Critica Sociale - Anno X - n. 4 - 16 febbraio 1900

58 CRITICA SOCIALE noi siamo in un J)ilOSC in eui le CS))IO!!ionidal ba.ssosono la realtà di lor !'nitro e di ieri e saranno I)l'Obabilmente la realtà di domani. Che atteggiamento dobbiamo noi prendere di fronte a questa rcnltà? }: questo il nodo, a cui si fermano neces,:ariamente tutti i Jlettini delle diS<tuisizioni generali. f: inutile discutere :,ie le rivolu– zioni modificano di J)Ocoo di molto la struttura econo– mica ( 1 ), se a noi ))iaco o non piace essere opportunisti o rivoluzionari. La. questione è bon diversa: L'Italia ò in rivoluzione; mancano i rivoluzionari, ma ,•iceversa sono numerosi come le mosche i nrn.teriaHsti storici; che dob-– biamo fare? Questa domanda io non la facci') perchè mi JJiaccia di rnrlai è doma.uda che c 1 ò imposta dalla realtà delle cose in cui vh•iamo. E la rist)Osta mi sembra im1>ostaanch'e~SIL dalla realtà.. Il nostro paese ò dominato da una ristret.ta oligarchia dl csunorristi, la quale non sa pili come so– stenersi e, sentendosi investita da tutte lo parti, reagisce con la SOJ>raffozionoviolenta. contro gli nssalti che mi• nacciano di travolgerla. A questa mafla governatirn. i J)artiti democratici sono purtroJ>J)O in <1uesto momento incapaci di sostituirsi, Jlercbè non han J)rogrnmrna e i-on J)rh·i di organizzazione: una ,,ittoria pOJ)Olareoggi non fnrebbe che sostituire alla mafia mo1rnrchic:L una mutta democraticn.-repubblicana, non certo pc.[rgiore dell'a11tic1~ - che sarebbe impossibile - ma dirttcilmente migliore. }:pJ)ure nei vecchi quadri del pllrtito democratico e del repubblicano ogni giorno entrano nuove reclute; le masse si allonianano dai partit-i costituzionali e vanno alla de– mocmzia1 sperando di trovare in esl1a chi ra1mrcsenti i loro bisogni, il loro malcontento, le loro impazienze. l•:bbeue, apJ)roflttiamo cli questa condizione di cose i a queste masse attn1.vcr1mte da uu molcontento ancora in– determinato dinmo la coscienza esatta non solo dei loro mali, ma anche delle cause di questi moli, distinguendo la causa capitali;ttica dalla causa strettamente J)Olitica; non sperperiamo le no,;tre forze per gal\•nnizzarc il cada,·ere llella. Sinistra; selezioniamo, por via di alleanze cauto e condiziornite, i partiti popolari i prepariamo cosl gli ele– menti rigeneratori del pncse. Da cosa nasce cosa. Quc;;to hworo di educazione politica, mentre non e'imt>edirà. di {1) A questo proposito ml permetto di oucrv11.re che IAquestiono dcliii. CIHCACIA dello rh•oluzlonl 110n''" messi\ 111110 bASIACCOite di\ t-A·. So la rh·otuzlono <lovuse eousldcrar@I con10 fatto economico - è ~1ueato Il punto di ,•111111 di t-k - è e,•i(\01110Cho esaa non camlJIA tll)))rczzabllmcnto In 0011l1gurnzlo110 del terreno 1oe1111e.11111 Il\ rlvo– h1z1ono non è un ratio cconom100; essn è un f1\ltOJ)Olltlco, li \1m110 1ost1tulsce un nuovo ordl1111.mentogiuridico all'or1llnamonto ,·ecchto, che era In contratto con I IJl1ognl cc<inomlcl tlcl J)llC8e.La (1ucst10110 quindi non sta nel vedere se una rh·o\uzlono e1unblercblte mollo o l)OCO le oondlzlonl economiche del pac1e; 1ta ln\·ece nel discutere: 1. 0 1e esiste un oontrRSIO rra I IJlsognt economici del l)acse e la sua strutturn politica.; 2.0 8e Il coutrasto è lnconclltalJ!le; s.0 se ,,1 10110 le 0011<1.tzlonl adatte 11erla soluz!onc vlolenta del contr&Sto; 4.0 10 '\'I IOUOgli clementi l)OIIIICIda sostituire l\lfll (l]emcull \'CCChl. PII· recchl llgglungono \Ul'llllrn <1011111nd11: dl\11~ lll 1)08811.Jllltàdellalottu, è sicura matcnmtlcnmente ln v!ttorlR t .\. costoro 8111uòrts11011<1erc: caro lei, chi non rttlCll non rosica; se Ceeare 11011 avesse detto: t11tt1 Jutft1 ut, nel momento ehe l11.3C.lava IO11antofole per 11auare Il uu~ lJlcoue, non 1are1Jlte dh·entato 1iadrone del mondo: se Lutero 11011 a,·esse detto: • 010, 11,tutaml ! •• J)rlma di bulianl lmpUUh·amento contro l,eone x, 11011 81111re.lJl>e avuia la rh•oluzlone J)rotesilmte; se 1 giovani mllRnEislnel n111rzo18~8a,·e11erQ 11cguttoI couslgli di Cttl• tnnco, che, JJrlnul (Il accettar la rh·o1u1.1011c,vo101•neono11eero llllr tuo 6 J)Crsegno qunntl (110111, (jtUUIIC8CIRIJOIO, illl!