Carlo Maria Curci - Sette libere parole di un italiano sulla Italia (marzo 1849)

TENDENZA RELIGIOSA-. 57 ~abile al convitto civile, e la libertà illimitata, on<.le l' individuo vuole abusare per opprimere il più debole, questa lotta ostinata , ùico, non può avere altra risoluzione che la. forza materiale ; e· così la vita e la morte della moderna Società è di pendente dalla sorte incertissima del moschetto c del cannone. Insomma il principio protestantico ùell'at·bitt·ù) sup1·erno nel privato senso, applicato alla politica dei gabinetti, diede i Principi machiavelleschi; esso medesimo, applicato uelle società segrete c nel-le pi azze, fece i popoli indisciplinabili ed ostili a quanto ci ha di più sacro e reverendo nçlla Società. La nostra condizione presente può r iassumers i in due parole: è i l protestantesimo sociale. Tau t' è : se la mode rna ciYiltà è opera di Cristo e rlel Va nge lo ,. questo grido : abba-sso la proprietà c la famiglia , che è sinouimo con abbasso la ci-viltà, non suona altro che abbasso Cristo ed il suo Vangelo. Nel qual grhlo noi ravvisiamo la estrema illazione e l'ultimo eco della voce levata nel Se ttentrione per Lutero: abbasso il Papa; pereiocchè noi non conosc iamo altro Cristo ed altro Vangelo, che il pro.poslo dalla Chiesa callolica e da-l Papa che· n'è il visibile Capo. Questa condizione dell'a Europa, che nelle intestine sue convulsioni sor.iali sente gli effelli e paga il fio dello spirito irreligioso ed anticallolico che la invade da tre secoli, questa condizione, dico, parve un istante che volesse suhire un lieto e universafe cangiamento nel mondo. Delusi che fummo I proprio per Ja Italia fu men vero che per qualunque allra contrada ! e noi che ci affidammo· a quelle apparenze, meriteremmo davvero lo scherno· di tutto. il mondo, se la porlenlosa impostura di chi ci· tra- ~

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