Carlo Maria Curci - Sette libere parole di un italiano sulla Italia (marzo 1849)

TENDENZA RELIGIOSA. im:~gine f1i una pianta parasita , o che nel più bello del 8uo cre~cere, per manco di umore o per un colpo di ~~ure , ha p~rduto mezza la vita, e se noo é morta, ti si mostra sempre languida , intrislita e che non sa attecchire. Non parlo della gloria militare, che spesso può essere solo forza materiale, possibile a comporsi ancora colla barbarie; ma le letlere in Alemagna non riescono çomunementc che ad una filologia d'immenso travaglio, di utilità pochissima, se non ser\'issero di reperlorii alla Francia erudita ed alla Italia; le scienze, smarrita ogni ferma direzione, si perdono in ispeculaziooi aeree, e rompono quasi sempre io uno scetticismo m<Hlipolato solto varie forme; le <Wli belle, senza ispirazione òi genio , senza v ila interiore, senza fiato celeste, si consumano a sormontare diffirollà astrusissime , nel che può trovarsi maraviglia, il bello non mai; fino l' eroismo cristiano non ha avuto pio esempi colà, e il cielo alemanno non si è inghirlandato di un'aureola di santo da che fù corso rla quella meteora infausta ~ sangu iuosa del frate eresiarca. Non è stato certo uguale il destino di tutta Europa ; ma siccome essa senti per lutto piu o meno le influenze della riforma , anch'essa sotto qualche riguardo ti ha semhianza di uu gigante restato nano per manco di forza vitale, o per azione segreta di un elemento ribellante ed ostile. Si potrebbe mostrare siccome pel Ialo materiale prevalente per tutto, e per essere le influenze cattoliche indebolite o sospese, fu alterata ogni parte di civile cullo, cagionando quelle mostruosità, onde sentiamo gli effetti llolorosi senza avvertir le cagiou i. Ma si consideri solaJncute nell'armonico accordo deli' autori t~ e dcUa liber~a

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