Agostino Rossi - Sugli studi di alcune scienze civili ...

-26sieno maturi a ques t'opera. Mi pare, che facendo tesoro del senno dei nostri mag~iori, che seppero tanto innanzi nell ' Economia civile, delle dottrine di alcuni illustri stranieri, fra gl i alt~i Jell~ Smith , d~l.le nozio>ni chi_arissime ? che di questa scre r~za cr ha date l rllustre l ell ~~rrno Rossr tanto grande S tatrsta, quanto celebre Economrs ta , e •·alendosi specialmente de' grandi principii espos ti dal Romama"nosi ne' suoi scritti di economia civile, possa qualche pri~ilegiato ingegno condurre la ragion pubbl ica economica a nor·me fi sse, e inalterabili, e compiere cosi l'ultimo ufficio della scienza, che è di r idurre i grandi principii della medesima a formole chiare, ed intell igibi li, onde essere di guida agli uomini nella vita civile , e cessare quella vaghezza, e quella perplessi tà di opinioni , per cui soll"re tanto l' ordine sociale della r icchezza delle :Nazioni. Ed anzi un' opera si bella , e sl utile ai popoli, ho fede di •·ededa commessa dal sapientissimo nostro Principe al Consesso dei nostri Deputati. Il Pontefice ha voluto , che in quella Assemblea si raccolga il fiore di tulle le Province, perchè s' adopel'i con Lui a migliorare l' amministrazione non solo, ma anche le Finanze dello Stato. Nulla , secondo mi pare, può meglio contribuire a questo nobile intendimento della compilazione di u n Codice E conomico, che risponda ai bisogni delle nostre popolazioni. La libert à del commercio , ch'è offesa si spesso dalla licenza di pochi , o dalla esorbitanza delle gravezze, con danno !lell' universale; l'industria, che ba appena una vita incerta , e pr·ecaria; l'agricoltura , condizione naturale ai nostri paesi , e che per 6orire esser vorrebbe pro tetta , e favori ta; il pauperismo , che si vorrebbe provveduto cdllavoro , e l' is truzione, non bas tando ad abolirlo la car· ità privata, come gius tamente osservava la Conferenza E conomiro-lUorale di Bologna ; la marina, che se fosse protet ta potrebbe tanto fi ori re? e per lei i commerzj , che sono tanta pa~·te della pro~~ntà dei popoli; le imposte, di che è a desrderare un pru equo riparto fundato ad un Censimento pi~ regolare, ed or·d!nato ; il credito pubblico, che tanto conferrsce alla forza der governi; il sis tema do"anale di che mostra i diffett i il contrabbando fra noi aurora ~,. i •·issimo l' uniformità, che manca uei J>esi, bolli , e misure; i tratlatl

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