\1111 eoltulll dii cu– Clllll e quanti tegoli "I fossero 1111111\nno, IOCinque gtornato non sarebbero avvenuto; &eùarlbaldl uon Ili roHe lrnbarcato Il Q1111rto, .sprofondando!l-1 nella notte oscura corno Il 1110destino, I Bori.Ioni .atarebbero anoora In Sicilia; se prlm'l. di 1anclar81 nella lotta gll ,uomini e I PflrllU doressero conoscere rn~tcmallcamente l'ellllo delle loro MZ\0111, lll \'lta lndl\•lduRIO e IIOCIRIC &arebbe molto comoda~ 11111, anche molto nol09R. B b I tE'n e curare l'agitazione legole giornaliem, ci 1>ermetterìt di prnpa1·are seriamente il fuhu·o. E se un giorno le masse, cosi istruite, tenteranno di guarire i loro mali tentando rimedi ignoti nl ricettario legalitario, ullora - ehi sa~ - rorse troveremo che in un 1>ae!lecome il nostro la funzione del Partito socialista non ò precisiunente <1uella di andar a J>redicar la calma a. Ponte Seveso per bu– seRrsi fucilate o anni di galera. Hicordiamoci che la ri– \'Oluzione frEUJCCRe fu preceduti.i da circo. ,•enti insurre– zioni di e,ontallini affamati; nel 1780 a capo deì conta– dini affamati Ri misero i discc1>oli di Jlousseau; le due correnti finora allora divergenti dell'azione e <lei !)Cli· siero (rivoluzionarismo verbale) si unirono finalmente; e quella, che nltrimenti non sarebbe stata che una sommossa snnguinosa e sterile, fu invece la grande ri– \'Oluzione. COMMENTO Al COMMENTI Siamo schiettamente g-rati al 'J'ravet (cui chicdinmo venia del ritardo alla puhblim1iionc) tli averci, coi suoi commenti tutt'altro che ùutliti) pòrta ocMsionc di chiudcre 1 almC'no per ora, questa eterna discussion(I della tattica, chiaremlo in qualche 1)Unto ancor meglio il nostro pensiero. Senza. la pretesa. di dettare evan– gelii, ci teniamo, nell'esporre le nostre opinioni 1 ad essere una Yolta. e due volte e tre volte chiari, di guisa che dall'intenderci non restino esclusi se non coloro che o nou 011111110 intenderci o (ciò che in effetti è il medesimo) non fanno a questo scopo i.I menomo sforzo: coi quali ogni ulteriore polemica noi1 appro– derehbe a nulla, ignorando noi l'arte dì rendere sem– plici le coso naturalmente complesse, nè credendo che le questioni politiche possano sviscerarsi coi me– todi f'roebeliani che suggeriscono Alla " tecnica TI del nostro :Morgari la para.hola ormai classica dei ,i.ratti o dei topi. J,: in una, fl, loro scelta, di quello due categorie (intendiamo, 11011 dei gatti o dei topi, ma. clei)ettori o volontariamente o involontariomcnto svogliati cd inerti) dobbiamo collocare buon numero di avversarii e di amici. C primi 1 dopo essersi sbizzarriti per forse dieci unni (e anche assai tempo do1>O che la nostra ereticale " transigenza TI aveva già fatto scandalo in seno nl partito) a gabellarci al buon pubblico per jJ papa C' la papessa di un socialismo tedesca.mente arcigno ed intrattabi.lo , che avremmo imposto al proletariato renitente nostrano; ora - capo,-olta Ja loro tattic"a e pigliando cm JJied,de la, lettre le nostre trasparenti ironie - ci presentano come i banditori di un pos– sibilismo nuovo mocléllo 1 e architettano su di os'so unn. fantastica crisi del socialismo italiano con relativi scismi piìt o meno imminenti; nò noi, poichò fa cosn dee far loro un matto piacere, avremo Ja crudeltà cli trarli d'lnganoo. Che rispondcro 1 1>eresempio) albt Rivista, lli Roma, che si duole perchè non discutemmo con lei questa tesi: che i socialisti, dacchò ricono– scono alfiue (?I) che in Italia non si può 1>rocedere se non per lenti adattamenti ed e\'Oluzioni 1 dovreb– bero passare .... fra. i democratici, credete? - ma. no; niente affatto i dovrebbero passftre fra coloro che a.Ila Camera siedono al Centro. Sot,to le insegne di Sonnino?! ('). (1)l,fl Ridda dO l10mt1 nlf11ccl11. ezl1mdto u1u~obiezione più 1erl11, JIOrmetterei In contraddizione. i :s.sa dice 111 .soUR111.a che 110111011 alJl>lamo lntcreHe a fll\'Orlre IR democr1tila, 11erehò uno Stato dcmo– erailoo, rR,·orcndo 1>ertua 11at11ra IR piccola lJorghesla o 1>ermcltendo un nuovo e JJlù antdo n.tlattnme11to del •!~tema lJorghese., 111\ontRne•

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