71 pet· bJ·c\'ilà _, di altre sorgcnli di rrr1dita p11h! Jlica che si potrebbero migliorare. Ma se tutto ciò non l:astasse per· guadagnaa·e all' era l'io pubblico un milione e quattroce·ulo mila scudi a un dipresso necessari a rimettere l' equilibrio fr·a le spese e l'entrale ( non tengo calcolo in detta cifra approssimn1 iva delle somme straordinarie che si richiedono pc t~ l' ammor·tizzazione della carta-moneta, nè dello sbilancio eccezionale di questo anno 1850 che si 'uole di ci l'ca due 1nilioni; nè delle spese straordinarie uegli armi nvvenire cagionate dall ' occupnzioJte ester·n ) si supplisca cou nuove imposizioni mas- ~ime indir·elle che sono le meno gravose. Nel trovare tasse di cui poco si risentono i lnssati , e che facilmente sopro•·Lino , sta r ade del finanziere. E delle ituposle fmnnziarie, come di un alt l'o peso qu«- lunque che collocato sul naso pochissimo se ne sostiene, mollissimo sulle spalle. Leone Xli ha dnln il primo crollo alle finanze diminuem.lo di un qtwt·lo le tasse predia1i, e l'iducendo quelle del l'egistro. Fino allora non vi era stato disa vanzo ; ln sua m isura improv ida ne ha ape r·to il baratro. Sotto P i o VII i'l debito pubblico non si form(l v a cbe del consolidato isca·itto di circa venti milioni. f>opo fui cominciò il sistema rovinoso di supplil'e al deficit colla creazione di debiti, onde oggi il dehito puhblico ascende a oltre cinquanta milioni di scudi , contandovi sette o otto milioni di carta-moneta. Il danno maggiore fu recato alle finanze dall ' ammiuistrazione solto Papa Gregoa·io. · 2. LEGISLAZIONE. La legislazi ùHC ha hi soguo eli grandi e pt·onte riforme. Un codice Ital iano compreso da tutti , sia che si crei ft·a noi , sia che si Hdotli il Francese colle debite riforme , sia il Napoleta - uo. Il nostro è il solo Stato in cui le leggi sieno ancol'a in lingua )atina , pa~omulgale per· altri tempi , pe•· un' altra società , pel' un altro Governo : ottimi ed eterni sono molti dei principi che contengono; tut le Je moderne legislazioni vi hanno atlinto; ma molte cose pure vi sono che più uon fanno pe1' noi .
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