Critica Sociale - Anno III - n. 14 - 16 luglio 1893

CRITICA SOCIALIC 223 nelle infanticide, le quali meglio rappresentano, nella. donna, il crimine d'occasione. · Nella parte IV è tratteggiata la biologia e la.psicologia. delle criminali e delle prostitute. L'ottusità sensoria prevale nelle prostitute sulle de– linquenti, senia però arrh'are mal al grado del crimi– nale-nato maschile. La. virilit! è una caratteristica sa.lienle della crimi– nale-nata che, anche allorquando non perde le qualità. distintive della. donna, conserva su tutte lo peggiori e le esagera, formando talora dei tipi d'una. malvagità estrema. Vicino alla delinquente-nata - a pochi campioni - sta la rea d'occulone, che costituisce Il grosso dell'eser– cito criminale femminino. Questa, o può rappresentare una criminale-nata at– tenuata, o ditrerentlarsi pochissimo dalla donna nor– male, fino ad esser tale realmente, perpetrando Il reato solo per determinate condizioni di vita, idonee a spri• gionare il fondo d'immoralità. latente in ogni douna.. Noi primo caso si hn.nno le ree di delitti di sangue e contro le persone; nel secondo le ree di delitti contro la proprietà.. Dopo la delinquente oceasionale lii ha. quella per passione. Anch'essa è inferiore di numero al tipo corrispon– dente maschile, e meno gli si approssima per gli spe– ciali contrassegni. Le ree passionali co1nmeUono il più di l'roquente il crimine in età. giol'ane; non hanno caratteri degenera– tivi e fisionomici speciali, salvo un maggior sviluppo dello mascelle od una maggior ,•irililà.,caratteristica co– testa che presentano molte \'olte anche nel carattere morale; sono dominate da sentimenti buoni e più dal famigliari che, dencienti o inesistenti nelle criminali nate, qui non mn.ncano mai. J..a. causa del reato in simili donne è pro,•alontemonto l"amore. Talora premeditano con freddezza e furberia, distin– guendosi in ciò dai criminali di passione maschi. E facciamoci alle prostilule-nate. A siffatto proposito, meglio che racimolare i dati che lo contraddistinguono, amo rirerire letteralmente quello che gli autori scrivono sotto il paragrafo: « prostitu– zione e criminalità •; dove, mentre da un c1rnto rilo– vano l'indolo della prostituta-nata, risolvono, In un modo che io non potrei più conciso, la dibattuta questione dei rapporti J'ra la prostituzione e la criminalità. Scri,•ono gli autori a pag. 571: e L"idenlità psicologica come l'anatomica tra il cri• minalo e la prostitma,nata non potrebbe essere più compiuta: ambedue identici al pazzo morale, sono, por assioma matematico, eguali fra loro. La stessa mancanza di senso morale; la stessa durezza di cuore In entrambi; lo stesso gus10 precoce del male; la stessa indifferenza della infamia sociale cho ra sopportare all"uno la con– diziono di galeotto e all"altra quella di donna perduta; la stessa impro, •idon.za, mobilità, tendenza all"ozio; lo stesso gusto pe r I faci li piaceri. per l'orgia, per gli alcoolici; la stessa o quasi la stessa ,·anità. La prosti– tuzione non ò cbo il lato femminile dclltL criminalità. E lo.nto ò vero che prostituzione o criminalit.\ sono duo fenomeni analoghi o, per dir cosi, paralleli, che alla loro estrcmilà. si confondono, o ,•odiamo spesseg– giare tra la prostituzione le forme più rotti del reato, come il furto, il ricatto, il ferimento. La prostituta è adunque una criminale, piicologicamonto: so non com- 9 11 teca Gino B a c motte reati, ~i è perchè la debolezza ftslca, la scarsa intelligenza, la facilità. di procurarsi tutto ciò che de– sidera con il mezzo p\U facile e quindi, por I& legge del minimo sfori.o, prel'orito della prostituzione, ne la dispensa; e appunto per questo rappresenta la forma spoclftca della crimin111itàfemminile, giacchi\ lo donne criminali sono sempre straordinariamente anomale e mos1rano una callil'eria estrema più che quella del maschio o caratteri, anche hiologici, maschili; sono quindi fenomeni interam·ente eccezionali, che conformano do"ersi cercare la criminalità. \'Ora dello donne nella prostituzione. E questo anche ci spiega perehè ira esse predominano le forme più miti di reato: essendo iden· tlche al criminali, battono con questi la stessa. via sin dove le loro l'orio arrivano: al di là. la loro degenera– zione si sfoga nella forma specifica della prostituzione. e Che poiqueste donne non commettano delitti, o molto più raramente, dannosi alla società.; che anzi la. loro rormn speciale di criminalità., la prostiluziono, sia In un certo senso socialmente utile, come sfogo alla sessua– litù. maschile o come pre\'enlivo di delitto, non monta. Anche Il criminale può lrasl'ormarsi un momento o apparire solamente sotto forma di eroe; ma non resta Jt0r questo meno psicologicamente criminale, per quanto la sua criminalità. si sia sfogata questa ,·olla In modo anche utile. e Ml\ noi qui ci fondiamo, so))rlltutto, sulla struttura intima della psiche, identica nei criminali o nello pro– stitute-nate, sal\'o lo differenze sessuali in perfetto ac• cordo con le di1Teron7.0 generali della psiche maschile e romminile: noi possiamo dunque asserire che dolìtto e prostituzione sono le due forme, maschile o femmi– nile, della criminalità. sen7.a occuparci ora della loro di,•ersa importanza sociale. • Accanto alla prostituta nata sta la prostituta d'occa– siono che si confonde di piU con la prostituta nata. di quello che la criminale d'occasiono si confonda colla rea-nata. Chiudono !"opera tre capitoli sullo pazze cri– minali, sulle delìnquentl epilettiche e pazze morali, e sulle delinquenti isteriche. Le pazzo criminali sono assai inferiori in numero ai pazzi criminali o si distinguono piU spiccatamente per l"inl'crsione dei caratteri più specifici della donna, qun.li la 1·ite11ute;za, la. docilità o !"apatia sessuale. Poca ancora, in confronto dogli uomini, O l'epilessia nelle criminali. Non disco1To delle delinquenti isteriche, al cui ri– guardo gli autori hllnno ripetuto coso già. delle e solo ricorderò Il rilie,·o degno di avverten:r:a sullè analogie dell"isterismo coll'epilessia. (IA Jfn• al p.-o,11ma numera). Aoou·o ZlmDOGLIO. BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO. A. G. HIANCIII: Il roma11;0 di UH delinq11et1U tlalo, fr~:! 1 i~:; 0 ;..:~ 0 ~1!~~e1~,~nnfùrf~u•;fira;!~i'tT~~~ia; Cìuindanì, 18'03(L. 5). L"amico Bianchi, che da u11 pezzo si ò dn1o lld mm caccia passiona,a o ad un'opera larga. e feconda di ,•ol– gariuazione pel' In scuola antropologicn criminale, a. cui ha tanto gio"ato con il suo fiuto o le suo tro\'ato di giornalista; ha, inslcn\O col Vcnluri, sco,•ato questo documento curiosissimo. }; il romanzo di un delinquente, di un 1alo Antonino M., capo camorra, falsario. soldato ribtille, omicida, fratricida, uno di quegli esseri insomma. per i quali il delitto ò una funziono normale e che passano a tra,,erso a t.utlo lo suo fasi e le suo forme.

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