Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Prefazione degli alti funzionari dell'amministrazione centrale e locale, il fatto che tanti soprusi che testimoniavano una diffusa corruzione si svolgevano senza aperte proteste, "a Minerva oscura," come prassi normale e incontrastata, non erano soltanto manifestazione del radicato clientelismo, dell'" ethos burocratico" in espansione, quanto l'effetto del perdurare e del rafforzarsi, dietro la facciata di progresso democrati·co, di un costume autoritario che sanzionava rapporti di preminenza e di· dipendenza tra i diversi gruppi della popolazi·one. Sotto questo profilo l'azi·one di Salvemini a favore degl'i'nsegnanti e della scuola assume un rilievo essenzialmente politico. Essa fu diretta a legare la sorte degli i"nsegnanti a quella delle altre categorie di· cittadini ancora privi· di· diritti di associazi"onee pertanto esposti a sfruttamento e vessazioni; mirò a promuovere negl'insegnanti lo sviluppo del sentimento dei vincoli sociali e ciò anzitutto nel gruppo degl'insegnanu· secondari, poi tra essi, i maestri· elementari e i· professori universitari·, infine tra gl'i"nsegnanti e le classi lavoratrici. Fu questa opera di notevole rili"evo educau·vo. Imparando ad associarsi·,a sentire i·nsi·eme e a discutere i"nsieme i· loro problemi, a legarne l'aspetto economico-giuridico a quello largamente culturale, ad avverti"re la portata sociale della loro attivùà, gl'insegnanti medi crebbero, si formarono come educatori moderni. Nella storia dell'educazione ùaliana durante i'/ primo decennio del secolo l'azione salveminiana nel seno della Federazi·one e l'opera spiegata dalla Federazione stessa meritano un posto forse pia rilevante di quello che è stato loro ri·conosciuto finora. Nacque un insegnante nuovo, affi"atato coi problemi· generali del paese, aperto verso le altre categorie insegnanti, consapevole delle i"mpli"cazionipolitiche della scuola, socialmente piu maturo e nel contempo avvertito della portata .<ocialedell'indirizzo degli studi. Non fu poco merito indurre gl'insegnanti secondari a considerare i"lfatto che lo stesso problema dell'aumento dei loro stipendi comportava delle scelte politiche di fondo. L'aumento delle tasse, voluto dall'Ammi"nùtrazi"one, avrebbe ostacolato l'accesso alla scuola media dei"ragazzi dei ceti medi, particolarmente di quelli della piccola borghesi·a e del proletariato superiore. L'alternativa della diversa distribuzi'one degli" stanzi.amenti· di bi.lancio, particolarmente tra i mi"nùteri militari e quello dell'istruzi"one, coi·nvolgeva profondi mou·vi· politici. Il legame colla politica s'imponeva altresi per rendere la scuola atta ad esercitare la sua funzi·one educativa i·n piena autonomia dall'amministrazione e dai partiti·. Gl'insegnanti, nel pensiero di Salvemini, dovevano sentire la loro responsabilità verso la totalità del corpo sociale e nel contempo verso le sorti della scuola. Perciò gli organi· di· controllo della scuola, per quanto attiene alla disciplina e ali'ordinamento degli studi, dovevano essere rapXIX BibliotecaGino Bianco

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