Critica Sociale - Anno XI - n. 8 - 16 aprile 1901

122 CRlT!CA SOC!ALE )la, nflèrma il conte D',\rco, l'esem1>iodell 1 Inghilterra dovrebbe insegnare qualche cosn: h\ crii-i dcl\"agricol– tura inglese JffO\'icneda due co.u~c, l:i liberti\ doganale e il rincaro della mano d'opera. Lnscinmo la liberbì do– gnnnlc, che esorbita. dal nostro tema, e soffermiamoci al rincaro della. mano d'OJ)ern. i,; vero che la crisi dell'a– gricoltura inglese prO\'ieno in grau parte dall'aumento del salario? In un diligente e recentissimo studio del Bowley iu– torno ni snlarii in Jnghiltcrra 1 si dimostra come il sa– lario dei lavoratori ~ricoli abbia subite queste \'icendc: diminuzione di salario dal 1$40 nl ISGO; rialzosucctwsico si110 al 1877; nuova fliSCe1'n~ino nl l8S6 i rialzo .>1i110 al 1891; nuO\'a disce~a J)Ol>teriormeute('). Ora fl)l- 1mnto i due periodi di rialzo coincidono'"coi due pe– riodi di pro1'perib\ ngricola: il J)eriodo dnl 1860 nl J8i1 ò il periodo d'oro dell'i1Hlustria n~rieo1a inglese j il breve pel'iodo dal 188Gnl 1891 segnn una sosta nella deca– denza della propriet:\ rondinria. .Il rincaro della mano d'opera dunque accompagna, come l'ombra. il cori>o, l'aumento di produttività della terra. Ladecadenza della Industria ngricola non ha da foro nulla con questo rialzo, poichè il rinh::o cessa non appena l'inllulotria deJ)eri.-.ce; ma la decadenza proviene invece da cause estrrinee e complesse, ))rima fra tutte la disCC''Hl-preciJ)itosa dei J)rezzi dei prodotti agricoli. Che mai rimane dunque ciel vantato esempio inglese? Questo soltanto: che il rialzo dei salarii dei confa.dini inglesi fu dovuto all'agitazione di Giovanni 1\ rch, il qrntlc-i colle salde Unioni dei farm labo111·e1·,-,, e sfidando le re• sistenzc dei farmers, che l>audh•ano il loc/,•.out precisn– mcnto come miuacciano orn alcuni JJrOJ)rietariidel .Man– to,•ano, potò rar J>arteciparo i contadini ai maggiori utili di una agricoltura pili progrediti,. I contadini del )lan– tonrno rnnno ora altrettanto, e l'esempio dell'Inghilterra 1mòservire loro di augul'iO. frANO•: nosO.MI, C'AIH,0 Vt:ZZANI, {') A.. ltOWH'.V: ll'(l{leil '" fhe C111/t(/ KlUff(IOm ili IJ,e 11i,11tlr.wfhy rwt111·y. - ( 'n.ml) rlffd(', nt thc un1,•cr;111r l'r('~8. - 1000. IU. Carlo Pisacane F. qui Pisacane pnssa ad adomhrnrc il nuovo patto sociale, quale dovrà essere proposto dalla Costituente italiana al popolo, dopo che col suo primo decreto essa asrlt annullato tutte le leggi esistenti. I principi i pili importanti di questo patto sono: soppressione di tutti i confini o di\'isione delle pro– prietà i partizione ciel suolo italiano secondo le diverse specie di coltura, cui mostrasi atto; asse gnamento nel ogni Comune di una 1>orzioncdi terriL propor.do– nata alla sua 1>opolazionc, la. <1ualc verrà coltinita do. coloro che si dedicano 11ll 1 ag-ricolt11ra; costituzione di costoro in Societù, la quale si darà. uno statuto ed eleggerà. un 1 amministratorc e un direttore sog-– gctti al sindacato di un Consiglio amministrativo o di un Consiglio di tecnologfa; divisione del g"Uft· dag-110netto in parti eguali fra tutti. Costituzione di tutti gli impiegati 1 in ogni stfi\Jilimcnto industl'ialc 1 in Società, alla quale Ja nazione affiderà il capitale onclo sarà spropriato il capitalista, e h\ <1uale si reg– gerà. con le norme medesimo delle Società. di agri– coltori. Pure, costituzione in Societ1\ dei trafficanti 1 intermciliari fra produttori e consumfltori. Tutti gli edifici dichiarati di proprietà n aziomllo e destinati dag-li edili eletti dal popolo all't 1hita:t.ione secondo il hi8ogno. Hoppresso il diritto cli testare. fstituito in o~ni Comune un .Banco di scambio II che porrà. in rl'111zio110 i vru·i Connmi dello Stato cd i rnri 8tabi– limenti d'industria, o dirig'cn'i le derrnto O\'O nrn,1!'