Almanacco socialista per l'anno 1880

124 LA QUISTIONE SOCIALE. teso connubio , il divertimento colla beneficenza, questi re democratici, che abbracciano gli eioi popolari, i maligni dicono per soffocarli; questi uomini di Stato, tanto teneri; a parole, delle sofferenze del popolo e tanto esitanti nel togliere la legge del macinato; questi deputati Tribuni portati su gli scudi della Democrazia, che, come Giano bifronte, con un volto àmmiccano alla Corte e con l' altro alla Piazza; vedremo, dico, se a somiglianza dei loro predecessori dell' 89 e del 93_,al popolo , che nella sua inesorabile logica chiederà loro se le parole di libertà, fratellanza, uguag·lianza veramente significhino pane e lavoro, non risponderanno coi vecchi epi1eti di canaglia e sanculotti e coi nuovi cannoni caricati a mitraglia. E allora che cosa faremo noi'? È da gran tempo che io me lo domando. Rinnegheremo noi il popolo, come San Pietro il suo divino maestro, lo tradiremo come Giuda, ci nasconderemo vilmente come •i discepoli, o tutt'àlpiù, a somiglianza di Giuseppe d'Arimatea e di Nicodemo, verseremo balsami e lacrime furtive e tarde sul suo corpo sanguinoso· e già freddo? Oppure catafratti di virtù, parati ad ogni sacriflzio, correremo intrepidi e audaci a dar la vita per la santa causa delle plebi diseredate'? Dar la vita quand'anche questa ci venisse tolta in un impeto cieco di furore da coloro stessi pei quali l'offriamo'? Se di questo noi fossimo capaci, molto più grandi saremmo di Gesù; dacchè se egli perdonava ai suoi crocefissori, gettava però loro nel volto l'estrema ironia del morente - Padrtepe1 rdona loro percltè non sannoquello cltesi fanno - e noi invece .morremmo benedicendo alla mano che ci avrebbe Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==