Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Cooperative di lavoro e movimento socialista sima per i paesi meridionali; e l'emigrazione interna si potrebbe m1ziare nel prossimo autunno. Vi sono 35 milioni stanziati per la Sardegna. Per la Basilicata sono stanziati 49 milioni; 3 milioni per la bonifica del Metaponto; 39 milioni circa per le ferrovie secondarie. Per la Sicilia sono stanziati fondi per la bonifica della Piana di Catania 19 milioni; e altri. Tutti questi stanziamenti, che salgono ad una totalità di 21O milioni per lavori, clie non si eseguiscono per mancanza di braccia. I lavoratori di quei paesi hanno reclamato aumenti di mercedi, ma disorganizzati o quasi hanno ricevuto... gli eccidt Ora da quei paesi sono partite correnti emigratorie transoceaniche. Le condizioni dell'agricoltura sono laggiu miserevoli: la produzione è scarsissima, in confronto della quale le nostre terre romagnole sono un paradiso terrestre. Ecco le ragioni per cui non potranno quei lavoratori ottenere mercedi alte. Emigrarono, ed in America trovarono il pane, mostrandosi però ottimi e forti lavoratori. E cosi il paese laggiu è ridotto in uno stato impressionartte, per i terreni invasi dalle acque dei fiumi non arginati. E immediata è la necessità che si eseguiscano i lavori progettati. Emigrazione interna, dunque: ma non attraverso intermediari, appaltatori: no, no. Vogliamo i lavori alle cooperative, assicurazione reciproca contro agitazioni e scioperi. La difficoltà è nei sa– lari. Ecco il nocciold della battaglia (Avanti! 1 febbraio 1910). E chiedete che la mercede oraria sia aumentata, per es., da 25-30 cente– simi a 45-50 centesimi all'ora (Avanti!, 2 febbraio 1910); e chiedete che que– ste "grandi masse" di popolazione sieno "allettate da condizioni di favore, e sovvenute e in sul principio incoraggiate nei primi esperimenti e nelle ine– vitabili so•rprese"; e chiedete "costituzione di nuove borgate," e "provvi– denze speciali per le baracche, per la protezione degli operai, per la cura medica e la profilassi malarica" (Avanti!, 31 gennaio, 22 febbraio 1910); e già il Samoggia vede "una certa percentuale di braccianti trasformarsi in coloni, assumendo terreni in affitto, in enfiteusi, in affittanze collettive" (Avanti!, 31 gennaio 1910). E il 31 dicembre 1909 una commissione delle cooperative, accompagnata dall'on. Samoggia e dall'on. Luzzatti, va a presentare questo nuovo sogno di Faust all'on. Sonnino e all'on. Rubini. E l'on. Luzzatti esortò calorosamente il collega ad accogliere i voti delle coopera– tive, di cui egli ben sapeva le benemerenze nel campo del lavoro e della economia, e che erano in tutto degne del fiducioso appoggio del Governo (Avanti!, 1 gennaio 1910). O attimo fuggente, arrestati sei bello! E nessuno di voi si domanda se l'Italia meridionale è formata solo dai sassi, dai fiumi, dagli alberi, che intendete riordinare e mettere in buon ordi– ne, quale novella sposa; oppure se l'Italia meridionale è formata dagli uo– mini meridionali. Nessuno di voi si fa questa semplicissima domanda: "So– no i lavori che non si eseguiscono per mancanza di braccia; oppure sono le braccia che mancano, perché non si eseguono i lavori? E data questa ipotesi, perché i lavori non si eseguono laggiu, mentre da noi gli stanziamen– ti si esauriscono sempre?" Se la preoccupazione di trovare un lungo lavoro continuativo alle nostre organizzazioni - quanti anni vi sarebbero necessari per fare tutti quei 210 milioni di lavori, se ne aveste il monopolio? - se quella preoccupazione 373 BibliotecaGino Bianco

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