Critica Sociale - Anno II - n. 1 - 1 gennaio 1892

CRITICA SOCIALE stumi, potrebberoanchechiamarla petulanzachesarebbe lo stesso. - f; la polizia del paese! - E ratta bene: niente da dirci su, per quanto con- cerno I malratlori comuni. Ma. pensate che noi meelinrµ si proclamo.no ogni altro giorno lo corbellerie e le bir– banterie p iù grondi che ,,1 1>ossiato immaginare, e la polizia non so no dà neanche 1,cr Intesa. Si parla pub– blicamente, come so nulla r"5Se, di staccarsi dalrln– ghiltcrTa o formare una repubblica. quasichè adesso I&monarchia non rosso che nominale. Si organiuano scioperi che non finiscono più e intanto fanno crescere orribilmente i prezzi dei generi. Si portano in pro. cessione 1tcndardi pieni di sciocc:beue contro il di– ritto di 1iropriotà, contro lo Stato, contro tutto quanto. f! la IH>lizia p.'l1-e che cl sia per celia: ma che dico por collat Siccome suwcrglù gli 0J)orai sono essi i padroni, In 1)01izia ò 1/\ J>eraiutarli. A Vittoria ho visto fostogglaro, 1>or 01·dlno tlollo Slt~to, la ricor- 1'0nza. dello primo vltlorlo •~vuto, fronta o c1uarant'anni ra.,nella. ~itu.1.lono JJOr lo otto oro di lavoro. E a. Sidney, do,·o1,uro ho vissuto, I eosidolti « ISJ>ollori del lavoro», gente cho ,·a a rom1>ero lo scatolo a. tutti per vedere so è ossernta la leggo dello otto ore, sono i \'eri pa,– dronl della città, pcrchà ba.sta un loro cenno a rar in– ter,enlre la J)Olizia contro Tizio, Calo, Sempronio. J». lido. vi dico, della libcrtl! - A,•,·erranno s1,esso disordinll - No, disordini materiali, nel verosensodella. parola, per ora 11011 ce no sono. Ma un giorno o l'altro, quando avrnnno !\nito di riempicro di operai i loro parlamenti (nella Nuo,·a Galles del Sud sono già maggioranza.) no sentiroto dello bollo. l-'iniranno a 11011 ,·oler la,·orare pili del lutto. Per gli operai dellominiere già lo Stato ha portato Il IMoro settimanale &I disotto dello 4-1 ore E si discorro di raro ora l'agitazionegenerale J>Cr lo sci oro. Poi verranno lo quattro, le tre, lo due, poi niente del tutto, non è ,·ero T - rara. la mia signora, diss"io, corno sarei curioso di vodcro !"Australia! 111 descrizione che voi mo ne rato m"invoglla, ml entusiasma; quello dev'essere il pili. bel paese del mondo.... Ma qui m'arresto. So riferissi quel che dissi alla mia buona umica, 1·Ctow• d'Austrnlia., dovr•ol metter giù una lunga 11redica, un'npostroro allt\ padre Cl'istoforo sullo nostroclassieosidetto superiori, 1mlla loro cecità, sulla loro lgnomuza, 1mlla loro urnncnnza di cuore, sul bisogno che hanno di rormaro la rclicllàJ)l'OJ>ria della infelicità altrui, sullo roso o violo di quella su1iposta tiranni&, nell& descrizione della quale era evidente l'esagerazione dello Hnto., in cont'l'onto allo reali tirannie politiche ed economiche d'Europa.. Anzi - aggiunsi - ml meraviglio, o cam signora, cbo tutt'al contrarlo dei sentimenti da voi espressi, ,·ol non abbiate pro,·ato uno spasimo ri– vedendo qui da noi lo plebi serve o 11ltocche,a tutto profttto dei fannulloni o delle canagllo .... - Quella ò la porta., gridò la. signora, alzando una candida. o rosea manina, so lei crodedi ,·enir qui a di– scorrere oomo rarobbo nello colonne del suo giornale demagogico.Non ò cosa utile, o sopratutto non è