Melchiorre Missirini - Sermoni sulle lettere

n: Sua dignitb., sua grazia, e sua grandezza, n E gli augusti subbieui, e l'apre esimie, " Che a ritrarre in~egnb saggio rinovi. " La culta Adda, il bell'Amo, e il sacro Tebro (( L' I stro TI01l san: ne barbare capanne (( Sorgono quì, ma deltcrribil Tosco << Il JJftracolo t·ter11o in P olicano. ' ' Le v ulgate da noi petjùlie atroci cc ['Ilota la strana invidia, e le racconta c:c E le aggrandisce alle paterne case, n E le clispiegrt da Italiana mauo cc Pinte in Italia, e con. superbo insulto n A tutta la gentile itala geme u Con gallo moucggiar dà ma[a voce,, • 5 T1·atta nel V.' Sermone <.I e lla espressione nella pittura, dà r •·ecl'tti ed a vve l'Le ch e " Non per brillanza di più bei colori, u N è per srgno più esalto, ed ordinanza cc Più giudiziosa, Jurjamosi a llll tempo cc A pelle e Zt'rtSi; ma p er più possente cc llfagistrro di f'Sprimere, che seppe cc Significar dell'alma idee rr·poste u. Rileva quali vizj Je' pitLo•·i hanno fatto cessare nei dipinLi l' espl'essione della natura e della verità; (t Ozio, orgoglio, pigrizia hanno or travolto u Ogni verginitù dell'arte santa u Cou linguaggio imprestato, e ch'partito cc Dalla natura: invereconcli gesti, u Superbi ammanti, pompe di teatro, cc Enfasi e abbagli commulano altrui u Che si ammiri lo impasto , il tocco ardito, cc Lo studiato panneggio, e l'ombre, c i chiari, cc Le masse, i colpi, e lo stile arrogante cc Come l' età ec• ••.•.• Torna sull' a•·gomento del precedente Se,.mone, e avver tendo che la csp•·essione e la eloquenza del dipingere non dipende dal feroce e dal hl'llLal e delle nuove scuole, adùita al pittore cc Che cansi i palclli, i sepolcri, i coltelli, u E quanto ha di terribile ed immondo n Una novella borea! congiura; cc Ch'ispida, e Jera invidia all' nrti il vanto cc D'essere umane, virtuose e belle >) •

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