Critica Sociale - Anno XI - n. 16 - 16 agosto 1901

Critica Sociale fl !VIST.ll QUINfJICIN.1/LE DEL SOCl.1/USMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. i.O • Semestre L. 5,50. Lettere, vaglia, cartoline-vaglia aU-Ufflclodi CRITICASOCIALE- MILANO:Portici Galleria V. E. 23 (2' PIUO IOblle) Anno Xl - N. :16. Non si vende a numeri separatt. Milano,16 agosto 1901. Questo fascicolo esce con Ùllw fJio,w• a-. 1·ita,·nlo sulla, sna, <-lata. SOMMAix!O Attualità. La /f8i-OI0(lkl tltt di,/&Wto (l\'.U(O)! no)(0:\11), l'tr L'tvo111:k111t ri1X>l11zlo11m•l,f1 (GAll7,IA C,\SSOL.,\). J'ar1,1me11tm·lsmo t 111i11iste1·U1/l,smo, li ( ti.ne) {IC ~:1s:o;R), I/llziout _porlammlart dtt l'llrWo 11ocùl/isl<i (G1u:o.,u10). U di-StU/10 dL ltfj{Jt Mi.1/tl'llll(l pel" lo scWpero e l'arb/.trCltQ Obbli{Jc,foru; Ei!posk/411t del. moa111 11 e 111. Studi sociologici. L(I ri,fo,·11u1 t,·i.b11l(ffÙI t U Mluiste,·o Zrol(ll'tltlll, \US EcosomSTA). J,'ulti,mi ,•epli,ca ,,i fwof. (;r(fzimld s11U'(flm11mto <ltl s<H<o-Wnella lto,·Ui 11/(ffXi-~f(I, Il (Rne) (1,UIOl !\'Y,01:0), 1'11l>blkazlo11i pen;e,111/e lu ao110. Biblloftc(I dl 1wopogm1d(I, i: wt'i11onda.z-io11e. La, cUscussioueiniziatasi col 11oslroarticolo-opuscolodel 16 l-ugUosul Partito Socialista e l'attuale momento politico straripa, 1tei giornali del partito, e auche l'w1gusto aheo della Critica 1,e è JJieuoc1, ribocco. &utiamo pietà vei nosfri lettori e 1·imancliamo al• l'ciltro fascicolo 9_uella, che dovrebbe essere la. nostra risposta ai contraddittori. A1·ri-vederci fra una qui11dici11a. .f. f. LA FISIOLOGIA DEL DISt:lIDIO 11cosidotto "ministerialismo 11 socialista, che doveva rimanere entro i modesti confini di un transitorio :~tteg– giamento tattico, quasi esclush·amente parlamentare, minaccia divenire il perno cli tutte le più as1>ree com• J>lesse1>olemiche,quasi fosse enunciazione di una nuova dottrina. Chi infatti già. vi scorge la t>rcfa:tione del -millenm– (lismo italiano 1 anzi, la sconfessione della lotta di classe i chi, con brutto lirismo meeting-aio, chiama i deputati socialisti rcs1)onsabili della epilessia omicida del tenente De Benedetti. E un allegro avvocato napoletano, clte svaria come rondine fra le J)ili..OJ>postedottrine come fra i piLL differenti partiti, hni bontà. sua, paragona.to il recente opuscolo del '~rati a un Manifesto Marx-t;ngels clel nuorn cinquantennio. J più ragionevoli oppositori non poterono, è vero, di– feudersi da questa obbiezione volgarissima: che, posti fra chi bastona sodo e ehi lasciti re::ipirare, il buon senso B b ,otec:i CJ no B aree ha esigenze ineluttabili. ]Jn, se costoro possono nssoh'ere chi votò alla Camera por " l'oclinto borghese Il' serbano tutti i loro strali per chi eresse a teorica cotesto peccato veniale. Ed eccoci al solito errore dÌ chi corre C crede star formo. Non ò che il "ministerialismo" abbia creata una JlrOJ>riateoria, poi che esso non è se non la illazione da 1>remesse di ratto Jlnciflcamcntc ammesse fln qui. Piuttosto souo i concetti e gli atteggia.menti, t>ill aber– ranti in realtà dalla concezione media ciel movimento socialista, m,t rimasti finora. occulta.ti o confusi nel primo ed anormale 1>el'iododella nostra vita di partito, i quali oggi, davai1ti al fenomeno nuovo, si palesano, come per rivela:doue improvvisa., inconcilia.bih con lo tendenze naturali della ascensione proletaria. ll "mini• sterialismo 11 è qui come il fuoco.che cliscoprc lo impu– ri fa interiori. Ciò non J>arrà. chiaro a chi supponga. il dissidio at.– tuale fra tendenze ])recise, rigide, immobili. Sono, a.I contrario, teu<lenzo quasi fluide, che ora divergono, ora si riaccostano, ora confluiscono tler ridividersi ancora. Convien dunque,per chiarire il presente contrasto,scgufro di quelle tendenze il corso tortuoso. Fissiamo, nel cammino del I)artito socialista in ltalia, due J)llnti di riferimento: la sua fuuz'io11e 1wlitic<t e la. sua. funzione economica; intendendo con la. prima l'occa– sionalo J>re,,alere della pura aziono politica, e con la secomla, non 1mre la organizzazione economica ciel tJrO• letariato, ma tutto ciò ohe rifletto la tattica di questo come classe distinta. :È col 11revaleredell'mH~ o dell'altm funzione, che lo diYerso tendenze poterono a \'olte uuil'si, a volte se))arnrsi, come è clalPavero la eo!'l'euto media e maggioro abbandonato, ad uno svolto di via, tutti i confluenti minori, che il dissidio è sco1>piato così l'll· moroso. ì\fa è tempo cli dimostrare. J-'ochi anni addietro, il 1>artito socialista italil.\no em a questo bivio: o convergere gli sforzi alla previa con• quista di una relativa libertà. politica, che consentirebbe 1ioi la salda organizzazione J>rOletaria; o ilweee agire tosto nel proletariato come classe, senza troppo preoc– cuparsi delle condizioni esteriori del mo,,imento, nel ,presupposto che a suo tempo esso anebbe suscitate le libertà politica ad esso necessarie. Gli uni affermavano eho lo svolgimento normale della lotta di classe non era ancora possibile in ltalia, stante iI permanere e il prevalere di forzo reazionarie, osta– colanti ogni scrio tcntath,o di costituire un partito schietta.mente proletario i onde ern. migl.ior consiglio raccozzare tutto l'elemento proletario e piccolo-borghese, di.~perso nei tre partiti, socialista, repubblicano e radi– cale, J)Ol' fa.re impeto contro la reazione e per aprire un \'MCOali,~ attività sana., normale e distinta dei tre par-

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