Bartolomeo Vanzetti - Lettere sul sindacalismo

privata e per l'autorità e la forza organizzata m difesa del privilegio. Essere un incosciente non vuol dire non essere un reazionario e un disonesto; vuol dire, invece, che non si sa di esser tali, o che non si comprende che una tal cosa torna a proprio danno, o che si crede e si spera torni a proprio vantaggio. Parlo di tutti in generale, ma dei lavoratori in particolare. Tu dici: « Io, come finalità, sono anarchico, ma come mezzo di lotta, ti dico la pura verità, mi sembra che il sindacalismo sia la strada più facile per arrivare all'abolizione dello sfruttamento». E aggiungi: « Dacchè questa piccola mentalità operaia è negativa nel comprendere un così sublime e grande Ideale qual'è l'anarchismo, cerchiamo almeno di fargli comprendere che essi non devono essere servi tutta la loro vita ». Parole d'oro: ma la realtà non è tutta lì: la realtà è più vasta, più profonda, più complessa; più oscura ma anche più bella. Se qualche cosa appresi dall'amara esperienza della vita, non vi è lavoratore, servo e schiavo, a cui non arrida la speranza. L'immane travaglio della vita ha spezzato la voce degli istinti del cuore e dell'intelligenza, non la facoltà di sperare e di disperare. La sola differenza è che la libertà e la felicità sono inseguite, per vie diverse, cercate in cose diverse, e con mezzi, con criteri e con concezioni opposte. Così, mentre il lavoratore cosciente, infrante le catene dell'animo e della mente, cerca la sua liberazione nella libertà e nella giustizia, quello corrotto fa la spia, l'aguzzino ai suoi compagni di pena, spera e confida di raggiungere il benessere e la indipendenza collo sfruttamento; e le grandi masse, oppresse e snervate dalla pena, dalla miseria, dall'abbrutimento secolare, immerse nelle tenebre dell'ignoranza e della superstizione, si adagiano ignave al basto e alla sferza e ubbidiscono ciecamente. Il compito dei rivoluzionari è quello di precedere il proletariato sulla via della sua emancipazione, di rischiarargli il cammino, al.iaergendola fiaccoladellaverità,di predicarecoli'esempio. Noi dobbiamo coltivare quanto vi è di buono"e di grande nel 32 Biblioteca Gino Bianco

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