Critica Sociale - Anno III - n. 15 - 1 agosto 1893

232 CRITICA SOCIALE ,•alore anche nei c..,tth•i: è inutilo nascondet• la testa sotto raia, bisogna rassegnars'i. Del re.sto non importa discutere. In questa rapida vita modc1·na i ratti sono alln coda di ogni questione. J.ascinmo ad essi l'incarico di rare giustizia. OLINDO MALAG0DI. Alle ultima ,·erba dell'amico A/alagOlli 1iamo in debito ,U far 1egui1•e le ultimissime nostro. Lo fartmo, 110n a~11do q,a;io i,i qut1l0, nel p1-o,1imo t1ume,•q. LA LEGGE DI MALTHUS ROVESCIATA Pnolo Lararguc, in un articolo pubblicato negli ultimi numcl'i della Neuc Zctt, desumo dalle stati– stiche umciali cho nel 1800, in Ji'rancia, il numero dei morti superò ili 38.4,10quello dei nati, e osserrn che questo consido1•cvolo numonto 1·elativo dello :o~~~~~j OV~l;ifl;~c!ll 1~1~ÌJ:;i:,1~j: ~~trii'~!~~~ :Es1>0siziono univc1-salo. . Col sussidio dello slatislicho umcinli egli dimostra cho in tutti gli Slnti d'Europa In feconditil della popolnziono diminuisce in ragiono diretta dello s,•i– luppo dclrindustrin o del commercio capitalistico; a misura che aumentano i mcv.i di esistenza e di produzione, ,•i diminuisco il numero dei nati. Provata cosi con rigo1·0 matematico o con dati ufficiali l'erroncit..\ prntica della leggo malthusi:m:i, il genialo scrittore no completa la cl'itica con lo p,'U'olccho tmduciamo qui sotto: Il proto prote&hmtc Malthus formulò la. sua. noia leggo della. popolazione alla nno del passato secolo in Inghilterra, in un'epoca. di grande miseri& nazionale o quando incominciava. a s,·ilupparsl la. produzione capi- 1allstlca. In un articolo pubblicato noir htquil'tr su e l'ingor– digia. o la. dissipazio ne•• C.o dwln atlribuh·a ai ricchi e nlla organlnazlono socia.le In miseria della umanitù. Mal1hus, da degno rn.ppresentanlo di quella. religione che dichiara. eterna la. miseria, volendo dar pro,·a.della. sua 1·h·erenza ai 1>otcnti 1 si nfTroUòn rispo11doro allo scrlltoro rh•oluzionnrio dimos1rnndo: cho Il gra.ndo er– rore di Godwln consisteva nel rondero responsabili Io Istituzioni umano di tutt' I ,·lzi cd i mali che aflliggono la società, o cho noi ratto I mali J>roclotli dallo istitu– tioni umano possono essere considerati corno Jie,·i ed nccessorli. in paragone con quelli cho hanno radico nelle leggi naturali. Diaogntl.l'aquindi rassegnarsi ai ,·oleri della pro\'\'i– denta, o e l'uomo che è na1o In un mondo già occupato. so la. sua fllllliglia.non può nutrirlo o I&socieltl utillz· zarno Il la,·oro, non ha. Il menomo dritto a pretendere unn parto qunlslasl del mozzi di ,·Ila. esistenti; egli ò superfluo sulla terra. Non c'è coperto per lui al ban– chel1o della natura, cho gli comanda. di andarsene, e non tarda ad eseguire essa stessa. Il proprio decreto». Quando il sicofante Malthus accampò la sua. legge della. JM>polazione, non esiste,·a ancora In nessun paeso una slatlsllc& autentica. 