Critica Sociale - Anno IV - n. 1 - 1 gennaio 1894

Il CRITICA SOCIALE nssembleo bancario che l'iescono più impotenti e più suggestionabili dei b.'\mbini; e grazie a leggi sulla s1ampa fatto per colpir-e chi denuncia i reati assai pili che non chi li commettc,sicchè, senza alcuni genc1'0si fribuui, molti sa1'0bbero ancora imponili, auzi minacciosi pegli onesti. Nè fra gli cbr·ci tro, 1 a1-ono quegli industriali mi– lio11a1•iche giunsero ad a1·mn1·c, come in America, dei ve,·i filibustieri legnli contro i loro operai, o cinso1'0 di mura comzzatc, di mine e di c.1unoni lo 101-0fabbriche. E so C"-Si rurono com plici n egli errori e negli eccessi del capitalismo, es.si ro1"80 pci primi hanno p1·cso l'iniziativa ri\'0luzionaria contro il capitalismo stesso, con Marx, A. Loz·ia,I..nssallc, o coi moltis– simi cho conta fra 101·0 il socialismo di ogni paese('). J>o1·cui, so pur recoro il male, vi apprestarono almeno, dopo, i primi rimedi. La ricchezza degli ebrei d'alh-onde fu spesso esage111ta. « Vi sono molli ebrei ricchi nella massima parte delle città europee, ma In gran maggioran,.~ di quel popolo fu scmpr-o od è anche ora po,·em », scl'ive Mac Culloch: P,·1,ictp!<Il t:c. poi.. pag. 16-18. Ed in una lottem di1·ct1a al deputato Mezey per combattc1·el'anti~cmitismo: « L,'agiatcz1.a degli cb1'0i - SCl'ivo Kossuth - in Unghcl'ia,dipeudo dalla loro attività o dal loro spil'ito di 1·ispal'mio;o del 1-cg1-esso generale non sono colpa gli ebrei, ma coto,-oche per gli er1-01·i antichi uon sanno ri\,alcggiaro con quelli. «: Rico1-do ai Magia1·i che tra i Cresi americani non "'ha neppure un eb1-co, porchè l'ebreo non può rh•aleµ-giaro con l'americano. » Deve influo conside1-ar$i cho essi, in grazia di quc~li h1ti11tic1·edi1ali probabilmente dai Fenici, dcli asso11za di ogni idcalit..\ fuh11-;L o di ogni gusto po,· lo ai·1i plastiche, o sopmtutto in g,·azia delle necessit..\stol'ichc, imposte dallo J>Cr$Ccuzioni, aule– cedettero fo1·o di molli secoli la fase moderna o fo1·m,11·ono essi lo basi del terzo Stato, che è un g1·a11passo in confronto alla tcocmzia o allo Stato mili1:u·o; p1·op1·io corno spesso i licheni e le muffe pili umili ro1•mano un htonus da cui sorgono le pianto superiori. Ancho ora paesi corno la Russia, dove pre, 1 algono quasi csclusi"amenlo gli i mpiegat i, i nobili o i contadini, essi fo,·mano la ba.so della borghesia co111morciale; e, dist1·uggendoli colle persecuzioni, non solo 11011 si fa (come p,-cteudono quei barbari uomini di go,,crno) uu \'aulaggio alla popolazione. ma "i si uccidono i germi del commercio, i ge,·mi doll"indusfria; o ben cc lo attesta un russo geniale, ch"io chiamo il i\l<tchia,•olli dei nostri tempi, il Nowikow (La Ittite dcs ,·aces): e Questa espulsione degli ebrei è una misura nssolutamento sbagliata anche pc! dominatore, e in questo momento in Russia si può vedere a che danni dia luogo. Nella p1-ovinc1adi Oreb, per es., il prezzo della canapo so abbassato per l'emigra– zione dei negozianti ismeliti che la saperano smer– ciare; e c1uosto caso può essere gencraliz1.ato; la poca sicurezza dolio po1•~no è causa di uno sta– gnamento genomle degli nffari; o in questo mo– mento, poi· esempio, gli israeliti in Russia non o~nno intmp1·ondo1·e nulla, o i mercanti ne sono rovinati.» Si di•:.::o a questo proposito cho la misura era nccc~sa1·i1i in Hu ia o lluinenia, pcrchè quegli obi-ci là non sono capaci d"incivilimento: ma gli eb1·ei che hanno dato pino,.a, )faimonide e )lendelssohn ( 1 ) Tra not Il Claudio Trne,, o. J.nl, Torre, Momlgliano, eec. B1bl