Bartolomeo Vanzetti - Lettere sul sindacalismo

lori del loro prodotto, non importa quale sia il loro credo. E io penso che questo non sia, nè socialismo, nè anarchismo. « Ogni parola ha il suo significato. È vero? Dunque per chiamare un sistema anarchia, bisogna ch'esso sia composto interamente di anarchici. Ma se, abolita la proprietà privata, la mentalità dei più rimanesse ancora lontana dalla bella filosofia anarchica, come chiameresti un tale sistema? ». Riflettendo sul significato del su riportato brano della tua lettera, io ho creduto che tu vuoi distinguere il sinoacalismo dal socialismo e dall'anarchismo non per la sua differenziazione teorica, nè per la differenza dei metodi suoi e del suo fine; ma perchè: 1. Voi accettate nei vostri sindacati tutti i lavoratori che riconoscono di divenire i controllori dei loro prodotti; non importa quali siano i loro credi; e questo non è nè socialismo nè anarchismo; 2. Perchè tu preveçli un periodo transitorio del dopo-rivoluzione, durante il quale << la proprietà privata sarà abolita, ma la mentalità dei più sarà ancora lontana dalla bella filosofia anarchica »; e questo non sarà nè socialismo nè anarchia. Se questi sono i motivi, allora per te il sindacalismo sarebbe un mezzo per arrivare e affrettare la rivoluzione; e, a rivoluzione vinta, sarebbe un mezzo per arrivare all'anarchia. Queste tue affermazioni meritano di essere discusse e delucidate, ma siccome la tua ultima mi ha costretto a delle divagazioni e riaffermazioni e questa lettera è già troppo estesa, rimanderò la discussione a una altra mia, dolente di non aver potuto mantenere la promessa di concludere il tema con la presente. Affettuosissimamente L'Adunata dei Refrattari, 7-7-1923. 40 Bi~lioteca Gino Bianco

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