Bartolomeo Vanzetti - Lettere sul sindacalismo

coi paradossi -di Stirner. Purtuttavia, la storia del proletariato rifulge di azione anarchica; utilissime conoscenze della natura umana scaturirono dalle loro speculazioni; il loro movimento si irrobustì; e ciò che forse è il più importante, si arrivò a comprendere che per vincere bisogna romperla con tutto il passato, bisogna liberare il proletariato dai lacci e le pastoie e illusioni e l'inganno dell'unionismo operaio. E poi? Poi, quando il Socialismocontava a milioni i suoi tesserati, in ogni nazione; quando forniva alla borghesia Presidenti di repubbliche, Ministri e Deputati di monarchie; quando aveva creato un tesoro di cooperative, di stampa, ecc. ecc; quando anche il sindacalismo aveva trionfato e contava i suoi membri a centinaia di migliaia; ecco che scoppia la gue"a mondiale. Che cosa ci dice quest'ultimo decennio? Che cosa insegnò la grande guerra che tuttora perdura attenuata unicamente dalla forza stessa delle cose e che matura più vasto conflitto? E il dopo guerra, che dice, che cosa insegna? Che cosa prova la vittoriosa rivoluzione russa che, dopo aver fugato il capitalismo adesso gradatamente lo richiama? Che prova la vittoriosa Rivoluzione Germanica accaparrata dai social-democraticie cristallizzata in una repubblica borghese? Che cosa ci dice la repressione violenta delle masse e dei rivoluzionari da parte dei comunisti russi e dei social-democratici tedeschi? Che cosa dicono le sconfitte rivoluzioni della Finlandia, dell'Ungheria, dell'Italia, della Spagna, e della Bulgaria? Che dice il Fascismo d'Italia? La dittatura militare in Spagna, in Ungheria, in Russia, e quelle che maturano in Francia, in Germania, in Grecia e in altre nazioni? •Che cosa testimoniano le masse passate alla reazione, le libertà statutarie soppresse, le istituzioni proletarie distrutte, che dicono i nostri morti di ferro e di fuoco borghese, le centinaia di migliaia dei nostri prigionieri, dei nostri esiliati e profughi? Il tradimento, la malafede e la viltà dei capi, e la paura, il terrore, il disorientamento e la volubilità delle masse - affamate, lacere, 49 Biblioteca Gino Bianco

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