Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione tnerìdionale Nord e del Centro e, salvo rarissime eccezioni individuali, tutti i deputati del Sud, non dovevano darsi neanche la cura di leggere gli ordini del gior– no votati nei nostri infiniti comizi, perché nel giorno delle elezioni non avevano nulla da temere dai chiaccheroni da comizio; e per gli altri casi critici hanno sempre a loro disposizione i soldati. Ne nacque quel che do– veva nascere: la gente ci fece credito per alcuni anni; si astenne dal fischiar– ci finanche quando ci mettemmo a soffiare nell'Ufficio del lavoro, procla– mando la nascita di questa utilissima ma modestissima istituzione come il principio della novella storia. Alla fine si seccò di aspettare e, perduta ogni fiducia in noi, passò ai sindacalisti attraverso il ponte volante del rivolu– zionarismo ferriano. Oggi gli spropositi dei sindacalisti hanno fatto dimen– ticare gli spropositi nostri. E le masse, attraverso l'altro ponte volante del– l'integralismo, sono ritornate a noi. Ma non c'illudiamo. La condizione, che determinò il fallimento nostro cinque anni addietro, cioè la nostra impo– tenza sul terreno legislativo e legale, sempre permane. E se noi riprendia– mo la tattica della predicazione delle riforme, senza spiegare sempre e ad ogni passo che le riforme non si possono ottenere se non attraverso un mu– tamento d'indirizzo parlamentare, e che la prima condizione di questo ·mu– tamento convien cercarla nel Mezzodi con l'aiuto del suffragio universale; se cioè non avremo la cura di spegnere le illusioni nel momento stesso in cui accenderemo i bisogni, presto la delusione delle moltitudini non ancora perfettamente educate verrà. E lo spettro del sindacalismo ce lo ritroveremo presto di fronte, piu audace e piu pericoloso che mai. Riforme e spese militari. - Nel vostro programma voi avete posto la riforma della scuola elementare, che esigerà 60 milioni annui. Sgarbi. - Molto meno . . Salvemini. - Voi ignorate gli elementi di questo problema. L'aboli– zione del dazio sul grano porterebbe una diminuzione media di entrata, di almeno 30 milioni annui. ' Graziadei. - Saranno di piu. Salvemini. - Teniamoci pure bassi per far piu sicuri i calcoli. Le ri– forme sociali non si potrebbero fare gratis. Dove prenderete i denari per queste riforme, dopo che le spese militari, votate o impegnate dalla Camera, hanno non solo consumati tutti gli avanzi, ma anche riaperta la voragine del disavanzo? Voi affermate la necessità di combattere ogni aumento di spese militari. Ma voi chiudete la stalla dopo che son fuggiti i buoi. Le spese militari sono state già aumentate e a quest'ora ogni seria riforma scolastica o tributaria o sociale è stata resa impossibile per alquanti anni, fino a che non sia ristabilito l'equilibrio del bilancio. Il vostro programma sarebbe andato bene nel 1900, quando andavamo incontro a un periodo di inaudita floridezza .finanziaria, e il militarismo non aveva ancora inghiot– tito ogni cosa. Oggi come oggi, esso è un programma ritardatario. Per avere il denaro necessario alle vostre riforme voi dovreste non contentarvi 346 BibliotecaGino Bianco

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