Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Suffragia universale, questione meridionale e riformismo di opporvi agli aumenti, ma chiedere fa diminuzione delle spese militari, oppure una riforma tributaria che accrescesse di almeno 100 milioni annui la capacità del bilancio. Ma, a parte il fatto che una riforma tributaria non si può compiere se non con un bilancio ben solido, mentre il nostro è stato per un pezzo dissestato dalle recenti pazzesche spese militari; a parte il fatto che un'agitazione per la diminuzione delle spese militari, per riu– scire vittoriosa, non dovrebbe partire, come ha fatto finora, dal vecchio an– timilitarismo generico, stupidamente piazzaiuolo, ma dovrebbe far leva su una seria conoscenza delle necessità della nostra politica estera, - cono– scenza a cui nessuno fra gli stessi uomini migliori del nostro partito, all'in– fuori del Bissolati, è preparato, - questa stessa diminuzione delle spese militari, questa stessa riforma tributaria, per qual via legale potrete otte– nerla, finché avrete attaccata ai piedi la palla di piombo dell'Italia meridio– nale e dei suoi attuali rappresentanti? Insomma, su questo programma, che voi ci proponete di approvare, credete sul serio di poter impegnare a fondo le organizzazioni politiche ed economiche del proletariato, con la sicurezza di non lavorare invano? Ci presentate voi un programma sin– cero di azione continua e tenace, oppure un semplice specchietto elettora– le? A queste domande precise io spero che qualcuno risponderà con ri– sposte precise. E spero che risponderai specialmente tu, caro Turati: tu, che hai avuto sempre il merito di essere sincero; e ora piu che mai hai il dovere di essere tale: salvo che, ora che ti hanno ribattezzato e ammesso insieme ai tuoi cari gruppi nel partito ufficiale,7 tu non sia diventato egua– le a tutti gli altri (grande ilarità). Il vostro sarebbe programma ottimo per un partito socialista rivoluzio– nario, che agitasse il maggior numero possibile di problemi immediatamen– te insolubili al solo scopo di tener desto il malcontento delle masse per al– lenarle al famoso atto risolutivo. È un programma assolutamente sbagliato per un partito socialista riformista, che non deve impegnare le sue forze se non per riforme concrete, che si possano, sia pure attraverso lotte tenaci e difficili, effettivamente conquistare. Ora, le riforme, che voi proponete, sa– rebbero per alcuni anni tutte di attuazione impossibile, date le condizioni del bilancio, anche se non foste paralizzati in ogni iniziativa vostra dalla massa immobile della deputazione meridionale. In queste condizioni la vo• stra opera è destinata a un insuccesso altrettanto sicuro quanto clamoroso. Il suffragio universale, invece, è la sola riforma che non abbia contro di sé alcuna difficoltà finanziaria, dietro a cui possa nascondersi la malavoglia delle classi dominanti. E voi potete chiederla con la sicurezza di non chie– dere nulla di impossibile. E, innestandola sul tronco della questione meri- 7 Per piu anni Turati era rimasto nel Gruppo autonomo milanese, nato da una sc1ss10ne locale, determinata dal prevalere della corrente sindacalista rivoluzionaria. Il gruppo milanese ed altri gruppi affini, sorti per le medesime ragioni in altre città, furono sciolti e reintegrati a tutti gli effetti nella organizzazione ufficiale del partito, in seguito alla sconfitta dei sindacalisti. [N.d.C.] 347 BibliotecaGino Bianco

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