otecc1 Gl'lO B é:HlC non erano diversi dai moderni russi - erano ri– pugnanti, cornei sucidis.simi ebrei russi, dalla lingua, dal costume, dalla pulizia del paese in cui poi cosi bene prosperarono. Del resto una p,-o"a recentissima della trasfor– mabili~\ def!li eb,-oi russi la mccolgo appunto da quanto av\'10110 or ora in America. I JH'imi eb1-ei, figli di accattoni e di cnntinai sbarcati a Londra o in Ame1·ica, p..'l1-evache non potessero vivere che di accattonaggio, e poi p1·imi mesi veramente re– st:u-ono inerti; ma apJ>cna giunsero loro in aiuto pochi studenti di Umv ersit.\, cacciali dallo nuo,•e J>Orsecuzioni russe, si 01-gi.u1iz1.al' ono meravigliosa• mente, creando nuove indu strie che non erano in concor1·enza colle predominanti in paese, special– mente quelle dei mantelli di pelliccia; organizzarono subito ci1·coli, scuoio di ist1•uzionc, cooperativo, in modo che il New-Yo,·1, Jfe,·ala tro,•a (ahi! mi o tristo il 1·ipetorlo} un'eno1·mo dilfe1·e111.a tr loro e gli italiani stabiliti da molti anni, cosi divisi, isolati o mal:uncnto srruttati dai propri compatrioti, sl da fai-o una pessima figura in quel paese dorn la stima si ottiene solo col successo o col denaro. Questo fatto della influenza benefica, industriogona in epoche barba1'0, dell'ebreo, emerge chiaro nel medio e,•o, dove, malgrado lo superstizioni vh•iMime del poj:>010 e le ingiunzioni clc1·icali spingessero al massac,-o cd alla cncciata degli eb1'0i, i mode111tori o i reg~cnti spesso frenavano o sfidavano le ire 1>0poln1·1 o sace11lotali per mantenerli o per richia– marli, vedendo che altrimenti 11011 avrebbero potuto provvcde1-c ai commerci o che le usure sarebbero cresciute ~misuratnmente. Egi1J1, re visigoto di Sp..,gnn, uno dei loro più crucfoli porsocutOl'·i, mentre li b..'ltlflisce dai suoi Stati, fa eccezione per quelli della Setti mania, « allo scopo, dico\'n. di 1·ipara1·0 lo s, 1 enture che questa 1wovincin avc,,a p1·ovnto, e porchè gli ebrei potos• so1·0 1•istabilir11e lo nuanzo, sh\ per via dei tributi che pagavano al fisco, sia colla loro attività cd in• dustria • ('). Luigi lii e Filippo l'Ardito sc1·isse1-o,nelle 101-0 lettore di richiamo agli ob,-oi nei loro Stati, che non trova\'ano altro mezzo por ristabilire le deca– dute fìnauze, che il richiama1'0 gente propria a far fiorire il commercio e fa,• circola1'0 il denaro (') Pa1,a Pio V, uno dei pochissimi papi che perse– guita,-ono gli eb1'0i, dichiara. nelle sue bolle, che mantiene gli eb1-ei in Ancona per non distruggere il commol'cio col Levante. Quasi contempomnoamente il restaurato1'0 della dinn:!tia sabauda. Emanuele Filiberto, accordando, con un decreto del 1;;1:1,facolfa agli ebrei di sta– bilirsi noi suoi Stati, dichiara cs1>1'CSSamente esser– visi indotto e per commodo delli nostri sudditi et beneflcio del paese • ('). •Allorquandola molteplicità (scri,·e Roscher) dei pedaggi e la ti111nnidode, signori feudali 1'0ndernno impossibile ogni specular.ione che non fosse quella dei piccoli mercanti dei borghi o delle città, gli ebrei, più arditi, più facili a muo,·orsi, volgevano l'animo a piit vaste ope1·azioni o lavor4'.vano in sl: lenzio ad avvicina1·0 continonli cd a riann()(htre 1 regni. Essi c, 1 itava110 lo btuTiere od i fortilizi, nn• scon,lendo accumtnmonte, sotto misera.bilo ap1)a• l' Onzn, la 101·0rea to 1·icchc1.1.a od il seg1'0todelle loro t1' iln:t111.ioni.Anda\ 'ano a cc1-e.i1-o a grandi distanze o mottonrno a J> 01·tatadei consumalo1·i meno 1>0veri i p1'0dotti poco conosciuti dei paesi i più remoti.

RkJQdWJsaXNoZXIy