Lorenzo Reggiani - Per le auspicate nozze Savelli-Castellini

13 il Liinore è debile, e infermo custode della virtù: llll di meslieri di ser·,·ar·e quella mediocrilà tanto 1.,_ 1lata in tulle le. nostre opei·azìoni. E siccome si dee guardare «::re la u·oppa durezza, e severità non divella l' amore del pa1lre talmente dell' animo del figliuolo, che tutto ciò che conosca essergli grato, sia in 01lio a lui; così medcsimamenlc si dee lll'Ocurare {:hc per la troppa piacevolezza, c indulgenza uon si spogli di qncl timore, c di qncl rispcuo, nè di quella rever·cnza che egli ~ solito, c debilor·c di portargli . E !!C pur alle volte (che per la imperfezione della nostra natura è impossiiJilc altl'irncnti) cadono i liglinoli in qualche en·ore; se è picciolo, mostrate di 11 011 vederlo: s' ~ mediocre, r•ipr·cndeteli con amore\'0li pitì, che con severe riprcnsioni ; a guisa di buon medico, il quale vnol piuttosto sanar l' iufermo con la dieta. c con la vigilia, che con la s•·ammrmra: se pur è gr·ande, uon nsate pi ìr con loro della so li !~ piacevolezza, e liberalità; mostratevi loro collerica, sevrra c difficile. Infiniti altri sono gli ammaeSII"amenli rhc alla lluona educazione s' appartengono; ma pcr·- dr~ dubito col troppo cumulo di non confonrleni l' animo; e perchè mi pare d' a1•er anco toccat i tuili i capi principali , e generali , sollo le cui leggi ~i ri - sl.l'ingono gli altri pat•ticola ri, mi coulcnlcrò d' aHI'Jlr

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