• giorc ù il bisogno; questi lhrnchi' asi,;orbiranno e fa– ranno sparire i trafficanti ,,. fitabilito il diritto in og-ni cittodino 1 che tro\·isi isolato o priYO di lavoro, di essere 11mmessocome socio in una Socict:, d'a,i:ri– coltura o d'industria da lui medesima scelta (pa– g"ino IG4-GG). Ecco il programma socialista, nelle sue linee ma,!r– giori1 mc1·a\'ig-lioso per chiarezza e precisione, nrntu– rntosi mezzo secolo fa nel pensiero cli Cnrlo .PisAcnne e da. Jui posto innanr.i 001110unico ohbietto solido d'una 1·ivoluzione ib1\iarrn .. Quindi PisacAnc prosegue n dimostrare che l'attun• zione del patto socb1le 1 eia lui deli11eato, toglierà. i moli di cui il popolo soffre, e sopratutto quello, g-ià llC'Cen11ato1 che arreca flg'li oporni l'introduzione cli nuO\'e macchine. u. Col nu0\'0 patto sociale, il numero dellli operai non è quello che semplicemente è ne– ce~sario all'arte, ma. di ,,uanti se 1H'ri1wengano nel Comune, nella cittft, n<'iht nrtzion(' 1 che sì dedicano a fole lavoro; il salario non è pro1>orzionato alla loro Hbilitiì, ma al prodotto; ◄111indi lo macchine e la di– visione del lavoro saranno la Yittoria dell'inge[tnO umano sulla m11terirt.,e gli operai, giowrndosi di tali ritrovnti, in poche ore cli facile lavoro A'Uaclagncranno moltissimo ,, (pag. I68). Hisolta così fa qum1tio110economica) sarìt facilis simo risolvere quella politica. l'is1rnane cominci:~ con Patl'crnrnre che il ÙO\'Crno ra1>prcsontativo è discre– ditato in Europa; prima di tutto 1 pcrchò II non haHi princi1>e, dittatore o ministro, il quale non faccia. decidere secondo le 1>roprie intenzioni il Congresso .,( 1 ) (pAg. 172), poi perchè le nsscmblee, capacissime nel sindacare, sono incapaci di conC'CJ)irC' ed eseguire ,, (png. 173). Quindi, un Consiglio in og-ni Comune, un Con– greafio per l'intera nazione, eletti col suffragio uui– ve1'$Hlc,revocabili o soggetti Al sindacato del po– polo (png-. IG7); mr, il potere esecutivo concesso ad 11110 solo, " riserbandosi all'aasembl('a un perpetuo ed illuminato Sindacato ., (pag. I 7:l), e restando fermo corno Cflnonc fondamentale che u. la sentenza ciel popolo ò superiore ad ogni legge, ad ogni mae– atrnto; chiunque credesi mal g-iudicato può appelhusi al l)OJ)OIO ., (pag. !16). Pisacane termina iJ suo Saggio :wlla Rit:oluzione confutando, in modo assai interessante, ma che, per il nostro scopo, non occorre richiamare, la formula. nrnzziniAllit Dio e J-'OJ)()/O; e propoucndo una proprii~ formula. 1;: (cosa assai notevole per quanto abbiamo detto nella. prima J>artodi questo scritto circa il con– cetto sociale di ]fazzini) la form11b~ del socialista Pisacane ò ht stess:, che, per quanto riguarda il pro• bioma economico, a\'eva 1.uJ.ottato ~[azzini, formal– mente avversario del socialismo: Liùerll1, e A~so– riazio11e. . . . Abbiamo esposto lungamente, e sempre do\·c ah• biamo potuto con le stesse parole dcll'nutore, il pen– siero socialista di Cal'lo Pisacane, perchè, da quando noi ne Rhbiamo letto i s,,ggi, fummo assai meravi– gliati della dimenticanza. in cui ò caduto e della. trtt• scurnnz!L in cui ò tenuto, J>rcsso gli italiani in gene• (') l'lsrienno gludlcnn, d<!I re11mo rn1111res('ntalh·o <111\suol primi ed nneom molto lm11errct11 e~verlmen11, 11uM11do ancora lnnuenzo pm·iJonnll l)repoto,·11.110 In modo dec1~1vo n('\ 1•ruhunenll e velavano, 0<\ fllleho 1K"rturba,·auo, Il gioco occulto tiella lotlA di elaHe. (.\"ota della CRITICA).

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