Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Molfetta 1954 1901 1911 1921 (dati mancanti di un·mese) 1930 1940 1950 Uomini 211 146 138 56 33 16 Donne 216 120 122 46 29 19 Saper fare la propria firma non è gran che. Ma se questo poco si pren– de come indice di un cambiamento, si può ritenere che vi fu un notevole miglioramento nei primi venti anni di questo secolo, e gli effetti se ne fe– cero sentire negli sposi del terzo decennio e continuarono nei due decenni successivi. Per i bambini dai tre ai sei anni (circa 3600) esiste un solo giardino d'infanzia comunale, frequentato da 250 bambini. Fra questi; una parte è assistita gratuitamente dal Comune; gli altri frequentano l'asilo a paga– mento, cioè provengono dalla piccola borghesia... elettrice. Prima dell'èra fascista i giardini d'infanzia comunali erano due. Oggi uno di quei due asili è affidato al Centro Italiano Femminile d'ispirazione cattolica. All'asilo municipale l'Amministrazione democristiana dedica meno fondi che· può, mentre sciupa tre milioni annui per tener su una squadra per il gioco del calcio. Cinque altri giardini d'infanzia sono tenuti da religiosi con inse– gnanti non ecclesiastici, e raccolgono circa mille bambini. Uno è tenuto dall'Associazione reduci e combattenti. Restano abbandonati piu di mille bambini, naturalmente quelli delle famiglie piu povere. Ma, a confronto con tanti centri nell'Italia meridionale, Molfetta è un paradiso! Alla istruzione elementare sono dedicate 150 classi. Su 1358 bambini e bambine, che dovrebbero nel 1954-55 frequentare la prima elementare, se ne sono iscritti 962 nelle scuole pubbliche. La quinta elementare, nelle scuole pubb,liche, ha avuto nel 1953-54, 615 alunni, mentre avrebbe dovuto averne 800. Su 226, ·che dovrebbero frequentare il primo anno della scuola di avviamento e della scuola marittima, la prima conta 140 alunni e la scuola marittima 60. Alle scuole elementari pubbliche bisognerebbe aggiun– gere quelle private, tenute da suore, il numero dei cui alunni è ignoto. Nell'insieme, la situazione, per quanto riguarda l'istruzione popolare, può dirsi soddisfacente. Le scuole per la piccola borghesia - cioè la classe dominante - si so– no moltiplicate a dismisura. Al liceo-ginnasio classico di una volta, diven– tato governativo ,nel primo decennio di questo secolo, si sono affiancati un istituto governativo, una scuola tecnica governativa e un istituto magistrale parificato comunale. Nel Seminario vescovile ci sono una scuola media in– feriore e le prime due classi del ginnasio. Le fabbriche dei disoccupati intel– lettuali lavorano a tutto vapore. Nell'ultimo decennio del secolo passato, c'era nel paese un solo teatro, costruito chi sa mai quando, che stava sempre chiuso, perché la popolazio- 663 BibliotecaGino Bianco

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