Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale Ecco: felici, proprio, no; né d'incanto, né dopo mille anni di diritto elettorale posseduto ed esercitato. Felice, a questo mondo, non è nessuno. Neanche gli azionisti del Corriere della Sera, col mezzo milione di utili che si distribuiscono ogni anno. Neanche i "galantuomini" meridionali con la illimitata capacità di far male, che ad essi assicura un regime elettorale, a difendere il quale il Corriere della Sera mette tutto il suo migliore impe– gno. Nessuno, insomma, è felice. Anche se già gode del diritto elettorale. E non per questo il Corriere della Sera vorrebbe privare i suoi azionisti, e amici, e protetti, del diritto elettorale. Se un cittadino maggiorenne ha dei calli che gli fanno un gran male; oppure soffre di gotta o di coliche epatiche, non certo nell'esercizio del diritto elettorale cercherà i compensi necessari e la felicità. Ma piu savi, sf. Attraverso il suffragio universale, quei disgraziati di Verbicaro diventeranno piu savi; e non solo essi, ma anche i "galantuomini," e anche il cosiddetto "Governo," ed anche il Corriere della Sera che è tanta d 1 "G " Q . ' b . " . parte e overno. uesta saggezza non p10vera, en1nteso, per mcan- to." I rimedi organici sono quasi sempre a lento decorso. Un po' di panto– fole - clementi numi! - ha il diritto di portarle anche il suffragio uni– versale! La folla tumultuante di Verbicaro, spiegando il colera con la "polve– retta" sparsa dal "Governo" e dai "galantuomini" per impedire alla povera gente di moltiplicarsi oltre il necessario, ha dato una forma superstiziosa e barbarica a quel sentimento di sfiducia e di avversione verso i "galantuo– mini" e verso il "Governo," che è il permanente stato d'animo di tutte le folle meridionali. Ma la barbarie superstiziosa della espressione non deve farci disconoscere la giustizia del sentimento fondamentale. La folla è come l'ammalato che ha male allo stomaco e si lamenta di aver male al capo. Essa non sa fare la diagnosi dei propri malanni. Essa ha dimostrato una grande ignoranza attribuendo il colera alla "polveretta." Perciò bisogna mandarla a scuola. Ma, di grazia, se la folla, avendo una visione piu esatta delle cause dei propri mali, invece di incolpare il "Governo" e i "galantuomini" di spar– gere la "polveretta," si fosse riunita a comizio e avesse detto: "Sono cin– quant'anni, signor Governo e signori galantuomini, che ci sfruttate e ci dissanguate; vi prendete tasse da tutte le parti, e non ci date mai nulla; ci manca, come dice il Corriere della Sera, l'istruzione, ci manca l'igiene, ci mancano le buone strade, ci manca l'acqua pura, ci mancano le case de– centi; ai primi casi di contagio il nostro comune, come dice il Corriere della Sera, è caduto in preda al panico e all'anarchia; le autorità cittadine, come dice il Corriere della Sera, non trovano altro urgente rimedio che quello di porre in salvo se stesse; il prefetto si è dimenticato di noi che moriamo come le mosche; nulla è stato fatto per prevenire il contagio, e nulla si fa per reprimerlo; noi siamo stanchi di soffrire; uccidiamo tutti i galantuo– mini, bruciamo il municipio, distruggiamo il "Governo"; se la folla avesse 494 BibliotecaGino Bianco

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