011 mancuano quindi fatti poslth'I sul quali fondare la sua leggo. Ma ciò non trattenne l'economia politica borghese dallo accettarla ciocamento come un vangelo. John Stuart Milidichiarò che lo leggi. di Malthus potevano considerarsi come assiomi cho non twonno bisogno di prova, In Franclt~ Onrnlcr, 1nn· non nccottnndo lo duo pro- B,u,v a u gressionl, conchiuse: e cho la teoria, sebbene non pre– cisa nella. sua. formola, era però vera almeno nel suo signiftcato generale•· In Germania Roscher accettò Il principio generale della.legge di Malthus, soggiungendo cho, con una. buona. economia. ed un ragionc,•ole ordine, I prodotti grezzi potevano crcscoro plit rapidnmcnto cho In progressione nrilmollca. llegowlsch, Il lra.duttoro ledesco della tllssertn.ziono di Malthus, dichial"Vla. sua legge una. rh·elaziono del– l'ordino momlo, paragonabile alla. scoperta. dello leggi nsicho dell'universo fatta dal genio di Newton. E pure, ancor prima. elio ci si JK>tosse basare sulle statistiche, cm facile obiett.4ro a. Malthus, che, quando ancl1el'umanilù. aumenlruiso in progressione geometrica, !:fii a.nlmnli ond·cssa si nutre, e lo piento ondo questi si a.limcniano, numontnno n loro ,·olla con rapidifa ancor mog11loro.Ma.gli ec onomisti o rano troppo socldi– srt1.ltida questa legge, che spiega.vi~cosi bono lo miserie tlcrivnnti dnlln J)l'Oduzionocapltnlislicn, porclu) potes– sero sentire Il bisogno di sottopor!& nd un esamo serio o sincero. Oggi I rlsul1ali delle indagini stnllsllcho positive pro– nn~ cho la leggo di Malthus è decisa.mento falsa, anche nelle nuo,·e lezioni rh•eduto o corrctle degli economisti successi,•l. In neuun paese si osservarono fatti cho giustificas– sero anche solo approssimativamente la. lesi delle due progressioni di Malthus; si polè anzi conslalare preci– snmento il contrnrio. Dappertutto I mezzi di esistenza o la. ricchezza pubblica crescono assai più rapidamente della popolazione. Ciiieconomisti del secolo XVIII credo,•ano che l'au– mento dello. popolazione dipendesse dall'aumento dello sussistenze. Cosi Qucsnay proclamua categorlcamen1e: • con,,lcn badare non tanto alla p opolazione quanto all'aumento dello rendite•· ~lira.be:iu padre dichiar&,·a nel suo Ami du peuplt: • La qun.nll1à delle sussistonzo detcrmln& Il numero ~!ellapopolazione: gli uomini si moltiplicano corno i topi, quando essi hanno il neces– sario soston1nmonto. • Ancho Intesa. a. quoslo modo la. leggo di popolazione non ò osntta, nlmcno nolln soclolà. cnpitnlistica, porchò In q,ues1n Il numero dello nnscito scorna.f}unnto pili crescono I mozzi di osislonzn. o di produzione. Dauban rltono,·a. che ogni u omo ndullo rnpproson1a. una forza.capace di pro cura.re col lavoro quanto abbi– sogna a.I proprio sostentamento. In opposizione an·a,·– viso di Quesna.y, do,·rebbesl quindi pensare al numero della popolazione o non alla gra.ndezz& del reddito, giacchò all'aumento della. pepolazione corrisponderebbe anello necessariamente un a.umento del reddito. La schluilll era fonda.la. su questo princlJ>io. li signore prende,·n schla,•I prima di pensare como procurare ad essi i mozzi di esistcnzo, appunto perchò gli schia,·i a,,e,•ano Il cOrnpito, non solo di nu1rire sò stessi col proprio la,·oro, ma. anche di fornire lo rendite ai loro signori. Solto Il regimo ca1>it1.lislico si ,·erlftca il contrario della legge di Malthus. li numero delle nascite dimi– nuisce col crescere delle sussistenze. I.a s1a1is1ic&di Parigi lo pro,·a. chla.ramente. Il numero pili basso di nati si ossor\'& In generale nei pli1 ricchi quartieri della clUli esso ò nppcna. del 22 por milio nel quartieri del Lom,,.t, della Dona, del– l'Opi,·a; scende nl 17In quello di Pa11u; o noi quartiere plit disslpntoro di Parigi, quello del Campi Rlis;, ò solo

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