Critica Sociale - Anno XII - n. 12 - 16 giugno 1902

CRITICA SOCIALE 185 è intervenuta con la sua mano sl possente, quando è benigna, in aiuto degli agricoltori, non siano stati sur– flcicnti a ri~torar costoro dal rin villo dei prezzi, causato dal rialzo della mano d'opera, dalla rarità comparati\•a. dei capitali e, sopratutto, dalla concorrenza dei paesi transatlantici, r,woriti in certo colture (specie nella ce– realicoltura} dal prezzo elci loro terreni, enormemente basso a confronto dei tcrrcui tedeschi. :\la niente paura! J.,a lezione ricevuta in materia dei eontratti dì Hor~n 11011 ha in-,egnato nulla a.quei signori, che dal ))unto di vlstn. doll1~ ncg:Ltiva educazione econo– mica non Jumno nulla da imparare dal signor Méline. E ora il partito agrario germanico tenta una campagna che, se riO$Ce,farà. ridere di cuore gli inglesi, i quali sin qui si impn.uri~couo sul ,'-erio della conconenzn. te- desea . . \la per vedere chiaramente ;';°e11 1 importanza del tiro che gli agrnri tedeschi si 111·cpa1·a110 a fare al loro paese, è 1rnr noecMario diro due parole sulla politica commer– eial..i delln Venuar1ia sino 1ul oggi. ... La politica doganale tedesca. si JHIÒdividere in due 1>erìoclì:quello rrnteriore e quello posteriore al 1870.~el primo, la politica dognnale è subordinata a un altro fine su1>criore: la lotta d 1 egemonia sulla Confederazione ger– mnnica frn la Prus:;in e l'Austria.. Già ))rima del 1848 lo Y,ollrerei11 riallncchw:\ in una certa unità. d'intenti i numerosi Stati o Staterelli tede– schi: su questa Unione premette l'opera della Pru.ssia. r.'Austria a,·e,·a legalo i suoi interessi con una politica severamente J>rotczionistu. Opera J>aziente e tenace della sua rivale rudi dirigere l'Unione ,·erso una politicaschiet• tnmente libero-scamt,ista: o su quest:~ via fu validamente aiutata dalla propagandn degli economisti, sorti dal ge– neralo risveglio della Germania dopo il 1848, e catechiz. zati dii un inglese, da lungo tempo stal>ilito.~ia Berlino, John Princo-Smith. La riuscita del piano 1,russiano por– ta,,a a questa con.~eguc111.a:l'Austria. resta,•a tngliatn fuori dallo Xolh-crei11, non potendo sacrificare (l'un tratto i potenti, per <1unutofittizi, interessi creati dal protezio 11i..,mo. li J>iano riuscì, e In, prima pietra angolare del– l'edìflcio fu posta col trntlato di commercio franco-prus· ~iano del 29 marzo 181ì2,seguìto in breve da altri con l'Inghilterra, POlnndn,e col giovine regno d'Italia, nel I 865. 'l'utti questi accordi vennero basati su due cardini fon– damentali: J<> ma.,.sima possibile assimilazione delle tariffe doganali degli filati eo11traentij 2° reci1>rocastipulazione della clausola di trattamento della. nazione pit', favorita. Tre rurono ì risultati principali della guerra del 1870: la fondazione dell'Jmpero - i mutamenti che la pace di J.'rancoforte determinò nei rapporti politico-commer– l'iali trn la Germania o la. Francia - l'acquisto dell'AI· sazia-Lorena. Oli effetti economici poi furono determinati dal gran flume d'oro, che la Francia immise regolarmente durante quattro anni in Oermania. Scomparve lo Zollterei11 e l'Impero divenne il J>ercettore delle dogane. Da qui una J)rima tendenza verso il protezionismo. La Ocrnianin, al ))ari dell11talia ricostituita a unità. di na– zione, scntl la necessità di innalzare i dazi di confine per e11igenzo flsca.li. Inoltre, incominciarono a sorgero gli industriali del reno o del cotone, ·per chiedere una com))leta re,,isione di tnriffu: gli agricoltori allora erano per In massima. pnrle libero•scnml.>isti. ~·u nel I87i che il Fn.scio centralo degli indu~triali tedeschi ottenne la 11rim1L vittoria in senso 1>rotezionista, racendo votare una inchiesta sulle condizioni industriali dell'Impero. 