Critica Sociale - Anno XI - n. 16 - 16 agosto 1901

246 CRITICA SOCIALE grini che ci lasceranno via via. a <Uverse pietre miliari, OH\ che intanto ci fanno buona compagnia. Queste parranno eresie a chi beve le frasi come i rossi d'uovo, non a chi Yuol procedere nel lavoro di accrescimento della coscienza proletaria, sgombro il campo dalle insidio anarcoidi. I/anarchismo è con– trario all'azione sociaJista o agrinteressi del proleta– riato; e pii, ò nocivo quello che esce dai quadri anar– chici e s'ungo di miele nostro. Saverio Mer1ino, ex-anarchico ed anticollettivista, si fa. avanti: e qua e là son molti di nome più modesto, ma tutti insi– diosi. Sono gli eroi della protesta, i sognatori del terrore. I nuovi terroristi hanno (oh parodfa!) anche il loro J>ète J)uclmme nella Folla di Hébert-Yalera. Je .~1tis le vetilabfe P~re Ouc hes11e, fo ulre ! Oh il hel gesto! 1~ ohe 1>01>010 cl'rtrtlsti sia.mo noi italiani!... GAR:.!lACAssm,A. PARLAMENTARISMO E MINISTERIALISMO Jf. L'Italia cl offro apJ>unto l'esempio di un Ministero borghese a1>1>oggiatodai socialisti. Eppure erano com– pagni italiani cho, nel Congresso internazionale di Pa– rigi, non soddisfatti dell'ordine del giorno Kaut.sky sulla questione ministeriale, res1>inge,·ano in ,~iaassoluta l'en– trata di un socialista in un llinistero borghese. - Ora essi si sono deei11l a sostenere il Ministero borghese liberale, succeduto ad un periodo di sregolata e sterile reazione, in grazia del suo J>rogramma di libertà. interna e di riformo SOCIAii;nò hanno finora e.-.itato ad accet– tare tutto le lnevltRblll con,oguenze di tale loro con– tegno, senza J>erclòIncontrare serie censure, anzi colla approvazione dello stes~o Kautsky in una nota della Ne11t Ztlt. f:n·cttlwimente I !lOcinll.,tittalinni sono così venuti nel assumere, o 110ll 1 nJ))mrenzn o nella sostanz.a, la res1>on– snbilltò. non soltanto di tnlunl ritti O))))ure di uno SJ>C· cinlo dicn~toro mlniE1torinlo,ma <Il tutta qunntn In. ))Oli• ticn 1\ol Oo,,orno borghese, mentre per tutti gli atti di un Onbinotto misto, In rnp))rescntnnz.a <leisocialistn. cho ,•i partecipa ò meramente di forma, non certo cli so– stanz.a. S'nggiungn. la lm1>0ssibilità 1 negli Stati J>arln– mc.ntarl, di consennro nelle formule quelln bella e pura linea logico, che ))uò lrn•ece raggiungersi negli Stati semi-a.ssoluti.stl, dove Il ,·oto del J>arlnmento non eser– cita alcuna iuttucnza sulla composizione del Oo\'erno. Nei paesi costituzionali la tecnica parlamentare, coi suoi artiftct, le sue malizie, le sue sorprese, costringe a votare dellbera1.ioni contraddittorie e ripugnanti, quante volte si riconoscano p0llticamente opportune per l'esi• stenza di un Mini.stero. .Xella Camera francese accadde che la maggior 1>arlodel nostri compagni ,·otò un or– dine del giorno che rinnegava i princlpii del socialismo 1 mentre i mollnlstl reazlonA.ri votarono contro, nell' in• tento di abbattere Il :Ministero, che ai primi interessava invece tenero In piedi. Donde gravissime accuse dei ri• gori,ti contro i 11oclnllstl" ministeriali 1., rei di avere RCOnfossatii 1>rinCIJJII. Chi però non condanna in linea di massima oy11i o qual.,wque appoggio JHllfamentnre nel un .Ministero, ò costretto n vecloro in quel loro contegno una mosso. lnovltnbllo o logica. t: naturale infatti che gli uomini politici, n. cui prema pilt la sostnnza che non la rorina e che ,·ogllnno compiere un'opera politicamcnf.e ragionevole, dobbnno, in-;ieme agli utili, nccettare anche le passh•ità dell'Incerto giuoco parlamentare, p~r deci• dorsi fra gli uni o lo altre. Ebbene: I nostri compagni italiani hanno commesso un'azione un Po' 1>H1 " brutta ., di quei socialisti II mini• steriall II france111 1 senza pcrclò incorrere - almeno ft. nora - in scomuniche. 