30 . dzzo a Pio IX. E~li osservò che a per riunir~ una 1eo·ione strnniel'a di dodici mila uomini si addimantl;~·va per lo meno un nnno, e che allor·a le so•·li d' Italin sarebbero già decise»; e quanto alla gunrdin civica , che il più gTnn capitano dr.l secolo che Hveva conosciuto, essendo giovanetto , non era st~to solito mand;:u·e conlro il nemico truppe non istruite , e nun disciplin:1te ». Intnnlo handi infian1manti si fncevano al popolo 1wr -cecitarnr. l'entusiasmo. Ma l' eulusiasmo era spento: In ll'giorw uou si lrovnva :la guardia ci"ica • non si mobilizznv:.t: denal'i non si rinvenivano. XVII. '1amiani ·e il par·lito che rapp,.esenlava face- ' 'ano una conlinua applicazione deiJn storia della pr ima rivoluzione frnnccse .agli Stati Romani , senzit tener conto delle differenti condizioni dei due paesi. l ~a Nazione frauccsc era slatH un popolo di ~5 mi· 1 ioni , popolo più d i og11i allro guer·riero per indole e per abitudine; tutti si erano solievali per la guerra della rivoluzione, nelle campagne al pari delle città , c davano di piglio alle at·mi non per principi astr·atti , ma per beni reali , che si toccavano da vicino, pea' l 'abolizione di odiosi privilegi, per la distruzione del mostruoso feudalismo, per l-' eguaglianza de~ tributi , e dinanzi al1a legge : beni che già presso noi esistevano e non muovevano alcuno. Mnmiaui s'indirizzava ad un popolo di so1i due milioni e 700,000 anime , non guerrie.ro per a-bitudine, privo di eserciti regolari, ove le campagne, che sole danno huoni soldati ~ erano avverse , e le città , 1ncno pa rtc de'giovani .! indiffe•·enti , se non flVVP.rse anch ·esse. J.Ja paa·odia andò fino al segno che dopo la sconfitta dei Piemontesi a Custozza free dichiarar·e la patria in pericolo , cosa che non produsse effetto nei più, e ad altri fu di spavento, anzichè di stimolo; e comandò l' ,e-rezione degli altari deJln Patria , ove i cittadini dat·ebbero i nomi per la mi li zia , e deporrebbero i doni pntr·ioltici. ,Ma le boi'SC dci l'icchi ,
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