Critica Sociale - Anno X - n. 4 - 16 febbraio 1900

54 CRITICA SOCIALE Yalore normale delhL forza-lavoro, è condizionato in molta. })arte dai l)isogni :sociali dei hl\'Oratori, che so!• tanto possono aumentare C'Oll'iumiento co~tante della. ric– chezza. sociale. J)'alfronde Pin\'a.sione della. reazione russo-cleri('a\e in Europa, d0Jl0 una. sconfitta ing-lese, mi pnre molto ~~~~~~ 1 i 1 ~~~c:to~~:L è r;;l~~hc~~ll~~1/ 0 a1: ~.:n::{•l.J)~~i;:il~t:i11 una. 1rnzione non è, a.lhi fin fine, i.e non il rifle:-..;;o delht sua. strnttura economica, e se (ptcsta strutturn va. evol– vendo verso forme capitnlisticl1e superiori, quo~te 11lti1ne JJrodmranno altre~ì te condizioni :,ociali atte :,. mutare 1·1Hlicalmente e durevolmente l'atteggiamento delle no– stre classi dirigenti. .l,a. politica(li un paeseòi-pecialmente il rirtesso di una data situazione economica. 11 JH'Otezionismo, per esempio, che ordinariamente si allea a.Ila reazione, è 11indice di una ~peciflcit situazione industriale. l<inchè dura il ma– rasmo industriale onde Fidra reazionaria sugge la \'ita, tinchè la fase industriale che corrispondo al J>rotczio– nismo non è so1·pai-sata, è im1>ossil)ileche nascano li lii– sogno del libero scaml)io e quell'aumento di 1>roduzioue o di ricchezza onde si maturano i gern1i della societlt IH'\'Cllire. .IA\ concorreuza internazionale è una necessiti\ dello R\'iluppo capitalista. L'apertura. del mercato mondiale a tutte le borghesie, senza. il monopolio di nessuna, favo– risce la conco1Tenza dei ca))itaH fni loro, di tutti i ca– J}itali, e quindi lo sviluppo J.?l'Ogressivodella 1>1·nduzione, In tmsformazione dei metodi 1u·odutti\•i, l'accentramento capitalistico e la socializzazione dei mezzi di produzione ~econdo un piuno scentiflc,1111ente ordinato. Il tr,1co110clell'cgemoni,~ inglc:-,o:-egnen'~quindi l'inizio di uu,~ nuo,,a éra, di uno sviluppo colossale delle indu– strie, di una. concorrenza accanita, e acuirà. PantagoniilmO tra il capitale ed il lavoro, straordina1'iamente intensifi– cato quest'ultimo dai perfezionamenti meccanici e danna J)roduzione più copio~a. I lavonitori inglesi 1 ò vero, dovranno l)en bene se1Ta1'.~i attorno alle 101·0formidabili organizzazioni di l'esistenza 11er salva.guardare l'altezza. attu:~le del salario, nHt le classi operaie degli altri paesi euro1lei potranno, co11 una pressioue J)Ìl1 potente, partecipare all'aumento delht ricchezza, conseguenza del nuovo sviluppo produttivo. Le cri~i potranuo f1u-.-:i piì1 frequenti e pericolose, es– sendo più facile la saturazione <lei nuovi mercati, ma i germi della sociefa futura. saranno meglio elaborati. J.'interesr;e precipuo della. cla..-:seoperaia risiede quindi nello sviluJ)()O omo~eneo del capitale mon<liale, ghicchè il pl.J)ido aumento del capitale forma la comlizioue 1>iì1 favorevole J>CI lavoro 1-alariato {Marx). Tutto ciò che ostacola lo S\'iluppo di 1111it ))arte tlelh~ borghe~ia, tutto ciò che favorisce soltanto una parte di essa. contro In grande maggioranza della borghesia mondiale, danneggia iuevitabihnente la. cansa. del proleta1fato nel suo com– ple.-:so, nel suo presente economico e politico e nell'av– venire sociale che esso \'agheggia ed attende. [,a guerra sud-africana. non finirà forse tanto presto, nè modificherà 1>rofondamente Io stato attuale del com– mercio intel'nazionale, ma il partito socia.lista farà. l)ene it spalancare gli occhi e a. non perdere di vista il timone. tit~;~~i!fe ch~/ 0 l 1 1 1 1~~~·1;·:la~i!! ~:! 0 :1~ 1 i~s!'a~t~:~~\~ 1 !~t: 01 :; ma-ssa dei partiti socialisti europei (fatta astrazione da.Ila. condizione speciale del 1>rolefariato inglese) a rendersi solidale colla. causa boera, ò suffragata e corrobora.ta senza dubbio dallo sviluJ>t>O regolare dell'economia capi– talistica mondiale, base e condizione indispensabile per un normale sviluppo dell'intiero proletarhdo europeo, e <lei partito socia.lista che de,·e c.-:serne il riflesso fe– dele ( 1 ). {lYr$fl.lUl::::o 801w1U.W). (') LA.<lomantli\ 1)rc&cut11ta Rl J>Arlamcnto tcllcsco lii circa G mlllar<11 <11 credito J)Cr l'Incremento della miirllu~ do gocrra è hl conlro11ro,·11 dcll'lnlcn•lsf!