Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Riepilogo periore per intelligenza e serietà a quelli che furono laggiu nei primi venti anni di questo secolo i loro predecessori. Per citare un solo esempio, una rivista come Cronache meridionali non sarebbe stata pensabile prima del 1920. Ma sta il fatto che i comunisti cercano ovunque i punti d'appog– gio per sollevare il piu esteso malcontento possibile, e non per proporre rimedi che attenuino il disagio. E in quel lavoro per reclutar comunque malcontenti promettono tutto a tutti, anche ·se quel che fanno sperare agli uni fa a pugni con quello che fanno sperare agli altri. E, quando vengono a quei problemi di giustizia distributiva fra italiani del Nord e italiani del Sud, che possono disturbare i beati possidenti dell'Italia settentrionale, i comunisti scantonano: non vogliono turbare quegli operai del Nord che hanno interessi comuni col capitalismo parassitario, di cui gli zulu del Mezzogiorno fanno le spese. E allora? E allora lasciando l'avvenire dove sta, cioè sulle ginocchia di Giove, ognuno di noi faccia il fuoco che può, con quelle legna di cui dispone. Se la spregiudicatezza dei comunisti ci ripugna, non possiamo chiudere gli occhi innanzi al fatto che nel movimento comunista, e del Nord e del Sud, militano molti giovani e molte ragazze con un disinteresse ·e uno spirito di sacrificio degni dell'ammirazione piu profonda. Anche sulla fine del secolo passato altri giovani e altre ragazze servirono l'ideale socialista con altrettanta sincerità e abnegazione, credendo anch'essi di lavorare per un rinnovamento totale e immediato della società umana. Questa loro il- 1 usione venne meno, via facendo, ma i migliori non passarono nel campo nemico: rimasero fedeli all'ispirazione morale della loro gioventu, e con– tinuarono a servirla come meglio credevano e potevano. Perché non le for– mule astratte erano il movente delle loro opere, ma quel desiderio di giu– stizia che era allora avviluppato nelle formule del marxismo, come è avvi– luppato oggi nelle formule del leninismo-stalinismo. I giovani e le ragazze, che servono oggi il loro ideale in queste nuove formule, sono assai piu numerosi di allora; e piu le ragazze che i giovani; quelle di sessant'anni or sono potrei contarle su le dita di una sola mano. Non è assurdo pen– sare che questa bella gioventu, col passare degli anni, non vedendo arrivare l'ora del nuovo regno di Dio, riconosca di essersi messa per una via senza uscita, e, lungi dal prendere la via opposta, ritorni al socialismo tradizio– nale. E vi ritorni con quel senso delle realtà, che essi vanno acquistando nella pratica minuta del comunismo. Quella pratica mancò sempre ai so– cialisti - e riformisti e massimalisti - e quella mancanza spiega in co– storo le sconfitte di ieri, e la inettitudine di oggi, e la probabile totale scomparsa in un prossimo domani. Dalla speranza che quella gioventu ritrovi la via, che sola può condurre, non al paradiso una volta per sempre, ma ad un avvenire migliore del- 1'oggi, bisogna dedurre la sola condotta che sia lecita a chi non "fa poli– tica" per guadagnarvi su personalmente: 1) dire sempre a quella gio- 687 BibliotecaGino Bianco

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