Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale temere da lui; nessuno andrà a parlargli; nessuno avrà cura d'istruirlo. Da– tegli il voto. E diventerà una potenza. Tutti gli saranno intorno per trarlo a sé. E nel conflitto delle idee e dei partiti che si disputeranno il suo con– senso, il cittadino acquisterà la capacità politica necessaria a scegliere ragio– nevolmente fra i diversi candidati. Grande è l'educazione morale - diceva l'onorevole Sonnino nel 1881 alla Camera sostenendo il suffragio universale - che dall'esercizio dell'elettorato proviene al popolo, a quel popolo di lavoratori, che nella vita quotidiana non conosce, non vede altro che egoismo e miseria. Molto piu della scuola, l'esercizio del suffragio può dare al popolano il concetto di un interesse collettivo; può fargli sentire ch'egli è un elemento organico della società, che come tale ha dei diritti e dei doveri, e che dalla sua azione può venire e danno e vantaggio alla comunione di uomini che lo circonda. In mezzo al contrasto delle varie propagande dei partiti, l'elettore, per quanto ruvido e meschino, sente di dover emettere un giudizio, sente la responsabilità di un ufficio pubblico da esercitare, di una magistratura temporanea, come la diceva il Cavour: ed in lui si afferma la coscienza della propria dignità, che è la base piu sicura di ogni moralità pubblica o privata. 12 Nella piu parte dei casi, l'analfabeta non è tale per colpa propria, ma perché o i suoi parenti non ebbero cura di farlo istruire, o la miseria gli impedf di andare a scuola, oppure non esistevano accanto a lui le scuole necessarie. Nel 1881, discutendosi alla Camera la riforma elettorale, l'onorevole Sonnino combatté la proposta, che purtroppo passò, di far dipendere il di– ritto elettorale dal certificato di proscioglimento dalla terza elementare, ap– punto cori la considerazione che moltissimi cittadini erano condannati allo analfabetismo non per colpa loro. Il requisito del diploma della seconda elementare - disse l'onorevole Sonnino - che comprende il far di conto, i rudimenti della lingua italiana, i doveri- del cittadino e la formalità dell'esame, sarà un ostacolo insormontabile ai piu e aprirà il varco a mille questioni, a infiniti inganni e soprusi. Tra l'aver scritto nella legge l'obbligo uni– versale della terza classe elementare e l'avere dato ~ tutti la possibilità materiale di frequentare le scuole, corre un grandissimo tratto; coll'andar del ·tempo, questo tratto potrà forse diminuire; ma noi dobbiamo fare una legge che s'informi alla realtà at– tuale delle cose e non a calcoli di ciò che potrà avvenire di qui a mezzo secolo. Io affermo che in Italia la scuola non è oggi, e non sarà per lunghi anni a venire, acces– sibile a tutti, e nemmeno alla grande maggioranza. Onde il richiedere come condizione dell'elettorato un diploma scolastico qualsiasi, è in realtà un combattere, un non volere il suffragio schiettamente popolare. 13 Non si sarebbe potuto criticar meglio la truffa che fu compiuta a danno delle classi lavoratrici italiane con la riforma elettorale del 1882. È avve- 12 Atti Parlamentari, Camera dei Deputati, Discussioni, tornata del 30 marzo 1881, p. 4860. [N.d.C.] 13 Ivi, p. 4866. [N.d.C.] 414 BibliotecaGino Bianco

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