Agostino Rossi - Sugli studi di alcune scienze civili ...

-29Le attinenze poi del diritto pubblico col diritto civile si pajono anche più chiare, se bene s~ guardi alle intime loro relazioni. È verità ineluttabile, che nel consorzio civile la padronanza individuale è del continuo temperata dalle esigenze sociali. Ne abbiamo un esempio chiarissimo nella spropriazione forzata, nella linea voluta dalle leggi pei confini de' possessi , nelle servitù, che meglio potrebbero chiamarsi ufiìcj prediali (tanto sono acconce a mantenere l' umana socievolezza) nel ricambio di ufficj socievoli, a cui <!an vita le profes sioni e le arti, e in molte altre cose di questa manieo·a, che limitano n ell' ordine economico e morale l ' assoluta padronanza individuale per l'utile della civile colleganza . .Nè queste attinenze mi pajono solo chiarissime nelle relazioni dell' individuo col sociale consorzio, ma in quelle pure del sociale consorzio cogli ordini civili, dai quali è governalo. Nell' ordinamento politico di un popolo t utto è sommesso ad una norma, che degli ordini civili si serve come di mezzi acconci a procurare il bene massimo dei popoli , e l'utile loro universale . Ora, se questo è vero, e la storia ci attesta, che gli Stati che non seguirono nel regime dei popoli la norma segnata dalla giustizia, furono sconvolti da ter ribili commozioni sociali, è forza convenire, che vi è un ordine necessario anche nel regime politico, dal quale non è dalo od alcuno impunemente di deviare, e di allontanarsi. Di che ne di scende, che i poteri di uno Stato, l' ordine gerarchico delle lUagistralure, le loro atldbuzioni, e competenze, la loro separazione, e indipendenza, gli ufficj, e le fun zioni tutte del regime dei popoli, poggiano a principii certi , e inalterabili , come qual siasi altra parte del diritto. Fecondo è questo principio di bellissime conseguenze. Vediamo in tal modo la politica, che si soleva considerare cosa diversa dalla morale, e dal diritto, avere anzi con quelle la più intima attinenza; vediamo l' utile, che si dà per fine della politica confondersi coll' equità civi le, che è l' oggello della morale e della giustizia, poiché si discuopre, che l' utile vero non si può ottenere, senza soddisfare gli interessi morali dei popoli , e senza serbare un'

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