Critica Sociale - Anno XI - n. 13 - 1 luglio 1901

208 CRITICA SOCIALE fondamentale d·ei raJ)porti sociali. Quelle sono il distinto formatosi in conseguenr.adel ratto della socialitù; questa il distinto antiegoistico uscito dall'inclistinlo egoistico della preJ_iotenza. Ora, di tutta questa immensa e pur simmetrica serie di indistinti e di distinti, qual è - per usare una espres– sione empirica - l'indistinto sommo e primo? Non la nebulosa solare, che è un indistinto e un primo solo re– lativo, ma " l'indistinto delPessere tutto quanto, ossia la natura ,, (1). Questo è il gran nrnre, da cui derivo.no e a cui riafttuiscono le miriadi di fiumi della vita uni versa. [,a sua vicenda si riassume nell'azione e nella reazione ininterro~ta della materia e della forza, che sono, la prima il distinto nello spazio, la seconda il clistiuto nel tempo; e che sono poi non - al modo che nella filo– sofia tradizionale e anche nella spenceriana - qualcosa di separato e <li oggettivo, bensl intimamente e impre– scindibilmente connesse l'una all'altra " come i due versi di una stoffa,,, e non entità oggettivamente reali, ben&ì astrazioni soggettive di fenomeni perce1>iti e rag– gruppati gli uni quali manirestazioni della forza, gli altri della materia. Questa, a grandi o fugaci linee, la dottrina della di– sti11zione ( 2 ) 1 che è la pietra angolare della fllosofla del– J'Ardigò; quella, a cui si riallacciano le trattazioni J)ar– ticolari, in che si divide l'opera sua. Or vi fu chi trovò essere l'Inclistinto dell'Ardigò non <Ji\,erso clall'l11conoscibile ò.ello Spencer e la formula - dall'indistinto al distinto - tutta una costt con la for– mola - dall'omogeneo all'eterogeneo -. Nulla di men vero. L'hu:011oscibile dello Spencer - come dice la pa– roli\ medesima - è alcuuchè di metafisico e di apriori– stico, di cui - se l'autore fosse conseguente - non do– vrebbe nulla affermare; laddove l'indistinto ardighiauo è un dato positivamente intuito e defluito, circa il quale il nostro filosofo non dice nulla più di quello, che è scientificamente possibile di dire, che cioè esso com– prende, al 101·0 stato virtuale, gli elementi dei clisl'inti ulteriori. Quanto alle due formole dell'evoluzione uni– versale, la spenceriana - ben disse L'.Ardigòmedesimo ( 1 ) - enuncia solo il fatto della diffei·enziazione j Pardi– ghiana invece ne enunci:t anche la ragione. E di qui la superiorità. evidente di questa su quella. X!J, (1) Op. fllOiJOf., vol. 11, La for111c1.::iom, d11rMe mii (t1tto <let IJl.stema 80/(We, Il• .... Altrove (\'OI. 1, J,a 1iskoUJyUi C0/111',8C~m:1' posUtV(I) l'Ardll-(Òobi.lo I\ ùaro (lclll\ l)lltura (lllCSIRdeUnlzlono lllill'IIVlgllosa: " U11a rorz11 Immensi, s1)artlta od olaborah\ 1>01· organi lnflnlll ~· Ncl– l'U11Uù della C08CUI/Z'1' 1101 (Op. /11080(., \'OI, \'Il, p. 61) Oilplleò !l me- 11eslmoconcetto 11111 111n11t1oamo11to: "1,a uuh1ru, noi senso .... dolln successione, è 11 isorgero contlnuumcnto 1•rogTess1vodi rorze da formo Indistinto di rorzfl, proprie di mKierlit.lltì, ln(ll~tlnto, 11orerretto di un dtsllnguorsl t)rogresslvo. " (2) Noi c1 s1nmo llm11atl 11 trattcgglar111 noi modo 11lì1 Sintetico e somm11rlo, omettendo tiuimto 11uro sarebbe stnto Ol)portuno di dire olrc11 11 d111•IIM Jll'OOesso- filogenetico e slngonotloo - dollll dJ.sUii• zw11e e eiroa 1'1mUfÌe 111 1110/ltpllcllà della 1111.tura e del J)011slero. 