\ del dll('.fldi )ICC.kl (:111l.mrg (l dcll'lntcrcililC h11111cnsodello OOrghcs1o c11ro11cc 11\111 diminuzione del mono1,ollo Inglese. ;\°On IJCr nulla la ùcrnurn!a dè,•c Oili10lutm11c11tcclnre srogo ud mu, h111)orti1- ilonc cd csporhtzlone che llCftll ulilmt d10<:Ianni Ì:l aumcntfltn di 900 mmonl ! l)ul no!!trO l)UIIIO (Il \'llltn, ancllc l'll)OIOSI elle Il l/t.lell- 8/(IY a1111ro,•1 dcllnltll'!lllle11to Il ercd1IO 11011clove 1\llarmnre di !rOJ)PO In dClllOOl'fll\hl SOC!RIO. •: ll'n\trondc, ben n. f(l,:CIOIIC )J(lrx scr!ilSO che hl •·orza l'RJIPl'OilClll!l In to,•ntr!co <11 ,os:nl 1•cccllla ilÒetcti'\ l'lclnct 111 pitrlo; un vero ng(mto economico t • 8101otecr1CJ1noB1arcc COMMENTI FORSE INUTILI alle « Dichia.ra~ioni necessarie» ( 1 ) Bi.-:ogna. che io sin. proprio bu<lo cli comprendonio, pcrchè, dopo aver letto le Dichiamzioni necessarie, che l•k luurno pubblica.to nella Critica, del 1. 0 gennaio per farsi intender meglio dagli amici che finora li hanno fraintesi, ho qualche ragione J>Cr credere di ,werli. .. fraintesi anche questa volta. Finchè leggo e rileggo le 1Jichi<t1·a::ioni, mi pare di a,•er sott'occhio le massime de!l'Evangelio e sono tutto soddisfatto di \:eder vivere e muoversi in forma chiara. e limpida delle idee, che })l'ima mi sonnecchiavano nel cervello; ma appena mi sottrnggo all'azione immediata della prosa incantatrice e mi metto a. ruminare il frutto della lettura, trovo che quelle idee non sono J)Oicosì chiare e limpide come a })rima im))ressione mi }>al'eva;per IO meno la forma, in cui sono espresse, non esclude una interpret,izioue e un'applicazione, che a me sembra"'no sbagliate. E così PEvangclio eterno finisce col richiedere - come tutti i testi imJ)ortanti - un commento e~plicativo; il quale può essere forse inutile per chi ,ibbia un comprendonio SUJ)eriore al mio, ma ad ogni modo non può produrre il danno, comune a quasi tutti i commenti, di tra.volgere il ~cnso origin,ile; gli autori del testo son l'ivi e vegeti - ad mullos m1110.q/ - e possono comodamente l'iftutare il mio commento come spurio per autorizzarne un altro proprio autentico, il quale è da sperarsi poss,i final– mente ba.stare anche per i duri di cervice. . .. rA1. tattica. delle alleanze è una necessità e un bene I)er noi e 1>er il paese, pel'chè la esistenza di un'unica. massa reazionaria è un mito, 1>erchò la. lotta. di clnsse non è così semplice come i sem1>licioni credono, perchè le condizioni arretrate del nostro paese rendono possibile al pili l'opera di una borgheSia democratica, perchè in Italia oggi non si tratta di creare uno Stato socialista ma uno Stato meno besti.i clcll'attualo 1 perchò il Partito socialistii manca di uomini e per un'altra. inflnità. di ragioni, che t-k ripetono. Siamo perfettamente d 1 accor<10. Qucst'Rlleanza del Partito socialista coi 1>nrtiti affini non de,,e avere il semplice scopo prov,,isorìo di al)bat– tere la reazione; l'alleanza deve avere un programma positivo di riforme liberali e democratiche, tille quali i socialisti debbono dare il loro appoggio; solo dopo la costituzione cli uno Stato veramente democratico 1 il Partito socialista potrà. riprenciere la sua J>iena libertà. cl'azione; e siccome questa condizione di cose è tutt'altro che \'i• cina, siccome il 1>rogramma democratico richiederà. del tem1>0,e non poco, per essere attuato contro le resistenze dei partiti rea:tionarì, cosi l'alleanza. dei 1,artiti demo– cratici dev'essere solida e costante. Siamo perfettamente d'accordo. Il Partito non dovrebbe fermarsi nelle alleanze a.isoli partiti muniti clell 1 etichetta l)Opolare; all'opera cli risa– namento e di progresso deve chiamare e sospingere tutti quegli el!lmenti, si dicano o non si dicano popolari, che, per natura o pel loro specifico interesse, vi possono utilmente conconerc. Siamo 1>errett.-unente d'accorclo. Alleamoci dunque col Partito repubblica.no , col Partito rndicale legalitario, coll,i Sinistra democrntica costitu– zionale. ·E siccome i: le alleanze non si fanno con gli (1) veggnst nel rose10010 del 1. 0 gennaio: Dicflt<w<1:to11• 11te1.ss111·11.; rlvol11zio11ari Od oppo1·t1111lstit

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