Critica Sociale - Anno III - n. 11 - 1 giugno 1893

161 CRITICA SOCIALI lito per la loropropmganda,o non coglieremo l'opportunità di dimostrare collo cirro a.Ilamano una delle tanto dis– uguaglianze sciciali nel contribuire allo .casso dello Stato! (Comitato centrale, dott. Kullsciotr,O. Malagodi). :1.• D'o.ltromlo l'aumontala imposto. sulla. rendila, l'abolizione del monopolio del salo, l'imposta progressi,·a sullo grosso eredità, l'abolltiono doli IL successione legit– tima. oltre il s• grado, rispondono o. un concetto di giu• stizla ~tlslrlbutiva, quindi ad un concolto socialistico. J.,'~bolizionodel monopolio del salo sopratutto, rc– cl1cra sollievo al conln.dino e constando da clali po,ilfoi (aie) che la maggioranza dei conllldini, pur economiz– zando (•ic), consuma per circa ci11qHa11ta lire all'anno in sale. • (COmitato cen1ralo o un 1>0"1uichc O. Malagodi). ,1: lnftno non paro quosto uno dei casi n. cui possa. 11p11lic11r-si in via assoluta lll leggo rorre& del salario (Comilnto centralo o aff1ni). Carissimo! Tu ml richiedesti dello mio Impressioni sull'argomento. Eccolo: Antilullo conrosso, cho ancora non mi riesco di im• maginaro lo ragioni, che indussero i quaU1-o nostri de– putati socialisti a sottoscrivere il progetto dell'on. Al– bcrtoni. Se. approuandolo al suo giusto valore, essi reputano, cho il p1'0gelto 110H morili essere ostacolalo; percbè essi. aJ)poncndo,•i il loro nomo di otorodossi, non sca.n– t;arono di pregiuclicarno la sorto giÌI. tanto dubbiosa. nell'odierno mnromagno parlnmontnro, do,·o nobili. cle– ricnlcgginnli o burocratici ligi al governo o libe1'3.lio repubblicani o legalitarii rusi Insieme già. hanno, per solidariolfl d'interessi, per omogcnoità. di opinioni e di pll!sioni u1ililarie. tanto interesso a combatterlo! O spc.rarono rorso di age,·olnrno l'accoglimento t. .. E in questo cnso, so essi - indubbiamente illudendosi - reputano di O.\'ero giit. lantn. autorita. in parlamento, ))Creh0addirittura. non proporro essi un progetto pro- 11rio, completo, lii rirormo legislati,•o, rispondente ai 1>rincipllscloutlftci sompro ll[l ossi 1u·orossati o diffusi, o cho quindi ogni socialista potesse In piena coscienza. sostono1·ol f: un assioma scionliftco, almeno per noi socialisti; che ,ie,mma rifonna lributm•ia può pt1· 1è ,ola aver 1n•,ilicae d1wawra t(/lcacia, ,e mcditu1te co1·rtlalioe ,.;. forme tt011 ,i muti110, o prima o co11ltmporantamcnte, a11clic gli oppolli, di1coi-da11ti,alluali 01'tfù1amt11tì ci ciii, ,,olilici, tconomici e 80Ciali. Nello condizioni odierno della società nostra, in cui lo classi lavoratrici - quasi dovunque msle o punto orgnnizuto e incoscienti de' loro bisogni o de'diritti - sono net modo il pili assoluto soggelte ad accettare, senta pensiero nò possibili1à. di protos!a, dall'arbitrio insindacabile del pRdroni la parlo Iniquamente derisoria, cho ,•enga loro l\ssegnata del prodotto del loro la.Yoro, nessun pro,·,·edlmento, limitan1esi puramente a mutare la rorma o la quantili. o Il luogo di collocamento dei tributi, può allo classi )&\'oratrici stAsse portare qual– siasi ,·cramente apprenabilo nntaggio. ~ onio che, so anche i J>adroni assumessero a tutto proprio carico il montare di tutto lo Imposte nttuali, 11011 avrebbero I la,·ora.tori per questo un reale bene– ficio so 11011 rorso JJor solo 1>ochlgiorni. b1r I padroni, nbuso.ndo come sompro della impossibilità di 1·osistonzo.dei !Moratori, rimbalzerebbero ago"ol– mcnto sui costoro omo1·i lulto lo Imposto prov,,isoria- I.,:, [) èl mento o apparentemente assuntesl, col diminuire di altrettanto lt. misura. dei sa.lari. Farebbero insomma. quel che già ranno molli privati o corpi morali, I quali dirottamento si assumono l'im– J>Osta.dei loro stipendiati o Hlariati, trattenendo ad oss_ialtrollantn morcodo. 