Giovanni Marzetti - Versi recenti

7 •..,é trenutr di pietà l'aura sepolta. - Sto in muto orror, sol rompe mia notte atea La coscienza ria, che in cormi latraE tosto novo, straziante grido Per cotal suon colmò r orror d'averno. - Nel sangue mio misi le man, spensi io Una fiammella che avéa accesa Iddio - Ne tal bestemmia intera uscia, chè atroce Mugghio, e gran cozzo, scuotitor de,cupi Antri, il duol di natura espresse intero. Come il gel si dissolve allor che spazza L'alpi canute con sue penne il vento , Poi che rarsa affocolle affrica sabbia, Tale la doglia che il mio core avea Fatto di smalto, all'atra vista, ai gridi Feramente pietosi, in larga vena Di pianto si diffuse, ond'io compreso Di dolor, di terror, diedi le terga All' empio loco : e come il varco estren1o Riguadagnai del cieco avei, ferimmi ·Gli occhi a traverso della folta nebbia, Di che il pianto aggravavali, la diva , L'amorosa del sole eterea lampa , Che ministra la vita all'Orbe, e mostra Agli umani l' olimpo ~ e a se gli appella. Allora un' aura or"iental sui vanni Gli odor recando di Sionne, e il casto Alitar degli aranci a son1mo il Golgota Da lei libati, e il rezzo eterno in riva Tolto alla vitrea Engaqdi, in cor m'addusse L'alta qu·iete onde qui 'l verso è muto. -·

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