Critica Sociale - Anno I - n. 11 - 31 luglio 1891

100 CRITICA SOCIALE scgultoallostra.11cico di di!<'lll\SiOni <'hovi tenne dietro– una minoranza del SO<'i so ne sci!ile, o si annunzia che alcuni di questi - minoranza della minoranza - inten• da.no eom1)0rro altro C'irr olo. Pel mo mento a.nebboro tro,·a to Il nomo della na, slnrcbbc.ro a.ncorn, imb.·u,u:– zatis<ilml. a.Ila rlffrt"& del proprio. n) taluno cho di questi M-rczisi duole o può essere che, altro,·c, ovunque ronnaronsi U11io11i alla roggia di c111ella di Milnno,I mal lnrormn.ti110 lraggano sconforto. Koi rnrrtmmo dire a 1utti costoro il pensicr nostro, cd O che del dolore e dello sconforto non ,•'è punto ra- fii~~~:~11t 1.~"b~,~e~tc~t~~i~~'~t· ~! ~r.~~ò :i;w~,~;r~ non comune: ma Jl<'I' altra cagione o pili ,·cm. _ Qu~to L'11io11i !IOl"ICro J>Crs,·occhitu'Ouna democrazia nltta mummia di trò stc!i>sa,rlecA. di cupidigie o Ya.nità g~~~~n~il t~~}~~r~~I dit~ 1 n[~~~gi10~~ 1 fl~j :a1f.:;no"i~i~~~~~ : 0 ~~~~: 1 ~1:1~:~n~i~1::1~~J)O~OSt1 1 l 1 bi~dt 01 :0:ra:',~:t quanto , ltal11h.popoltu'<\ sincerità Oslancio si iniziative ~;~~~1 1 ~::r1· ~:11:~t~~ }~~~~~i,~~:· 1 ~·11 ~~~ ~1r~~~~~~~ ~·: i~~,l~ mera. cd è naturale che qun11t1vi entrarono ,per mera curiosità o per ,•olleità h111>0tentedel nuovo, vi si sen- i~~ Ò ~~ 8 ~~:~ l~a:~e~~!;~:~•1~e 1 d t1~1ITe6rt~•!~ì~\ii.s~: ~1!~'%~::~:i\~~~ a~trr, /i::.. ~~ii~fo d!i~~•::!'ic~1~t diritto degli operai, èho htrnno coscienza di cl~ o il.loalodi emanci1>ailone, di prcnde7: nella vita pubblica ~m;~~:!1a:~ 0 ~~-~1 1 ~\~~ 1'r 1 ::~t= (iea~c~t~;!.:a~:~~i, dallo ,·ctchlo massonerie democratiche. Noi non diciamo rhe i dissidenti dall"U1tfo11., milanese abbiano torto o mgiono. Auguriamo anzi che, pur rl• ducendo,,;:ia una scmiunione, semidemocmtica o semi• :=~i11~Ò t=!nr>i~Ì~~o d~ro~rereq~e::c "~\~.;1:nidistr~~ noccs'-arie, sono uiili, J)Oto,·ano Pro\'eders1 o_rurono, ~~i~~ f1 1 :'~t':u~l~~~~l~!"i!; ,lfou0 1:\~°_• r~gi:.:Ti: g ~~~sf1 1 i~o(l?iu 1 !~r•~~~i,i" t~~l~~"°ra~!~J'~!oa}:ni•i!:ic:i~~~ delle umnno tcndonLO ,•i h:Lpil{ gran parto di quel cho 11011 si ami conre'-!ilaroa parole. Quanto a noi, wi:gotth·amento, ,·edendo_ ncll'Unio11e niente pi\l cho un utile compromesso, abbiamo pena a sentir h~ necessità di uni\ sub-trnnsuziono. Intendiamo l'abito d'ostato o l'abito d'in\'erno, intendiamo anello, coll'aria cito tira., Il i•alotò di e meu.a stagiono.,_ lìn soprabito, che sia l'l-a la• moua slafe:lonc,• o la pclliccil\, cl sembra un rlllllmunonto SO\'crehio.'Ma.ciascuno ha mm i>o1l:l~a~t'~ 0 ~11~ ,~11!!:<>J},~:~;~, 1 ~1: i 11 ;i~ia:~s~·~g~~mu1- scono, I\ colmtlr I , uoti, nuo\'I soci o danaro. No,. l'S. - A\'Ovnmo scritto, o cl vien sott'occhio la. cir– colare della nuo,a 1:11io11e dissidente, cito rib3.disco !..:S'1~~!n~t~~ 7 J~l 1 1~1l~!•ti}iii:f1;o~t~:l~\·~1rc~ors:g1:t mento dolio qiu41C rh·cnd,ic1lzioni ~no~liche, ~r:monl• ta~;gn;g/:.!,~~1~: :t:f! i•:i'in~;. Nor'ia;!~;~go:f~~ 1 • 1 ~; ,·eechia L)1ior1eIn Ispecie, ami l:n·oraro per l'ingiusti!ì&. Ma con quello cauto dl'-crlminath·e 1l può armonica• 111c,ite ouoncro a un 1>rogrnnunae dcmocra 1 ico sociale• ~~~: ~rl~l~ d~,~~~j:e~j;_Sl~n::~rd~ ~~!t~,-~ e sociale .. ru, non t-euza srorw,salvato,almeno nella ditta. ANARClllSllO D01TRJN ALE BORGIIF.SE Parla, o meglio scrirn, il chi:-t1'0 Dirctto,-o del fio– rentino e f..:COnomist<t »: Y..on.:010 ,buco. Mi permottoto di rispondere nel ,·ostro simpatico 1>erlodico ad ah-uni giudizi elio l'on. doti. NaJ)oloono Colajannl ha e-r1)0!rtisul conto mio e dell"Jstiluto do,·o insegno, ncll:t roccnslono ratti\ del saggio di l-)nilio 1b1ot e ùpetit e Del Sotialismo • o sulln. quale recensione ,•oi pure, nella. ,·ostro. Critica Sociak, a,·eto parlato! (') Tengo per afTermath•a. la ,·ostra risposta o senz'altro ecco le mie osservazioni, che d"allrondo sono bro,•issime. Prima di tutto, sebbene lo non abbia in.segnato Eco– nomia politlcn. al mio amico carissimo o già mio scol3.ro Lepcut, tengo ad onoro di a.vero dirotti i suoi 6ludi non soltanto nello lezioni di •statistica• cho impart.i\"O nella scuola (da. un anno, per la doJ)loratn. morto del pror. C. i,·ontanclll, insegno anche la Economia) ma anche no· f'!