1n essa le voci scounesse di quanti desideravano una protezione '1 n B1dr o si unirono e rinforzarono in un clamore poderoso, bene accetto dal Bismarck per moth•i di 1>oli~ica interna e giu-;tiflcnto in Jmrle dall'atteggiamento risoluto deqli Stati esteri verso il 1>rotezionismo. Con la tariffa generale del l8i9 si inizia la nuova politica commcreinlo germanica, che si J)UÒdividere in tre sottO•JJeriodi: 1>eriodo del protezionismo moderato, dal 1879 al 1886; periodo del protezionismo :t oltr11nza 1 dal 1886 al 1891 (in base alla nuo,•a tariffa riveduta, specificata e aggra,•ata del 1885); periodo dei trattati di commercio, durnnto il quale si mitigaro110 le asprezze degli anni ))recedenti e si addivenne :llle convenzioni tuttora in vigore. Ji'u durante quest'ultimo periodo che gli agricoltori, 1!om•inti di essere stati sacrificati nei trattati con l'Austrin-Unghcrin e con la H.u:;si11, rn.ccol– sero le forze dis))ersc e unirono le Feder..izioni 1 giù. po• teuti, o delle qua.li a.bbi!lh10accennato, in una unica e poderosa Lega, detta /Ju,ul, der J.,a11d1tirte 1 che si p1·011one precipunmento duo sco))i: cscreitare una energica in• ftuenza. sui trat.ta.ti commerciali [~v,·euire; rialzare i dazi con\'enzionali 1 eou speciale riguardo a quello sui cercali . La Lega J)rese rnpidamentc uno sviluppo gigantesco: ora raccoglie circa 240.000membri e dirama la sua. azione in tutti i centri agrnri delPJmJ>ero. Nella agitazione at.– tuale gli agricoltori hanno per allenti alcuni rami rii industriali e s1>ecinlmentc quelli potentissimi del rerro. La. ragione è e,•identc: la forte e prolungata protezione ha condotto, sull'esem1>ioamericano, alla costituzione di potenti Sindacati nelle industrie metallurgiche 1 Sindacati i quali trovano unìcameutc le loro rngionì d'essere llJ>– ))Unto nell'altezza delle tariffe doganali, che permettono ad essi di innalzare i ))rezzi all'interno e, coi sona1>ro• fitti ricrwati per tal via, concorrere eflìcacemeute al1 1 estero ribassando i 1> re1.zi e t). ... Cosa vogliouo ~li agrari ? E-.si considerano i trattati come un male necessat"io, di cui 1 se appena rosse 1>os– ~ibile, si dovrel>be far senza. Chiedono trattati a breve sca.denzr1 1 J'n.bolizio110della. clausola della. nazioue J)iiì favorita, vogliono mrn. tariffa mininHl sul Upo francese a favore dei prodotti agricoli tedeschi. I.e mire degli agrari si rivolgono specialmente a un aumento di dazi sui cercali, chiedendo un dazio minimo di 7 1 /, marchi (ora 8 1 /,) e un saggio massimo di dieci marchi (ora. {))per quintale. Inoltre essi vorrebbero tutta. una politica di mezzi di trasporto t.ale da favorire l'e• SJ>Orlnzione a. scapito dell'importazione. Quanto agli altri prodotti, gli agrari doman,lano una. elevazione di dazi, non inferiore al 2J 0 10, sui legumi, gli ortaggi, la frutta, il bestiame ,•ivo e morto e su tutti i 1>rodottianimali. Contro i dazi sui cereali sono sorti gli altri indu– striali1 tranne quelli del rerro 1 i partiti J)OJ>olari,ma sopratutto hanno innalzato un grido unanime tutti i piì1 a.utore,•oli proressori di Economia. delle Unh•ersità te– desche, quali il Dietzel e il Brenta.no. Contro un nuovo inacerbimcnto del dazio sui cereali essi hanno portato tutte quelle ragioni economiche, statistiche e di uma– nità., che la scienza. ha oramai assiso su cardini, che nessun untorello della scienza economica giungerà. ma.i a. spiantare. Contro questo dazio altrcsì sono insorte minacciose l'Austria e la Russia. Quest'ultima, per mezzo dei suoi organi ufl\ciali, interpreti dc! ministro DoWitte, ('I Un cscm11lo tipico 11ro11rloper In Oerm11,nln è ricordato dfll IIIZZI (Il motimtnlo 11u1·m·iQ iH Otrmanla t la rint1ot·azio11t dd ti-al• '"" (U co1m11trcio). Oli 11la1Jlllmcnt1 Kru1111e S1umm hanno fin 11ul accordftlo agli Stati U11UIuu rii.Inno di 400 m1u-thl 1,er 101111c1111ta 11ut l)rcnl delle lamine d'acciaio da e1,1 r11tt1Rlla JUrlna tedei1ca i

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