1-: la legoc ferl''Ca del ,alario, cho costrinse, costringo o costringeril. sompro i lavoratori 110,i o,TJaHi:=ali a. contentarsi cltl mi11imo ,icce,$ario per la loro esistenza. t:d ò solo perchò oggi in Italia I lavoratori sono ri– dotti a questi ,alari mù1imi, cho la borghesia domi– nante grido. oggi risoluta. ai suoi deputali: e Di nuovo imposto, basta! • Noti pott-cbbe piit t·im~nt11c. Ognuno poi sa che <>!}lii impolla ,i leva 110,a &ul ca– pitale, ma 11tl 711·odot10, cio1 &1d reddito o 1i,l co11.mm.o cli e110. In ogni caso quindi il ooro e ,oio co1111•ibue11tc e il J}l'O(llttlOl'C, o clot) il prololnl'iO. Afflnchò lo. ripartiziono dolla imposta rosso propor– zionale, con,•orrobbo dunquo cho ciascuno producesse altrotlnnlo qunnlo consuma, o non consumasse se non altroltnnto di quanto produ~o; In nitri termini, che niuno produceMo o consum11sso lo. parto di altri; o che, inoltro, l'imposta colpisse egualmonto ogni produiiooe. .\Ila qua.lo condiziono di cose ogni rirorma tributaria dovrobbo tendere. Oro, i nostri quattro deputati socialisti, che pur sanno tutto questo, perchè, anzichò sottoscrivere il progetto Albortonl, non J>r·orerironoprosontnro un disegno proprio, di rirormo civili, politiche, economiche, sociali o tribu– tarie, corrispondenti appunto a tali principi o ai bisogni o alle condizioni attuali dolio classi cho Il partito dei 1a.,·oratori rapproscnta ! Perehò non proporre, Jler esempio, il 11,/fragio uni– ~r,ate - la kfJgc t'Cf}Olalrict dtl laco,-o - e il dcccli• IJ'(lmt11l0 ammini$h'(IIÌliO? Porcht) non JJl'OJJOrro coordina1amento a questo tro proposto uno. rirorma. tributario, tondonto, per esempio, ad nttribuiro al Comuni rifalli a1ao,wmi od 11utorizza1i quindi a. proV\'edoro essi mcdosiml 11. tuUi i bisogni ll'intorosso localo (scuolo ,slrn.dc, bonlftcho, lgiono, snnita. pubblica, ccc. ccc.) la ra.cottà di ripartire Il montare necessario dei tributi sul singoli cittadini, p1-01xn-::io- 11amlolo i11 t•aoiom, 111'0{Jrt11ii:a lla p1-op1·ictù ecl at 1·ecldilo di cia1Ctmo con criterio 1i11lelico e pc,pota,-c? ... (Tizio ritrae tanto dai rendi, tanto dnllo case, tanto dalla rendita pubblica., tanto da mutui attivi, cc~.; tiene cavalli, carrozze.. servitori, occ.; consuma o godo; paghi tanto. - Calo ò un ll\\'0ralore, carico di prole e senza altra rendita cho quella dolio proprio brl\CCia, appena sufllciento por ,•h•ore; non paghi niente! - Sempronio ha tanto in rondi, ma carichi di Ipoteche, occ. SOne tenga calcolo; o p11ghi solo poi suo reddito nolto olToltivo. - nlcorsl In nppello dnllo. Giunta comunale al Consiglio o poi da questo ad altro Corpo elettivo regionale o centralo. - Non più quoto minime, nè lo speso o lo miserie relnli,·o;- non più imposto Indirette, non pii• cata.stl disJ>endiosi quan10 inutili, ecc. ece. - Lo Stato, per pronedore allo 11011 più tmormi speso occorrenti pei soli p0tl1i sor,·izli pubblici d'interesso :;oneralo ad esso rimas1i, quotliza I comuni del contri– buti necessari; lo regioni, o lo provincie analognmente). Por questo od nitro simile disegno, completo o razio– nale, doclsamento dirct1o & Jlorro In grndo lo clnssi 10.,•orntricidi vedere osso i propri bisogni o di provve– denl, di gran cuore ogni soclnllst11assontlrobbo a pro-

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