11 Jcttoro volontoroso ricorra (llretta111011te ,111n Jiormaziont 1uituralt 11ei r,,tto itei 1/,ftema 11owre o so ne troverà 11ngo.Chè dit GnlHeo In 110I erodt111110 cho In. lettorn.turu fllosotle1t o sclonllflen Ha1111na11011 co11t1alc11n al!ro saggio 11roroncto o htClclo (1ua11tequesto. (*/ h'o1·11wz.1111t11r. oee., pag. 1S~4. .Nel vrossimo numero un articolo di. Cl,AUDIO '.l'REVES sn l'Imperialismo di O. Malagodi, e la Relazione <.U J\lu,u:RAND al suo <lisegnodi leyye su lo sciopero e l'arbitrato obbligatorii. B1h1otecn C n B a o FRA LIBRI E RIVISTE CAn1.o D• :1.ll ,\Lzo: Le ostriche. - .Milano,Carlo Aliprandi editore (L. 3). Sotto nomi di fantasia, la più invadente fra tutte le forme della. letteratura moderna, cioè il romanzo, di tratto in tratto evoca nella vita 1mbblica o privata, le notabilità della politica. A mo' d'esempio, lo Zola ha de– lineato Rouher in S. H. Rougon; Daudet ha fotografato Morny nel duca De Mora del Nabab j Vallès tratteggiò dal vero alcuni compagni della Commune nell'lnsm•géj Catulle ì\fendès ci fa. con~scere nel singolare GO(I il Conte di Chamborcl e la sua Corte negli ultimi anni del Pre– tendente; lo zoliano 1>aul Alexis nel recentissimo i– lobrn ritrae il temperamento e qualche nota car ,.e• ristica di Gambetta e di Jules Perry. Non mancano a 10 fra noi romanzi di questo genere. Tali sarebbero La iftta e le avventure di RiccardoJohanna della Serao e La,Ba~ 1·ao11da del Rovetta, per certo equivoche notabilità del giornalismo; il nuovo romanzo L'avoslolo cli Remigio Zena. per certi tipi dei pellegrinaggi cattolici a Roma; La c1ttù fOl'le di Dora ~Jelegari 1>er l'ambiente politico torinese, poco dopo la. campagna garibaldina del 1860. Jn fatto però di romanzi politici a chiave, il pilt ricco di fotografie istantanee, il più palz>itante cl'attuaWù lo dobbiamo all'onorevole Carlo Del Balzo, il quale colle Ostriche del potere ci presenta una interessante raccolta cinematografica 1 durante le tempeste della famosa que– stione morale. Con trasparenti pseudonimi ci passano avanti gli occhi Crispi ed il suo entourage da una parte, e di fronte l'intrepido Ca.vallotti. J~ intorno a loro, Im– briani1 nodio, De. Felice, Zanardelli, Giolitti, lliancheri, Rudim, Sonnino, Miceli, Carducci, ecc. Appunto perchè trattasi d'un romanzo essenzialmente politico, non si 1>ossonopretendere nelle pagine delle Ostriche i pregi estetici di un'opera essenzialmente lettera.ria. Ma. vi si sente la coraggiosa sincerità dell'autorej vi freme lo S))irito di lotta per la verità. Le scene famigliari presso Donna Livia sono tratteggiate con garl)o e le tumultuose sedute a Montecitorio hanno grande vivacità. Non 1>er nulla, il Del 13alzo è uno dei 1>iùarguti interruttori della nostra. Camera ed uno scrittore es1>erto nella fisiologia dei diversi ambienti sociali, come lo provano i prece– denti suoi romanzi di costumi contemporanei e le sva– riate monografie con cui seppe illustrare Roma, Na1>0li e i Na1>oletani 1 Parigi e i Parigini. FELICE Cun:no!n. ... Un gruppo cli giovani socialisti ha fondato in Milano un J)erioclico quindicinale di letteratura sociale intitolato Per l'Idea. Nei primi due numeri usciti J)Ubblìca arti– coli e versi della Hedazione 1 del 'l'urati, del De Amicis, <lei MUelli, del Ciccotti, del Gottarcli, ciel Lallici, (lei fi'abietti, di Dino Rimoldi o cli Adone Nosari. L'ufficio ò in via Molino clelle Armi 3, l'abbonamento costa L. 1,20 e il numero cent. 5. ·> .. Nei prossimi numeri ))agheremo i molti debiti che ab• biamo verso Oditori cd autori. l~rn. l'altro ci occuperemo della coraggiosa. pubblicazione che fa a Roma il Mongini, diretta dal Ciccotti, degli scritti di Marx,' Engels, Lassalle, pubblica:done che meriterebbe di essere phì incorilggiata da quanti ha giovani studiosi il partito socialista italiano. Abbiamo JHlbblicato: FILIPPO TURATI Leriforme urgenti delprocesso penale l11terJ>ella11za svollet alht Cetment <lei deputati il 20 maggio 1r101 . Prezzo centesimi 10 - o richiesta mediante ca.rtolin,t dO}lpia. GIUSEPPE RIGAMONTJ, gerente responsabile. ~mano, 2/'l 1,,901 - Tipografia Operai ($oc. eoop.), O. Vltt. Em. tlM6.

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