Almanacco socialista per l'anno 1896

- 30 - che non è gia utopia , ma risultato finale del movimento della produzione capitalistica. Basta guardarsi intorno per vedere come lo Stato , il quale è pertanto cosa dei capitalisti , ha già tolto all'industria privata parte delle ferrovie, delle officine metallurgiche, dei telegrafi, delle poste, dei tabacchi, della emissione di monete, ecc., e come fatalmente altre industrie private cadranno sotto il suo controllo m un avvenire più o meno prossimo. Se le industrie già accaparrate dallo Stato (il quale, invece di rappresentare gl' interessi di tutte le classi d' nna nazione , funziona a solo profitto della classe capitalista) non sono il nostro ideale , è perchè esse non sono esercitate dagli operaì associati nell'interesse della nazione , ma dagl' impiegati a pro del bilancio. Questa monopolizzazione, che si compie contro gli interessi privati di categorie di capit.alisti, indica però il • cammino necessariamente seguito dall' evoluzione industriale e commer~iale dell' epoca nostra. Espropriare la classe capitalista a profitto della nazione ; mettere i grandi istrumenti di ·lavoro nelle mani dei lavoratori organizzati in società di produzione comprendenti tutte le capa~ità intellettuali e manuali indispensabili al loro regolare impiego . tale è la mira del Partito operaio. La trasforrnazione della proprietà capitalistica in proprietà nazionale creerà il benessere sociale. La produzione anarchica della ciùltà capitalistica, c;he g·enera solo miseria per i produttori colle sue sovrabbondanze di merci e i suoi periodi di. lavoro forzato e di disoccupazione, darà luogo a una produzione regolata nazionalmente e internazionalmente e calcolata secondo i bisogni da soddisfarsi. Le inTenzioni e ..

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