Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale Fu un altro gravissimo errore. La legislazione sociale, se non ha dietro di sé un proletariato assai agguerrito, o è impossibile, o è monca, o non viene applicata, perché il prole~ariato non sa servirsene. Ora la parte veramente agguerrita del proletariato italiano è· una infima minoranza. Si aggiunga che il partito socialista, che dovrebbe muovere il proletariato dietro un dato gruppo d'idee, è formato in buona parte di piccoli bor– ghesi, pei quali le riforme sociali sono astrazioni che non li toccano: al– lora in Italia il partito socialista comprenderà e vorrà le riforme sociali, quando i proletari autentici saranno nel partito piu numerosi che non s1eno ora. Le riforme, che dopo Imola si dovevano concretare e propugnare, erano le riforme tributarie, doganali, scolastiche, militari, ecc. Queste sa– rebbero state sentite e volute dalla zona piccolo-borghese del partito, per– ché sono riforme, che interessano anche la piccola borghesia; e il prole– tariato ne avrebbe ricavato assai piu giovamento che dalle leggi sociali. Il riformismo avrebbe avuto una evidenza immediata, concreta, non sa– rebbe stato un'astrazione. La insistenza di Turati e di Bissolati nel ministerialismo ritardatario e nel riformismo sociale intempestivo disorientarono l'esercito riformista. Il riformismo cominciò a sembrare una parola vuota di senso. L'ordine del giorno d'Imola divenne la prefazione di un libro) che non si riesciva a scrivere in nessun modo. Il ministerialismo eccessivamente protratto era qualcosa di inconcepibile e di inesplicabile. La massa del partito en– trava in un nuovo stato d'animo, e Tur..1ti e Bissolati non se ne avvidero. Gli effetti di questo disagio si manifestarono dapprima, com'era na– turale, nell'organismo piu debole del partito: nelle finanze dell'Avanti! Il giornale del partito a Roma sarà una necessità politica, ma è un assur– do finanziario. Un giornale socialista, pubblicato a Milano, arriva nelle ore della mattina in tutta l'Italia settentrionale, cioè nelle regioni in cui si comprano e si leggono molti giornali, e la clientela socialista è numerosa e compatta. Un giornale socialista, pubblicato a Roma, arriva vecchio e disfatto al Nord, quando da dodici ore sono giunti in ciascun paese con le stesse notizie i giornali di Milano; e non trova sufficienti lettori nel Centro e nel Sud, dove arriva a tempo, ma i socialisti son pochi, quelli che sanno leggere m~no, e i rivenditori che pagano puntualmente so– no meno ancora. Inoltre l'Italia del Nord, non ,potendo essere servita dal giornale che arriva da Roma troppo tardi, deve o prima o poi essere co– stretta a creare giornali propri: i socialisti di Milano non possono dipen– dere dall'Avanti! il quale non può dedicare a Milano che una mezza co– lonna al piu di corrispondenza, mentre vi sono a Milano mille questio– ni, di cui il giornale socialista dovrebbe diffusamente occuparsi, ed oc– cuparsi subito, rispondendo agli avversari su due piedi, e non aspettare tre giorni, come deve fare un giornale romano. Eppoi, ci sono tutti i piccoli centri settentrionali che l'Avanti! di Roma non può i.ri nessun mo- 302 BibliotecaGino Bianco

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