Critica Sociale - Anno IV - n. 19 - 1 ottobre 1894

CRITICA SOCIALE 205 nettare sen,.a lasciare il polline sul pistillo della linaria. Che questo melodo diventi abituale, ed ecco il calabrone, da mutualista che era, trasrorrnato io un vero parassita. 0. MASSART O E. VA:<OERVELOE. NB. n 1ucce11ivom·ticolo traue,•,ì,pa>·allelamente, della coolu-=iont tlel para11ili1mo ,ocialt. La teoria delvalore di cario lal'I (Int,nento nella polemica Soldl-Coleltl), Rra mio antico desiderio cho nella Cl'iliw soci<llc, dovo cos\ sposso si accennò allo. teoria. del valore del ~farx come ad una coso. ormai nccc1 •to.lo .,M'essero lro– ,,ata un'eco le obbiezioni che contro di essa si sono venuto accumulando da tanto parli. Sono ben lontano dal credere che la legge del valore, semplice fenomeno di circolazione, costituisca la ceHula primordio.lo dell'organismo economico, e che la teoria. sul valore del Marx sia perciò essenziale al grande corpo dcli& dottrina socialista. Ma è fuori di dubbio cho atl un sistemo., il quale \'Oglia essere completo, nuoce sempre li fatto che anche una parte sola di esso, qualunque ne sia l'importanza, non corrisponda alla "erità. Qualora si riesca a dimostrare che la teoria. del valore del Marx è erronea, l'economia socialista, elimi– nandola. da. sè, mentre da una parto darà pro,•a di quella imparzialità che una scuola scientifica, anche se tramuti la SCienza In azione, non deve mai dimenticare, , potrà dall'altra, tanto le sue principali scoperte so~o indipendenti da una leggo del valore, assumere un ptù sicuro sviluppo e far col tempo germogliare, dal suo tronco ringiovanito, la soluziono definitiva del problema che non ha saputo sul momento risol\'ore. Concorde col ColoUi nella critica da lui mossa, tanto alla difesa che del Marx ha fatto il Soldi, quanto allo idee medesime del Marx; dissento dall'egregio profes– sore nella modiftcazione che egli, seguendo il suo grande maestro, ha fatto alla. teoria marxista del \'&loro per ciò che riguarda il capitale tecnico. Mi occuperò por ora del Soldi, tenendo conto ad un tempo, e del suo primo articolo, e della risposta ch'egli ha dato dipoi al Coletti. (') . .. Il Soldi, volendo direndoro il Marx dall'appunto che Il Lorla gli ha mosso, di &\'ore impresso alla legge del valore un carattere di eternità, che contraddice al con– cetto della storicità delle leggi economiche illustrato per primo dal teorico del socialismo, afferma che il Marx, al contrario, ha perfettamente compreso come la. determinazione del ,•a.loro sia essa pure un renomeno storico. Infa.tu - dice Il o Idi, ed è questo il suo unico argomento - il Marx ha dimostrato chiaramente cho la formll di valori di scam blo assunta dai prodotti del lavoro umano è posteriore alla loro forma di valori d'uso, ed ha. analizzato Il processo per cui la. prima. si sviluppa dalla seconda. Associamoci al Coletti contro tale diresa. J1 Loria, rimproverando al Marx di &\'er considerata (') SI •e11rano: Dott. ROM&O SoLDI, 1A critica del ,,,-or. A, /Arfa alla u.Orla del calore di c. Marz (C.-ftlca •octale, tSH, n. U); AMC0,-0 d~Ua crlNCa di A. Lor14 alla teoria dd calore dl c. Narz (lbld•m, n. U). - Pror. f'aAl'fCUCO CoL■TTI' La uoria del ~ator. di a. 1/arJI • ,. CrltlCM di A, t.orla.