001>0essersi confermati decisa– mente nnersi alla politica della triplice alleanza del Mini.stero if.nnardelll anche nell'ultima discussione del bilancio degli e"Jterl, e..-.111 hanno finito col rntarlo, mossi dall'interesse che il Gabinetto non a,·esse da cadere. - Quale 1>eggiorccontracldi7:lone logica, quale più nero tradimento dei grandi J>rlncipil ! Eppure, chi mai st· scandalizza J>ercllò le noeessità parlamentari li deter– mintlrono nel un'RJ>))arente inconseguenza? Orn, ))Orohò usare per In Francia dtft'erente misura, giudicando con criteri del tutto opposti? Esiste forse una geogrnfta dolln logica ))Olitica, OJ>purcvaria la in– telligenza <lei Jlrincl))il e <lolla tattica a seconda delle rnzio? i\la. - RI ripete -~ 11111'rn11cin. si tratta proJ)ria– mcnto di un soclnli.~tnministro; non nnertenclo, ciò che dianzi dimostrammo, come tutti gli argomenti opponibili contro In tesi ilei socinlida. ministro colpiscano a miglior ragione la tosi doll 1 n.p1loggiond un :mnistero borghese, che ))uro ness:uno ripudia In linea di 1>rincipio. In que– st'ultimo ca<J0 1 In re-,ponsabilltà del partito è ben mag– giore; ben più gravi sono lo confusioni e i tradimenti a1>1>arentlnell'atteggiamento parlamentare. Donebbe piutto,;lo dir:i:Iche minori obbiezioni incontri l'appoggio dato a un .\linl~tero da parte dei socialisti quando un dicastero del Onblnetto 11iacoperto da un compagno si• curo od abile. Almf"no llUÒ il J>artito, in questo ca.so, essere certo che la politica del Governo, in determinati cam1>i,avrà un Indirizzo conforme al pro,irramma mi– nimo socialista. Da ultimo, un socialista ministro ci offre maggiori garanzie di sagacia. e di buon volere che non un borghese liberalo, il quale nelle riforme sociali vede unicamente altrettanto concessioni tendenti ad indebolire, se non a. distruggere, Il socialismo. ì-; credibile che il c6111pitodei nostri cornpngni itallnni, cosl arduo e dis– seminato d'ogni sorta cPlnsldlc, RA,robbestato assai ))ilt ngovole fl(l 1 nnzichò !'on. Oiolitti, nlla J)Olitica sociale rosso stnto JJropo~toIl nostro l•:nrico }'erri; se insomma essi avessero tro"aio uu i'linistoro borghese sensibile alla toro spintn, porehò fntto certo, <!alla presenza d'un sociali.sta nel Gabinetto, d'avere i socialisti bene,•oli ni suoi progetti 1>iù radicali. Un .Ministero, a cui mancasse quest'argomento rnssicurRnte, fallirebbe meschinamente In un tentativo un po' ardito. D'altro canto, il partito socla1lista ò sempre libero di mutare contegno l'erso il ~linlsiero, vi sieda. o no un socialista. Un socialista mi• nistro non ha bbogno di adottare una linea di condotta riscr\'ata o sospettosa. Una volta ammesso che la sua presenza nel Gabinetto racillti al Go,·erno l' app0ggio del suo 1>artito 1 è naturale che un Gabinetto radicale, simpatico al socialisti, può tanto pilt SJ>ingersi innanzi, quanto J>lù Il fa,·ore su cui gli sia dato contare da parte loro è risoluto, costante ed energico. Nondimeno rat– teggifunento del soclnlistl ,·orso un Ministero, in cui siedo un com1>ngno 1 non deve In nessun caso differire da quello ,·orso un Ooverno schiettamente borghese, che ad essi convenga AJ)J>Ogglnre. ,'e n<luuquo nolln. questiono della responsabilit:L la l-'rnneln.morltn. li~ pena del bustone, il partito italiano merita almeno In. l>erll111\ o In. forcn. Che co.,;annorrà. ora di quei nostri amici che sono disJlOstl a. sco,•ar dn1>1>ertuttotradimenti al partito? Si convcrtlrnuno essi, O))puro 111decicloranno a t-irare le conseguenze del loro, ahlmbl, assai nebulosi concetti, ritornando alla. completa I\Stensione ed all'opposizione

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