Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Un comune dell'Italia meridionale: Molfetta .. lastica gratuita; domandare che il dazio consumo, finché esiste, sia eser– citato dal Comune e non da un appaltatore; dimostrare che l'impianto della luce elettrica in luogo dei lumi a petrolio deve essere fatto dal Co– mune e non da un'impresa privata; e cosf di séguito. C'è poi una questione nella quale potremo portare una vera nvo– luzione. In Italia sono molto numerosi i comuni che hanno scuole pareggiate, specialmente classiche, intorno alle quali si combattono tutte le battaglie locali. In Molfetta è antichissimo il Seminario vescovile, che ha goduto sempre buona fama in tutte le Puglie. Finché l'istruzione fu tutta eccle– siastica, il Seminario bastò. Ma, dopo il 1860, si cominciò a sentire il bi– sogno di un istituto, dove i giovani potessero far gli studi senza doversi vestire da preti. Sorsero istituti laici, che si misero in concorrenza col Se– minario; ci furono lotte, che è inutile raccontare. E finalmente si è venuti a una fusione dell'elemento laico ,con l'ecclesiastico: c'è ora un Seminario vescovile pareggiato, sussidiato con parecchie migliaia di lire annue dal Comune radicale. Il pareggiamento fu ottenuto dal deputato repubblicano ... intransigente. Il pasticcio è parecchio buffo, ma è cosf. Questa istituzione non vive una vita pacifica; i due elementi, laico ed ecclesiastico, lottano per sopraffarsi l'un l'altro. Negli anni passati si sono avute delle mezze rivo– luzioni, in una delle quali il vescovo dové scappare dalla città.· Si com– battono lotte accanite fra i sostenitori dello statu quo, e quelli che vor– rebbero romperla col vescovo e fondare un liceo-ginnasio del tt;itto laico. Corp.e se questo non bastasse, lotte nuove si hanno ad ogni nuova nomina dei professori: gli scadenti vogliono conservare il pane, i disoccupati vo– gliono conquistarlo; quindi intrighi, calunnie, battaglie a colpi di spillo avvelenato; scene stomachevoli, a cui mezza città prende parte. Noi socialisti abbiamo un'idea chiara e semplice da far prevalere: ogni liceo-ginnasio vescovile o non vescovile oggi è una fabbrica di spo– stati e non soddisfa nessuno degl'interessi e dei bisogni dei lavoratori; al diavolo i preti e i laici; con il sussidio, che si passa al Seminario e con cui si vorrebbe fondare un liceo laico, fondiamo una scuola pratica gra– tuita d'arti e mestieri. Mi son fermato un poco su questo argomento, perché credo che i gruppi socialisti dei 1uoghi, dove tali questioni si agitano, dovrebbero oc– cuparsene seriamente, adattando ad esse i loro programmi minimi. Qualche istituzione economica in quest'ambiente si può anche tentare; per esempio, una cooperativa di consumo avrebbe forse buoni risultati. Ma fra questi operai l'azione dev'essere prevalentemente politica: si deve fare del socialismo teorico e pratico e specialmente del socialismo comunale all'uso inglese. 19 BibliotecaGino Bianco

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