Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Il socialismo che si contenta della Puglia e altre intorno a Napoli. I deputati meridionali non possono temere le con– seguenze immediate d'un allargamento del suffragio. La "plebe" del Mezzogiorno voterà ancora per un pezzo secondo vogliono i soliti condottieri, cioè per il partito di Tizio o di Caio, e non affatto per il socialismo o per la democrazia. Con molta attenuazione ciò si verificherà in una parte dell'Italia centrale. Resta la grande vallata del Po, da Torino al Rubicone. Qui, certo, un allargamento del voto provocherà notevoli sposta– menti. Qui, dunque, verrà la resistenza. Un allargamento del suffragio troverà indiffe– rente la maggioranza della deputazione meridionale, e fieramente contrari i conservatori veneti, emili'ani, romagnoli e lombardi. Il Luzzatti manterrà fede alle sue promesse, e presenterà quel ripristino dell'art. 100, che può, aiutando l'attività dei partiti, intro– durre nelle liste quasi due milioni di nuovi elettori. Il Luzzatti non potrebbe piu, anche volendolo, fare dei passi indietro. Sarebbe divorato. Dunque l'art. 100, cioè, secondo l'opinione errata ma preziosa dell'ono– revole Bonomi, l'estensione del diritto di voto a chi solamente sa fare la firma innanzi al notaio, produrrebbe effetti materialmente notevoli anche al Sud; ma gli effetti politici saranrio scarsi, per un bel po' di tempo, per– ché i lavoratori meridionali sono tutti "plebe." E i deputati meridionali ap– proveranno la riforma, perché - poveri imbecilli - vivono alla giornata e non prevedono l'avvenire. Un contadino italiano, per non essere "plebe" bisogna che sia elettore dell'onorevole Bonomi o dell'onorevole Enrico Ferri in qualche collegio del Mantovano. Solo nella "grande vallata del Po" i la– voratori italiani sono proletariato e i deputati sono tutti gent lungimiranti. La realtà è che i deputati meridionali non sono cosf innocenti come l'onorevole Bonomi s'immagina. E il progetto presentato dall'onorevole Luz~ zatti per l'allargamento del voto non risponde in nulla alle audaci speranze del 30 aprile e del 19 luglio. Infatti l'onorevole Luzzatti, per la iscrizione d'ufficio, non solo mantiene· la necessità del certificato di "compimento" della terza elementare, ma esiste il certificato di "proscioglimento," il quale, per effetto della legge scolastica del 1904, in moltissimi comuni, tra qualche anno, si otterrà, non piu alla fine della terza, ma alla fine della quarta e della sesta; e per l'iscrizione su domanda, lungi dal contentarsi di una firma scritta innanzi al notaio, esige un esame di leggere e scrivere, circondato da un apparato intelligentissimo di noie, di formalità, di certi– ficati. Eppoi, d sono i contrappesi. Con tutto questo l'onorevole Bonomi è sempre disposto a contentarsi. I contrappesi - egli dice - spariranno facilmente. La sostituzione del certificato di "proscioglimento" a quello di "compimento" è una "dizione non felice" del progetto. Con qualche piccola "correzione ortopedica," la legge ci può accontentare. Il male è che anche le correzioni ortopediche dell' onor~vole Bonomi - veramente sarebbe bene si decidesse una buona volta a dire con preci– sione quali correzioni crede necessarie - il male è, dicevo, che la ortopedia bonomiana las,cerebbe sempre intatti parecchi guai. La leva elettorale, limitata a quei soli cittadini, che avranno il certi– ficato sia pure di "compimento," cioè di terza elementare, dopo che sia 471 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=