Giovanni Gucci - Ugolino d'Azzo degli Ubaldini

)(XII)( Già dentro della calda fantasia Sorge lo stuol che agli anni, in ch'io mi vivo, Al marmo sepolcral devoto andria . Ecco , ecco color che ardendo in vivo Desio di fatn:l mirano alle cime Non facili del santo Aonio clivo. Ecco chi Tempio , o Reggia alza sublime, E chi del colorar s' adopra all'arte, O segue lei che vita al sasso imprime . Nè dal nobile coro si diparte Chi diletto ineffabile cercando Segna di cifre musiche le carte . ._.. Buon' Arti anella son che s' intreccian.do, Benchè diverso in loro arda ~. Ctl lvvq, Una sola catena van formando; Però d'elle c iascun fido cultore, D' alloro un ramuscel recando in mano, Ir vuole a quella tomba e farle onore. Giustissimo desir, nè troppo o vano, Pensando l or che dietro un fioco raggio Primi tentaro far ridente, c p iano Cammin che avea dell'orrido e selvaggio Ammaestrando chi venia ùa poi Del come far più l ibero viaggio. Ma nel pietoso rammentar de' tuoi Merti , che ci fur speglio, Ugol in prode, Di basso ingrato cor non sarem noi . ;:;. Ti rallegra a mirar gente che gode Movere a te d' onor per argomento , ll tuo nome iterando e la tua l ode .

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