dilet– tevole. lo, desiderando far paco, le strinsi la suddetta ado– n.bllo manina - o cambiai discorso. DARIO PAPA. L'al)bo11ame11to cumulaliro all'ltalla del Popolo ed alla CriticaSociale 110,i costaelio L. 17. B1bh te Girio B LA.PSICOLOGIA. DEL LA. VORO Assab, hworo o dolo1-c. cl icov:rno gli F.brei con unn soln radice. E per i Greci vcnomai signilica\'a lnvora1-oo soffrii-o; o il l<tl>Or latino (fatica, ma– losso1-o) generò l'italiano lavo,-o; o il lracaulio iL11iano1'ilrovn noi rranccso il suo rratcllo gemello ll·aoatl con significato di l:woro. Si 1>0trcbbc, rovi– stando noi ,•oc.1bolari di tutti i popoli, radunaro un plebiscito di tutt, l'umanità conii-o il la,·01'0 i di– mosh-:11-0 che. nel sentimento comune, il la,·01'0O stato consideralo come la croco a cui l'urna.nit:..\ ò inchiodnL.1. sino dallo origini della ch·ilti,, e su cui tribola in un m:u-lirio che sembra dcbb:\ durare eterno di geno1-..uioniin generazioni i si potrebbe, 1>01· chi ci crode, anche notaro cito l)io diodo ad Adamo il hworo c.-omopena dol rallo: 'l'l (Jttada– oncntt 1l 1umc col sucto,·cdella tue, (I-onte; leg– genda cho 1'0Stainto1-oss.1nto anche J)Ct' gli inc1'0- duli come documento antichissimo dcll"amoro innato nell'uomo primiti,•o J)Cl' il dolco fnr niente. In vot"ità non si s.1 dnr torto n questo ingenue rivelazioni dell'uomo nella leggenda e nel linguag– gio, quando si JX'IIS..1 quali si:rno sL1to nno ad ora o siano anche oggi lo condizioni del lavoro. Lo considerazioni di L.'\nti fllosoO cd economisti melli– Oui sulln s.1nt.1mom.lit.l\del lavoro potranno scm– braro a tutti i rotori sentimentali caramello di zuc– chero; mn per il po,·cr-o uomo, inchiodato sulla c1'0Ccdel lavo1-o,sono la spugna intinta di fiele e di aceto che l.iOnginoofl"ri"nallo labbra as.sctatcdi Gesù Cristo. Anche oggi lo moltitudini che lavorano conside– rano il lavoro come una catena, l"officinncomo un ergastolo: ragiono pe1· cui tant.1 gente \'Orrcbbe raddopJ>iaro lo corde alla frusta con cui lo ciurme sono oggi mantc.nutc attento n.11'01)01':l loro. Ma basta ra1-oun poco di psicologia lici la,•m-oper ve– doro che non hnuuo to1·togli uomini di non rnler lavor:\l'O o di lavol':lro con mala ,•oglia. Chi potrebbe J)l'Oiondcro da un uon10 che egli compicsso con entusiasmo un ln,·01-0noioso 1 Voi potroto, so a.voto cou lui un conti-atto, dimnndnrgJi che lo adempia scrupolosamc.nto; ma non potrete um:ummentc domandn1'0 che mctL'\ slancio, amore, J>assionoin un·atth,ità cho lo attrisL.1.e dep1imo. E oggi il lnvor'O che do,·ono compioro nella gior· naL-i,so la sera vogliono rwor'O un tetto sollo cui dm,niro o un J)irno con cui sfamarsi alla meglio, novo decimi degli uomini, O stl'ao1'<linnriamento noioso. 1.:abitudinc, la J>OCfi sensibilità di gran J>,.1rtc della. moltitudine potranno tutral 1>il1com•crtiro il ln,·01'0 di noioso in indiffor'C.Otc; ma anche per un ta,•01'0 i.ndifforc.nto è impossibile domandar'Oniente più che una JH'CCisiono un·attcnziono moocanica, rcgolamentnro. Molti hanno creduto di tro,•n.rno la ragiono in quella sfraordinaria divis.iono del lavor'O, che le condizioni della industria moderna hanno resa ne– ccss.,ria o poi• cui un OJ)Oralodovi-..\passar tutta

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