•cquonli prh·ati colloqui o nello corn•o1-sazionicho a,·cvo col gio,·ano ,twlioso. In p&ri tem1>0rosplngo con tutto lo mie rorio l'ine– satta nfTernULziono del dott. Napoloono Cola.janni,che lo teorie del socialismo slono nel nostro Jsliluto abbo1Tite. Ilo la rorluna di ln!;cgnnro da dicci anni nelflstituto e Cesare Alftcri., cd lo, positivista nel J>h\ rigoroso senso della pa1~1i~,o thwwlniano convinto, non ho ml\i tro"ato nelln Direziono o nella SOpraintendenza cho incoraggiamenti otl ologl mollo sposso, più ceri.o dei miei meriti, sOm))ro 1>orò ml ru lascintn la m"8slma libertà. Ed ò 1>erchònell'insegnamento ho scmpro cro– duto mio do,·ero non gil dl prorossaro questa o quella. dottrini,., ma la M:ie11.:a, menQ soggettivamente cho mi rosso possibilo, ò 1>erchòso troppo bono che le 1,topie di ie,·i $0m> le realtli d'O flfli, cho amo 6pOSSO richiamare a.Uamento dei miei gìo,·a.nl scolari essere la scienza. una continua corrczlono di orrori. Nulla di strano quindi so In tosi del Lepotit, sulla quale ,·eggo con ,·ero compiacimento cho l'attenzione di molti si è rermata. sia stata discussa. qui nel mio studio J>assoper J>assoIn tirnto bolle scrn.te, dello quali serbo carn.memoria., come ,·engono di~ussi ogualmento llu•ori d.i altri gionnl che domandano il mio con iglio, e come ranno t>er le altre disciplino I miei egregi colleghi. Ed essendo nostra cura 11011 gli\.di sotrocaro, miLanzi di coltinlro lo lndividualltà. lntelllgenti, nulla di strano in ,·erità cho un ingegno eletto come quello di Lopotil, puro nscoltando I miei consigli, rimanesse su molti punti da mo discorde, senz,~ mancare di alfotto verso il macstl'O, ed lo rimanml discordo da. lui, sent..'l di– minuire la. min.n.micizlu.o la mia. stima per lo scolaro. Non ho u.bitudlno di essoro intranslgonto so non 11or gli Ignoranti J>rcsuntuosl. Ho pr emesso ques to osscr,•azlonl quasi Intimo, porchò sarobbo ingiustir.in ru.r erodcro Il nostro Istituto un covo di cristalll,.1.atl, o pcrehè ò Inesatto Il giudizio che su di mo porta il dott. Nu.poloono Coh,Janni, dipingen– domi e uno del J>lùbattaglieri anersari del ,ocialismo •· Se mo lo 1>erm0Hoto,gia.cehò ml viene il destro, ,•i spiego il mio ponslero cho ò semplicissimo. lo sono e uno dogli economisti ph"I.induriti• percbè sono, In religione, in politica. in morale, In economia., liberalo nel scuso pi\l ampio della parola; sono poi e uno dei J>il\ battaglieri a.,·,·ersari dd .ociali•mo .., perchè mentre ,•eggoo dcJ>loroI limiti di molte disegua– glianze sociali, non ho o.lcuna.garanzia delln obbietth'ità di coloro che ,·orrobbero \'oderlo diminuito o sparito. No11solo non sono conl!eM"a.torenel senso di ere<lero cho Il miglior assetto sociale sia raggiunto, ma. anii ammoUo cd accetto ogni progresso, quando però sia rruuo di una maggioro libertà, porcili, allora soltanto ho la garaniia cho sia.progresso vero. Mistlci11mosociale o misticismo rollgioso ò scmJ)ro ti!'annia In quanto tende (') venul Il numero pNttdeni. a paa- l!.9: nel tetto e In nota– La rec•ntlonedel Col-.J1nnl 1\1 da nol&lratllalPntakro Jtalla"o~ Clte la J)Ubbllc6 nel IUO ultln10f'Uclcolo,

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