e politiche serie, e sostituisca a1·tificialmcnto quella selezione che com1>ievasul Partito la persecuzione governatiYa. Ln. quale OS8Cn'nzione,se è verissima ed opportu– nissima, rimane però alquanto plutonica, e il relatore nessun rimedio concreto sa l)rO!)Orrc, limitandosi, in un nrticolo del suo progetto cli THIO\'OStatuto, a raccomandare alle Sezioni di guarcntirsi della " mo– raliti\ civile e politica ,, degli inscrirnndi. Di caratteristico o cli nuovo notiamo, nel progetto stesso, le normo seguenti: Sarebbe n mmcssa, in via eccezionale e por motivi gravi, Jn 1 >ossihilità.di in– ~crirnrsi al J)nrtito presso la .Direzio ne centrale, la quale ne a,•viserebbe la Seziono locale; non sarebbe ammessa In costituzione di pill d'una. Sezione in uno stesso Comune o frazione, salvo, per le grandi città, le Sezioni collegiali; sarebbe introdotto un nuovo organo rapp resentat ivo e direttivo nel "compagno di ficluchL ,., ,elot.to dalle Federaiioni ccllegiali e 1>ro– vincinU, trait -d'union colla ])ireziono centrale, inca- 1·icato cli dirigere la propaganda locale e cli risolvere, col concorso cli altri membl'i nominati da1la Federa– iionc, in prima istanza le questioni inter-sezionali o d'interesse collegiale o generale, e in seconda cd ultirrn, istanza i casi personali e strettamente locali. La Direzione, cli 10 membri piì1 il direttore del- B1b1otec.a G no B1ar o l'A·vauli,/ 1 Yerrcbbo eletta totalmente dal Congresso, con rappresentanza della rninornnza (ogni rappre– sentante al Congresso voterebbe per sette), mentre oggi 1>ermotiì ò delegata dal Gruppo parlamentare, il quale per tal modo è oggi condirettore; e decide– rebbe anche sull'azione del Gruppo parlamentare, oltre avere l'alta sonegliauza sull'andamento del giornale. Queste ultimo novità non ci soddisfanno e non crediamo possano essere accettato dal Congresso nò dagli organismi interessati. Bsse pulosano uno spirito giacobino, eminentemente antidemocratico, che, so potrà compiacere a talune vanità, non sene punto a secondarc i liberi svolgimenti o lo provvide e spontanee esperienze del Partito. Quel com1x1gnotli ficlucia., specie di Commissario regio clclla Direzione nei Collegi o nelle Provincie, che dovrebbe cumulare in sò funzioni disparate ed incom1>RtibiJi,segretario, direttore o persino giudice - re travicello o dittatore, secondo i temperamenti e le circostanze - ò uno strumento per lo meno inutile ove funzionan o Commissio ni coi rispettivi segretari, e il giudizio clieventua.li vertenze è, molto 1>iù opportunamente, deferito a s peciali probiviri. Meno ancora ci soddisfa la riforma che vorrebbe re– carsi nell1' Direzione elci partito. Noi non siamo punto teneri della costituzione at– tuale della Direzione, e già. opinammo che dovesse, con pill sinccrith, ridursi a un Segretariato centrale lnnministrath•o e cli propaganda, composto di tre o quattro persone scelte dal Congresso, senza incom– patibi!Wt. artificiose con questa o quell'altra funzione (come la sos1>ettosa esclusione di giornalisti, depu– tati, ccc.), le pii1 ahili, affiatate e concordi fra loro (niente quindi rnppresentanza di minoranze, che in un organo esecutivo riesce ominentcmonte (>arnliz– zatrice), disposte n muoversi agilmente dal centro alla periferia e \'iccversa, e incaricate, con rimu– nerazione, di mansioni speciaJi (segretariato econo– mico, politico, annninistrativo, biblioteca, ecc.). La ])irczione attualc 1 numerosa, discordc 1 pesante, CO· stosissima, inerte, non rispondo al nostro concetto, e in vcrib't non vediamo (aspettifnno la. sua Hela~ zione per ricrederci) quale dircttirn, quale utile impulso abbia dato al Partito, in che cosa - salvo il lavoro, per l'appunto di segreteria, rispecchiato nella virtuosa modestia ciel suo Bollellitto - abbia integrato le deficienze del Partito. Ma, se il Partito voglia pure darsi il lusso di una Direzione, più de– corativa che effettiva., e se non nmi ritornare alla elezione regionale che già fece pessima prova, pre– feriamo nncom la composizione o,ttuale a quella che il Lerda propone. l:ct è strano che, dopo avere, e giustamente, lamentato il cattivo reclutamento degli inscritti, il <1ualcsi ripercuote necessariamente sul Congresso, si vogliano poi accentrRrc, non diciamo nel Congresso, ma. in una sua rappresentanza im– provYisata e permanente, tutti quanti i poteri, a danno della. naturale divigiono cli autonomia del la– voro e delle funzioni. Non ci vuol molto a convincersi - basta consi– derare i fatti evidenti - che, dei tre organismi cen– trali e interpretativi ciel Partito - Direzione, Gior– nale e Gruppo 1>arlamentaro - i due ultimi, per difetti e deficienze che presentino, funzionano assai piì1 e assai meglio della. Direzione, sollecitati comP sono clall 1 urgenza delle cose, clalln determinatezza. del cOmpito1 dul controllo vigilo o continuo degli in– teressati. Jl giornale, che deve puro trattare tuttC' le questioni, elle è in rapporto quotidiano con tutte le forze intellettuali del Partito; i deputati, sforzati essi 1)Ure,qual pH1 qual meno, a un'opera assidua di intesa, di studio, di propaganda (e a <1ualchela..– cuna che si manifesta in quest'opera, sopratutto in Parlamento, il Gruppo può e dC\'C osso stesso ri-

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