(lbldem, n. te e 18). G no B1an come eterna la leggo del valore, ha inteso parlare di • legge del valore d1 scambio •, non già. di e legge del valoro d'uso ». L'espressione abbreviata e legge del ,,,. lore » ò conforme al linguaggio economico, per cm e legge del ,•a loro» siguiOca. senz'altro e legge del , a– loro di scambio». Il Loria dunque, avendo in mento la solo. forma di ,•alore di scambio, lta considerato la trattuione, cho di questo fenomeno ha fatta il Mllrx, non nella deri,•aziono di esso dalla forma di valore d'uso, ma nel suo completo s,•iluppo, nella sua ,·ita indipendente. Da un tale punto di vista. doveva al Loria dh·cntarc indifferente cho il Marx a,·esse stabilito Il rapporto che passa noi tempo fra la forma valore di scambio o la forma valore d'uso. Egli, occupandosi soltanto del valore di scambio, quoslo constattwa, che il grande socialista a\'eva creduto cho la forma valore di scambio, una volta. costituitasi, fosso sempre rimasta tale o quale. La origine della forma valore di scambio 1•isal-0n.i primordi di una produzione sociale: lo scambio esisto tonto noll'economla a schiavi, quanto in quella a ser,'i cd in quella a salariati. Ora, per il ,.,arx, mentre la legge stessa della popolazione, la pii, eterna delle leggi economiche secondo il sistema ricardiano, è di,·ersa nelle tre dh·erse economie, la legge del valore rimane in ciascuna di esse inalterata. Appunto di ciò il I.aria lo rimprovera. Il concetto marxista. della eterniti\ della legge del ,•o.loro (di scambio) balza fuori da tutte lo primo pagine del CapUale. Esso emerge anzitutto dalla trattazione generale che il Marx fa dell'argomento. Egli in,9ro considera i prodotti come Il risultato del lavoro, ma non del lavoro di uno schia,•o, o di un salariato; del Ja,·oro in generalo, del lavoro umano .. ice.omo le merci in ogni stadio economico hanno la qualità comune di essere prodotte dal la,•oro umano, questo lavoro, se è causa del \'&loro in uno qualunquo di tali stadi, lo è nncho In tutti gli altri. Di più, qua o là passi espliciti confortano la inter– pretazione lorio.na del pensie1-o mnrxista. In un punto il Mnrx indago. il concetto che Aristotile M'e,•a del ,·a– lore, o mostra che la ragiono per cui il grande enciclo, pedico non ha potuto trovare il quid comune nell'egua– glianza fra duo merci, sta tutta in ciò, che nel suo tempo lo condizioni sociali rendevano più difficile la comprensione del fenomeno.(') Ora. il Marx non si sa– rebbe certo sognato di cercare cito cosa pensasse del n.loro Aristotile, se avesse creduto che nell'economia. a schla"Vila legge del ,•aloro fosso di\'el'Sa Ja quella imperante nell'economia del salario. Tanto valo,·n, so no, che egli cercasse in Aristotile notizie intorno alla libera. concorrenzo., o alle banche di sconto. Ma un altro passo ò ancora più caratteristico. Per il Marx, la leggo secondo la quale il ,•alore si deter– mina dal la,•oro sarà limpida o cosciente per gli uo– mini, solo « allorchè questi lavoreranno con mezzi di produzione in comu110 1 ed useranno, a seconda di un piano stabilito, le loro numerose forzo individuali como una sola o identica forza di lavoro sociale.»(') Il Marx, arrormando cosl cho la logge del ,•alore si perpetua anche in un assetto collettivista della società, mostra luminosamente corno egli creda alla eternità di tale legge. Aggiungiamo di sruggita che a questo propoe:ito il Mat'X, lungi dal limitarsi a tracciare (unica previsione ('' Il Copltale I." t'Oluroe. nella edl1lone ftanceu, par. tl. (') 11 CtU)(tale t.• l'Ol11me,nella edlllone francese,pag. 31,

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